NOCTURNE
"Quando dici molte parole, non sempre significano qualcosa, o forse non significano nulla comunque, e noi pensiamo solo che vogliano dire qualcosa". -Delirio-
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" Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio
e io vivo nel terrore di non essere frainteso." (Oscar Wilde)

QUELO

"Le c0se n0n SeRve chE SiaNo aCcaDutE pEr eSsere vEre.
I RaCconti e i SognI son0 le vErità omBrA che durEraNno quanDo i seMplIci fAtTi sAraNno p0lVere e cEneri, e DimentIcati."
(Sogno, in Terre del Sogno)


Questo è un blog decappizzato
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*A me invece non MI piace*:
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::martedì, maggio 31, 2005 ::

E uno: Il primo quesito.

Vorrei analizzare uno ad uno i quesiti del referendum.
Sono bene accette domande, osservazioni e discussioni.

Di cosa si tratta:

Il primo quesito referendario, scheda di colore Celeste chiede di esprimere il proprio voto sul tema della ricerca scientifica e della crioconservazione degli embrioni.

Ora come ora la legge 40 impedisce la crioconservazione degli embrioni, questo porta a due conseguenze importanti.
La prima: gli embrioni, una volta 'prodotti' non possono essere conservati.
La seconda: gli embrioni non impiantanti non possono essere utilizzati per la ricerca scientifica.

Cosa significa?
Significa che un embrione non impiantato, un embrione cioè che non diventerà un essere umano, non potrà essere congelato e impiantato in un futuro in un altro corpo materno disposto a farlo crescere e nascere.

Significa che non sarà possibile prelevare da embrioni non impiantati le cellule staminali e non sarà quindi possibile utilizzarle per la ricerca .
La ricerca sulle cellule staminali punta a trovare cure contro malattie quali il cancro, l'Alzheimer, il diabete, la slerosi multipla , malattie che oggi affliggono circa 12 milioni di italiani.

Cosa NON significa?
Se vince il SI', continuerà ad essere vietato produrre embrioni per utilizzarli nella ricerca scientifica.

Resterà vietato il ricorso a pratiche eugenetiche, ovvero, non si potrà pretendere di scegliere, grazie ad un' analisi preimpianto, il colore degli occhi o dei capelli del nascituro, nè altre caratteristiche genetiche simili.

Rimarrà vietata la clonazione riproduttiva, mentre sarà permessa la clonazione terapeutica.
La clonazione terapeutica è un modo di riprodurre in vitro dei tessuti umani partendo dal genoma di una persona.
Se questa persona è malata e necessita della sostituzione di alcune parti del corpo per sopravvivere, ad esempio, la clonazione terapeutica punta allo sviluppo di quelle parti necessarie grazie al genoma del malato e ad un oocita umano.
Si creeranno così cellule staminali che, riproducendosi, andranno a generare le parti necessarie per il trapianto.
Questa tecnica potrebbe non solo curare pazienti che hanno bisogno di trapianti di organi(nel caso ovviamnte questi organi non siano disponibili da un donatore compatibile), come nel caso della retina o del fegato, ma anche curare, ad esempio, i pazienti diabetici.
Infatti in alcuni tipi di diabete risultano danneggiate alcune cellule del pancreas che normalmente sono deputate a produrre l'insulina. In questo caso, quindi, per permettere la guarigione del paziente sarebbe sufficiente trapiantare queste cellule. (come ovvio tutto questo è ancora allo stadio della ricerca)
Il trapianto di organi incontra il grande scoglio della donazione. I donatori sono pochi e la richiesta e molta.
Grazie alla clonazione terapeutica si potrebbe, in futuro, aumentare significativamente il numero dei malati trapiantabili.

A questo primo quesito del referendum sono strettamente collegati alcuni temi del secondo quesito, quelli cioè che riguardano la produzione di più di tre embrioni e il non impianto di embrioni affetti da malattie genetiche.


Un cosa che forse non sapete:

Attualmente in Italia sono conservati circa 25000 embrioni prodotti in sovrannumero (ovvero quegli embrioni prodotti ma non impiantati) prima dell'entrata in vigore della legge 40.
Questi embrioni non possono essere nè eliminati nè utilizzati per la ricerca. (nè, deduzione mia, impiantati, dato che la fecondazione eterologa è al momento vietata, no?)
Sono stati conservati perché la legge precedente lo permetteva, ma non pososno essere utilizzati in alcun modo.

****************** *******************

-- Commenti --
(Siccome HaloScan dopo un mese cancella i commenti ricevuti, li trascrivo di seguito al post, dato che, soprattutto in questo caso, ci tengo che la discussione rimanga presente.)

>>1
Domanda: la clonazione terapeutica si basa sull'utilizzo di un'embrione? Beh, in tal caso, considerando io l'embrione un essere umano, perchè caratterizzato da un dna già formato, che potrebbe seguire il suo normale processo vitale fino alla morte per vecchiaia circa 80 anni dopo, dico NO. Ci sono altre vie, si possono fare altre ricerche, le soluzioni possono anche fare a meno di scambiare una vita con un'altra. Io credo nel progresso e nella sua capacità di trovare buone soluzioni per aiutare la gente.Nel medioevo non venivano considerati persone i bambini fino al quinto anno d'età, concetto ora terrificante, io dico che un bambino esiste a partire dall'unione tra spermatozoo e ovulo.
Linus 05.31.05 - 1:41 pm

>>2
Da quel che ho capito la clonazione terapeutica si basa su genoma del malato/bisognoso e sul'utilizzo di un oocita, che non è un embrione, ma una delle parti che vanno a formare l'embrione, uno dei gameti.Temo che per te però non ci sia differenza.Anche io sto documentandomi in proposito, perhcé la questione è davvero tecnica.
Tanà 05.31.05 - 1:51 pm

>>3
Vero, la questione è davvero tecnica, e forse, in molti casi, questo potrebbe essere un buon motivo per giustificare l'astensione...mai provato a leggere il testo della legge? Una fila di rimandi di difficile comprensione...secondo me questo quesito ha senso per capire quale sia la percezione collettiva riguardo il momento che sancisce la presenza di una persona con dei diritti da tutelare.
Linus 05.31.05 - 2:00 pm

>>4
Ho letto fino in fondo il testo della legge.Sto scrivendo questi post anche per discutere, approfondire e aiutarci tutti quantia capire.Perché a prescindere da quel che si vota o non si vota, sono convinta sia importantissimo. Ci riguarda, tutti quanti.Ho chiesto alcune delucidazioni in merito alla clonazione terapeutica, appena avrò risposte le posterò.
Tanà 05.31.05 - 2:20 pm

>>5
OT]Leggevo sul tuo sito...ma sei di Bologna e studi al DAMS?No, perchè anche io.
[Neubauten] Homepage 05.31.05 - 5:37 pm

>>6
la prima sì, la seconda non più, ben approdato!
Tanachvil 05.31.05 - 6:16 pm

>>7
Linus me lo dirai quando una persona a te cara morirà di una malattia che forse sarebbe stata curabile se solo si fosse investito un po' di più in ricerca e studio, prorpio su quelle cellule staminali e su quegli embrioni che vngono tanto difesi in questi giorni.Ovviamente non sto nemmeno a chiederti se tu sei a favore o meno di cose come, la spirale, la pillola delgioro dopo o l'aborto?UN po' di medioevo in effetti è rimasto anche in italia, o in stati che ne condividono parte dle territorio, i cui capi si sentono in diritto di intrvenire nella politica interna di quello che per loro è a tutti gli effetti uno stato estero.
Ducaercole Homepage 05.31.05 - 7:08 pm

>>8
Ciao Duca, è un semplice principio base della democrazia: la mia libertà finisce quando inizia quella di qualcun'altro...in questo caso l'embrione è qualcun'altro e io non ammazzerei mai lui per salvare me, per me si sta andando sullo stesso piano del commercio di organi, tanto per rendere ancora più esplicita la mia posizione.Mi ripeto: il referendum mi chiede implicitamente (e questo implicitamente è un'aperta critica al modo in cui è posto il quesito) di dire quando, secondo me, inizia la vita umana. In questo senso non mi chiede di produrre un'opinione scinetifica, che non potrei proprio fornire, ma di seguire la mia personale, soggetiva sensibilità. Sulla base della somma delle sensibilità di ognuno poi lo stato adeguerà la sua legge.Per quanto riguarda il medioevo infine credo che il punto di vista antiprogressista sia il tuo...dici che la cura sta nelle staminali? Beh, io ti dico che ho una fiducia pazesca nel progresso e che indirizzando la ricerca vrso altre vie potremo comunque raggingere l'obiettivo salute. Non è giusto pensare che le staminali siano l'unica via e l'uomo, per fortuna, ha sempre delle scelte davanti
Linus 06.01.05 - 12:18 pm

>>9
La questione è difficile: si deve fare filosofia su una base tecnica a molti sconosciuta, sconosciuta a me per primo. Voterò sì perché il sistema intellettuale mi dà la possibilità di affidarmi a opinioni di persone che stimo. E' vero che su tali questioni non sono tutti d'accordo come lo possono essere i matematici, e questo dovrebbe suggerire che nessuno è realmente sapiente in questioni morali, ma è anche vero che anche i medici emettono spesso diagnosi diverse e a quel punto si va dove spinge la fiducia. Riguardo alle cosiddette ingerenze dal Vaticano, bé, la chiesa è libera di sostenere e diffondere le sue idee come chiunque altro; non mi sembra che Diliberto se la prenda così tanto quando i preti dicono di non rubare o non uccidere (e questo, ovvio, indipentemente dal fatto che mettano in pratica ciò che dicono, discorso nel merito del quale non entro).
Jago Homepage 06.01.05 - 4:44 pm

>>10
Riguardo all'esprimere opinioni della Chiesa...rigiro da un ML in cui in questi gg si parla molto del referendum:"Testo Unico delle leggi elettorali; Titolo VIIArt. 98 Il pubblico ufficiale, l'incaricato di un pubblico servizio, l'esercente di un servizio di pubblica necessità, il ministro di qualsiasi culto, chiunque investito di un pubblico potere o funzione civile o militare, abusando delle proprie attribuzioni e nell'esercizio di esse, si adopera a costringere gli elettori a firmare una dichiarazione di presentazione di candidati od a vincolare i suffragi degli elettori a favore od in pregiudizio di determinate liste o di determinati candidati O AD INDURLI ALL'ASTENSIONE, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire 600.000 a lire 4.000.000.Art. 51. della legge 352/1970 Le sanzioni previste dagli art. 96, 97 e 98 del suddetto testo unico [delle leggi elettorali] si applicano anche per [...] voti o astenzioni di voto relative ai referendum."
Tanà 06.01.05 - 8:58 pm

>>11
Primo sì.
Rhadamanth Homepage 06.02.05 - 10:53 pm



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::lunedì, maggio 30, 2005 ::
Sì, Sì, Sì e poi Sì.



penso dunque voto


Era tempo che un referendum non aveva un'importanza di questo genere. Era anche tempo che su di un referendum non c'era tanta malainformazione e tanta voglia di non saperne nulla.

Una serie di sondaggi e inchieste condotte da vari giornali raccontano di un'Italia menefreghista e disinformata. Ma è tutta colpa di questa non meglio identificata "gente"? Temo ci sia una buona partecipazione, un concorso di colpa... Giornalisti, politici, opinionisti, conduttori, che hanno trovato molto altro di meglio di cui parlare fino ad ora.

Questo referendum non è una questione puramente politica, come qualcuno vorrebbe fosse.
Questo referendum, che è passato tra mille difficoltà, è fondamentale e sarà fondamentale. Tutti speriamo di non doverci fare i conti, perché significherebbe che non possimao avere figli in maniera 'naturale' o che riponiamo le nostre speranze nella ricerca per guarire una malattia che ci riguarda.
Qullo che penso è che, anche se ognuno di noi fosse una sorgente di fertilità, un pozzo di salute, o quel che vi pare, questo referendum riguardi TUTTI.
Fertili, infertili, sani, malati, ricercatori, usufruitori, uomini, donne, bambini, anziani.
Perché non ci si può preoccupare delle cose solo quando ci riguardano. E' uno di quegli atteggiamente per cui di tanto intanto penso che sì, la razza umana merita l'estinzione.

Questo referendum riguarda il diritto di scelta, come accadde vent'anni fa con divorzio e aborto, diritto e non dovere.
Nessun obbliga nessuno a fare nulla. Questo è il principio.
Nessuno può imporre la propria etica su nessuno. Nessuna morale religiosa o meno può decidere della vita di nessuno.

Questo referendum riguarda il diritto di avere una scelta, di fare scelte in base alla propria personale morale e di decidere autonomamente o con il consiglio del proprio medico di fiducia.
Di questo stiamo parlando.
Parliamo di dare a chi è malato una speranza in più attraverso la ricerca. Parliamo della possibilità di avere figli sani, anche se i genitori sono malati.
Parliamo della possibilità, per coppie affette da malattie che si trasmetterebbero inevitabilmente al feto, di avere figli sani, che avranno la possibilità di non trasmettere più, alle generazioni successive la malattia dei genitori.
Parliamo della possibilità di non anteporre la salute di un embrione a quella di un essere umano.
Parliamo della possibilità di scegliere, anche se si ha avuto la sfortuna di dover ricorrere alla fecondazione assistita, quanti figli avere a prescindere da quanti embrioni si sono prodotti.

Parliamo, insomma, di scelta.
Per questo mi sembra così assurdo che tanti decidano di astenersi, di non esprimere affatto una scelta, in un referendum che vuole garantire al possibilità di scegliere.

Equivale a negare i propri diritti di cittadino.
Io scelgo di non scegliere.
Perché?
Perché il mio partito o il mio parroco così mi han detto di fare e io eseguo.
Perché credo che sia una tattica migliore: non facciamo raggiungere il quorum.
Perché 'Non si vota sulla vita'
(mavvv....)
Perché...

Qualunque sia il perché, ritengo che non votare sia una scelta pavida e oscurantista.
Scegliere di non aver diritto ad esprimere la propria opinione.
Credo che per certe persone i diritti civili siano sprecati.
Meriterebbero una bella monarchia dittatoriale e un bel padre-re-padrone-dio che gli dica sempre cosa fare e cosa pensare.

Con questo referendum c'è molto in gioco.
Il 12 e il 13 di Giugno io voterò 4 volte SI'.

Voi pensateci, riflettete e fate la vostra scelta.



:: Tanachvil alle 10:56 ::pErMaLiNk::
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::venerdì, maggio 20, 2005 ::
...



Ci si chiede cosa fare e come.
Cos'è più opportuno?
Star zitta, fare finta che per la mia veste bloghesca non sia successo nulla, tacere per qualche giorno e poi ricominciare a scrivere delle solite cose? Oppure parlarne?
Parlare di che, alla fine, non c'è niente da dire a riguardo.

Alla fine eccomi, non posso fare finta di niente, non che scrivere qualcosa in proposito qui significhi granché, sono sono a caccia di pacche sulla spalla, né di simili manifestazioni.
Forse sto giustificando il mio silenzio, che non so per quanto si protrarrà, alla fine.

Ma i fatti, molto semplicemente: l'altra notte, negli studi di Radio città Fujiko, Gianmarco, lo Skafo, se ne è andato.
E' una cosa talmente surreale e ingiusta che sembra finta , soprattutto a raccontarla, così... e non c'è un modo migliore o peggiore per dirla, è un fatto talmente semplice e privo di sfumature che fa male perché non è attaccabile da nessuna parte.
Lo Skafo è morto, a quasi 26 anni, all'improvviso, per cause ancora da appurare, in pochi istanti.

Non ci vedevamo spesso, da quando la mia frequentazione della 'gente dei Marta' era calata, non ci si vedeva da un bel po'... Ma c'è stato un momento, un bel momento, in cui c'era la radio, Frangia Estrema e poi il Cade e i concerti dei Marta e qualche serata in giro e tutto il resto...
Non ci si vedeva da quest'estate, alla festa dell'Unità, due chiacchiere al volo, un paio di ghigne...
E adesso niente, basta.
Domani ci sarà il funerale e poi resterà solo il ricordo. Il mio sarà una risata, bella forte, con le guance che salgono e quasi chiudono gli occhi, mentre si dicono cazzate o si beve quella specie di colluttorio alcolico, un sacco di voci sovrapposte davanti ai microfoni in radio.
Fa molto male, fa tremendamente incazzare e fa una gran paura.
E non c'è molto altro da dire.


:: Tanachvil alle 12:26 ::pErMaLiNk::
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::mercoledì, maggio 18, 2005 ::
Dice, titolo? dico, boh...


Dice, non posti, non blogghi?
Dico, no, non ho niente da scrivere, che non ci sono notizie che mi stimolino commenti o furibonde incazzature.
Dice, e allora non scrivi?
No, non scrivo che ono stanca stracca, sorry!
Ah,dice, la festa di Fede com'è andata?
La festa è andata bene, ad un certo punto, su a Rohan, si è messo a nevicare e alle quattro del pomeriggio faceva buio come alle sette di sera a novembre, ma alla fine è andato tutto bene... Giusto un po' di stanchezza post- sfacchinata, sai com'è. Poi, la domenica sera, mi è toccato lavorare, e sai che gioia...
Dice, non aggreghi?
Dico, che aggrego a fare, scusa? Secondo te che titolo ci metto? E' sempre quello il problema, che non ho mai idea di un titolo decente da dare per involgiare la gente a leggere le mie due stronzate...
Dice, il sito lo aggiorni?
Lo aggiorno sì, però con calma, che adesso son sempre di corsa e invece per quello ci vuole tranquillità. Però qualche Mazingazetofilo del cazzo di nome Duca ha completamente falsato il sondaggio...
Pregasi resto del popolo partecipare onde riequilibrare il numero di voti che quell'essere diosnesto, poco sportivo, infantile, baro, noioso e antipatico ha messo, ecco!
Votate quello che vi pare, ma votate.
Dice, adesso che fai?
Adesso finisco questo post e poi vado a mangiare qualcosa. Piove, che due palle.
E io odio mangiare al bar da sola, ma sarà mai possibile che non c'è mai nessuno in giro e che l'unico che divide la pausa pranzo con me sia Ema quando scende da Milano???
Vabbeh... Oggi insalata? no, troppo freddo.
E se vado dall'albanese? Troppo pesante.
Allora magari cappuccino e brioches? Tedesco.
The caldo? Triste.
Irish coffee, come la vediamo?
Dice, così dopo ti fai proprio una bel pomeriggio in ufficio. Forse è lìunico modo per reggere...che dici?
Dico che vado, ciao.



:: Tanachvil alle 13:44 ::pErMaLiNk::
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::venerdì, maggio 13, 2005 ::
Sì, habemus.

So che può sembare stupido, ma oggi sono aprticolarmente fiera di me stessa.
L'avevo detto nei commenti allo scorso post: la nuova pagina che stavo facendo gridava vendetta davanti a idddio e all' html!
Questo perché, fin dal giorno in cui malauguratamente decisi che avrei appestato il web con le mie creazioni, per costruire siti internet avevo sempre usato degli editor.
WYSIWYG - What You See Is What You Get, mi pare si chiamino...
Che poi Is What You Get un tant al chil, ma lasciamo stare che si divaga...
Siete pronti ad inorridire, oh grafici?
Finora ho sempre usato WORD!!!

Ebbene sì, dai, era semplice ed era immediatametne soddisfacente, dopo i primi intoppi, sistemate le prime cazzate, le pagine funzionavano e si vedevano!

Ancora non era tempo di blog, il sito è più vecchio, e riuscire a pubblicare la mia roba in rete era una tale soddisfazione!
Tempo addietro ho tentato poi, senza successo, di avvalermi di altri strumenti...
Front Page? Arabo praticamente
Dreamweaver? incasinatissimo...

Insomma, a partire da oggi la mia personale storia dle web cambia.
Oggi, sul sito, nasce la prima pagina fatta totalmente a mano.
In txt, con il blocco note, semplicesemplice, passo passo, un tag dopo l'altro, fino a ottenere quel che voglio.
Niente CSS per ora o cose complicate, si va su html basilarissimo per ottenere effetti molto basilari.
Scriviamo il codice in txt e lo salviamo come htm.
Che c'è di più semplice?

Beh, la pagina è ancora in costruzione, ma intanto potete votare il sondaggio!


Goldrake-Link

... E guardate che non sto affatto tentando di influenzarvi! ^__^


:: Tanachvil alle 13:18 ::pErMaLiNk::
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::martedì, maggio 10, 2005 ::
L'ammutinamento del Bounty. La merendina.

(Anche se all'epoca ci piaceva di più il Twix che però si chiamava ancora Raider!)


Oggi ho fatto una scoperta decisamente scioccante.
Certo, in maniera piacevole...
Cercavo una foto del parco delle mie scuole elementari per una nuova pagina del mio sito (sì, presto ci sarà un aggiornamento!!!) e ho cercato Scuola Longhena su Google...

E ho scoperto che le mie scuole elementari hanno un sito...

Ci sono le foto degli anni passati, le vecchie classi, le maestre, il parco, c'è di tutto!
E ci sono i racconti degli ex alunni.
Così mi sono detta "Cosa ho voglia di raccontare di quegli anni?"

Ce ne sarebbero una marea e adesso mi si affollano tutte in testa come, appunto, bambini che vogliano tutti parlare, uno sopra l'altro, con la manina alzata.

Poi, almeno per ora, ho scelto e do la parola a questo ricordo.


Doveva esser già il 1987 o giù di lì, e le maestre ancora ci raccomandavano di smetterla di tirare giù i rusticani col pallone da calcio, che c'era stato Chernobyl e non si poteva mangiare niente di raccolto dagli alberi, che era radioattivo, che... Figurati a noi cosa importava, erano buoni e tanto bastava. Asini, come tutti i bimbi, ma è giusto così!
Insomma, c'era questo tunnel tra gli alberi, giù, verso la strada, oltre il parcheggio e non era altro che una discesa con cespugli e alberi a racchiudere un sentiero, ma sembrava di stare in un cunicolo segreto, una casa verde, un posto magico davvero...
E il resto della magia eravamo noi, questi ragnetti di sette-otto anni, che di comune accordo, senza troppe consultazioni avevano deciso: questa è la nostra nave pirata!

Non so come nacque, ricordo però che tutto ad un tratto eravamo sempre lì, ad accumulare legnetti e sassi per l'abbordaggio imminente che qualche altro gruppo (una altra classe? Non la A che in genere era dei nostri, forse la C?) e ad addobbare la nostra nave, ad abitarla, ad adibire quella zona alla stiva, quell'altra ai rampini, questa radice è l'ancora e quell'albero è la vedetta, ammainiamo le vele e pronti all'assalto, ciurma!!!
C'era questa bandiera col Jolly Roger, fatta di quattro fogli A4 scocciati insieme e colorata coi pennarelli neri di tutta la classe (avete idea di quanti ce ne vuole per riempire quattro fogli?) e naturalmente c'erano le nostre fortificazioni!
Eh già, perché anche una nave pirata, se è una nave di fantasia e soprattutto se deve reggere l'assalto di una ciurma di bambini, ha bisogno di fortficazioni.
Poco più giù, lungo la collina, c'era un grande campo sul quale cresceva rigogliosa e verde una specie di erbaccia a stelo lungo, che così facilmente si lasciava raccogliere e altrettanto facilmente si raggruppava in piccoli covoni. Addirittura una mattina scendemmo e la trovammo già tagliata, pronta per essere raccolta e compattata nei mattoni delle nostre fortificazioni d'erba!

Ovviamente era erba medica.
Ovviamente il campo era di qualcuno.
Un qualcuno che non fu affatto contento.
Nemmeno le maestre furono troppo felici e rimasero per un attimo ammutolite quando scesero e videro la nostra opera, il nostro imponente vascello, il terrore dei mari d'erba, perfettamente fortificato, pronto a resistere a ogni assalto... Tranne che a quello della ragione, purtroppo.

Fummo costretti a riportare, a testa bassa, tutti i covoni di erba medica dove li avevamo presi e così la nave restò senza difese.
Ma l'intervento dell'Ammiraglio Maestra in effetti evitò lo scontro, ci fu un armistizio credo, fu chiesto il parlè...Non ricordo se ci furono missive per i nostri genitori nè se ci toccò corvè.

Ricordo solo che la mia nave pirata, per quanto riguarda i sogni, è ancora li, a Longhena, pronta a salpare nel suo mare d'erba medica, verso l'ignoto e mille battaglie.


:: Tanachvil alle 17:22 ::pErMaLiNk::
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::lunedì, maggio 09, 2005 ::
Mi chiedo che cosa c'è di sbaglaito, cosa sia andato storto in quetsa generazione di persone sbagliate nel posto sbagliato, al momento sbagliato, in grado sempre e soltanto di aspettare quello che sognavano, di cercarlo, di rincorrerlo, ma mai di ottenerlo.

Abbiamo creduto e sognato, come mai nessuno, nella possibilità di essere davvero quello che volevamo. Ce lo avevano promesso forte e chiaro.
Se sogni abbastanza forte, se vuoi qualcosa con fermezza, se ti impeghi veramente, ce la farai. E' solo questione di volontà
Balle.
E noi ci abbiamo sbattuto il muso contro.

Magari era vero venti-trenta anni fa. Non metto in dubbio la buonissima fede di eserciti di genitori, professori, nonni, zii, allenatori, amici, fratelli e sorelle maggiori, non è colpa loro, è solo che adesso il giocatolo si è rotto.
Ed è così che ci ritroviamo noi.
Fino ai 25/30 anni a lottare per qualcosa e poi, quando è davvero ovvio che è tutto perfettamente inutile, delusi, amareggiati e sminuiti fino alle ossa, ci pieghiamo a fare cose che ci fanno vomitare, solo per andare avanti, solo per fare arrivare il giorno sucessivo e mettere insieme due soldi, che se non puoi avere la realizzazione, nemmeno una briciola, almeno cerchi di avere un posto dove vivere che non sia la tua stanzetta di quando avevi sei anni, con tua madre e tuo padre, che sono tanto cari, ma tu non hai più 12 anni e loro fanno fatica a capirlo.
Ché ci provi ad ottenere il resto almeno, che credi di averne diritto... Se non quello che avevi sognato di essere e di fare, almeno vuoi qualcuno accanto, almeno vuoi vivere in un posto tuo e che tu possa a amare, almeno vuoi il resto.
Ovviamente, per il 90 per cento delle volte trattasi di ennesima inculata anche sugli altri fronti.

E così ci si ritrova uguali, un giorno dopo l'altro, al lavoro in un ufficio dove ti trattano come la ragazzina subnormale che si tiene per pietà, a fare lo stesso lavoro ripetitivo e pesante ora dopo ora, mentre chiunque può passare e rimproverarti colpe inventate o scaricate, che tanto sei l'ultima arrivata e magari pure precaria, quindi ti manca solo il bersaglio al centro della faccia...
Tiri avanti, pensando "Coraggio! Domani sarà un giorno di meno alla fine del mio lavoro qui!" ma poi ti rendi conto di quanto sia sciocco e squallido e che in fondo significa solamente che dopo dovrai trovarne un altro, una altro lavoro che non ha niente a che vedere con te e che ti farà, dopo un po', sentire profondamente inutile e con la voglia di non svegliarti più la mattina.

Arrivi qui e la gente ti parla con quel tono che si usa con chi si ritiene 'inferiore' intellettualmente e incapace di capire quello che si sta dicendo, perché è un discorso da gente 'che ha studiato'.
Ti verrebbe voglia di dimostrargli che dovrebbero scendere dal pero e che se ti mettessi a segnare tutte le cialtronate che fanno e dicono in una giornata avrebbero di che vergognarsi per i prossimi 20 anni... Ma ti passa la voglia. Perché dimostrare a questa gente che non sei solo la segretaria ignorante e stupidina che credono tu sia, magari originalotta e incomprensibile per i loro schemi di omologazione e di normalità, costa troppa faticae e in fondo non ti importa davvero.

Ogni giorno, chiunque si sente autorizzato a riprenderti, ad insultarti, a mettersi sul piedistallo e dirti che cosa devi o non devi fare.
Poco fa la mia collega, di cui dicevo pochi giorni fa, ha avuto l'uscita che le farà guadagnare le mie piccole maledizioni, l'uscita che fa traboccare il vaso della mia pazienza.
Ho davanti una persona che mi sta facendo un terzo grado inutile e logorroico a proprosito di una richiesta di libri che vuol fare.
Il telefono delle prenotazioni degli spettacoli squilla e io vorrei rispondere, difatti faccio cenno alla signora di aspettare un minuto, di interromenere il suo flusso di coscienza un attimo per farmi rispondere, prendere prenotazione e tornare a dedicarle la mia attenzione.
La signora non mi caga.
Al che decido di finire con lei, prendere le sue richieste di libri e DOPO ritornare a rispondere al telefono.
Una collega arriva e mi impartisce un paio di ordini("Dopo per favorefammiquestoequell'altroe poi vienimi a dire, che è una cosaimportanteokkei?").
Nel frattempo il telfono dele prenotazioni non smette di squillare. Non posso fare altro che interrompere la Signora e rispondere.
Prendo la prenotazione, metto giù e torno a dare attenzione alla logorroica davanti a me.
Comincia a squillare l'altro telefono, quello del centralino.
In tutto questo la mia collega non c'è, è altrove.
Arriva ora, in tempo per vedermi con un telefono che squilla da entrambe le parti della scrivania, una logorroica signora davanti e l'ascensore che si apre, vomitando altri questuanti, e lei cosa mi dice?
"Al telefono bisogna rispondere!" Con quell'aria di chi ti sta rivelando una verità sconvolgente e sconosciuta.

Ma vaffanculo, và!
Resta qui, con le tue giornate sempre uguali, fatte di telefonate, chacchiere e scartoffie, vecchietti assillanti e scatole di libri.
Io scapperò presto, è solo questo che mi fa restare calma.
Ancora 32 giorni e qualche ora.

Ma è squallido, lo so, è una fuga momentanea, perché...Cosa accetterò di fare dopo di questo?
Adesso segretaria trattata da demente, prima di questo rappresentante porta a porta, prima ancora mulo da soma e scema del villaggio in libreria a un euro all'ora... Poi?
Cosa verrà dopo?
Hehehe he he... e pensare che io voloevo fare l'attrice, pensare che avevo idee belle, sogni da realizzare, avrei voluto imparare anche a fare regia e creare cose nuove, trasmettere emozioni, prima o poi avere un teatro, un piccolo buco di teatro tutto mio in cui sperimentare...

Eppure, se ci aveste visti da piccoli... Bambini brilanti e intimisti, pieni di domande, pieni di sogni, pieni di parole luminose e di idee che lasciavano tutti a bocca aperta, bambini leader o bambini solitari, ragazzini entusiasti, adolescenti sognatori e ribelli, inventivi e rumorosi, impossibili da ignorare, in un modo o nell'altro...

Adesso siamo niente.
Siamo interinali, precari,a progetto, collaboriamo, siamo determiati... Facciamo tutte quelle cose che una volta ci sembravano il peggio e le facciamo con rassegnazione.

Sognavamo di essere scrittori, rivoluzionari, disegnatori, attori, registi, critici, musicisti, insegnanti, ricercatori, scienziati. Invece siamo dattilografi, guardiani, fotocopisti, segretarie, centralinisti, bigliettai, bidelli, cavie.
E ci sembra che da qualche parte ci sia una grossa fregatura, soprattutto in giornate come questa.

Piove, fuori, e francamente, oggi, ho voglia di mettermi a piangere e di piantare lì tutto quel poco che c'è, scappare via, mettermi a urlare. Ho voglia di lasciarmi andare, lasciare perdere tutto, trascinarmi sotto le coperte e restarci fino a che non finirà tutto.
Anche perché non c'è quasi niente da finire.


:: Tanachvil alle 13:28 ::pErMaLiNk::
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::venerdì, maggio 06, 2005 ::
Engage!


engage!

I Cristalli di dilitio diventano realtà

Questa cosa mi lascia tra lo sbigottito e l'entusiasta:

Tre scienziati sarebbero infatti riusciti a ricavare energia realizzando in laboratorio una fusione nucleare che utilizza dei cristalli, in maniera curiosamente simile ai cristalli di dilitio dell'Enterprise. Nella fattispecie sono stati usati cristalli piroelettrici di litio tantalato (LiTaO3).
E anche il fatto che ci sia di mezzo il litio, è una coincidenza singolare.
"Adesso finalmente capisco", ha scherzato Naranjo, "perché l'Enterprise traeva la sua energia dai cristalli di dilitio".


Il resto dell'articolo è vagamente più tecnico, ma comprensibile...

Il problema è che io sto già vagando, col mio cervellino scarsamente dotato, là dove nessuno è mai giunto prima!



Spazio, ultima frontiera...



:: Tanachvil alle 12:48 ::pErMaLiNk::
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Reggerà! Sentito bellezza? Reggerà...



Il tempo danza a passo di waltzer, zumpa-pa piov-pa-sol-pa-piov pararparaprara-pioveccèilsol!
Cheppalle...
Per ora siamo fermi in fase sole, ma reggerà?
Siamo ottimisti, insegna Han Solo.

Siamo fiduciosi e ci avventuriamo domani verso Rohan, una due giorni di lavoricchiamento e di relax appaiati.
Cosa più unica che rara.

Avete visto? Ho riesumato la chat del mio sito e l'ho linkata anche da qua, magari a qualcuno può interessare...


:: Tanachvil alle 11:30 ::pErMaLiNk::
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::mercoledì, maggio 04, 2005 ::
Le piace lavorare...

...sissì, le piace proprio!

Attività medie della mia collega in una giornata media di lavoro
(pressapoco una media matematica tra la quantità minima e la massima di tempo. Ma ci sono eccezioni...)

Le tempistiche non sono da intendersi come tempo continuato, a volte i 70 minuti si totalizzano a bottarelle da dieci minuti alla volta....

- Ritardo all'arrivo: circa mezzora.

- Anticipo sull'orario d'uscita: almeno mezzora.

- Minuti aggiunti all'ora di pausa pranzo, contando anche i cinque minuti canonici di
_ritardo: 15 minuti circa

- Controllo della posta personale in internet: circa un quarto d'ora.

- Chiacchiere telefoniche, suddivise in :
* telefonate varie con altri/e colleghi(il cui ufficio dista circa quattro metri): minuti 70 circa
* telefonate ad amici e parenti(fatte o ricevute): minuti 200 circa
* telefonate 'tecniche' (sta mettendo su casa, quindi c'è da allacciare l'acqua organizzare gli
operai ecc...): minuti 50 circa

- Chiacchiere live con colleghi/e nel loro ufficio o nei corridoi: 100 minuti circa

- Chiacchiere e caffè alla macchinetta del seminterrato: 30 minuti circa

- "Vado in banca/a prendere la posta/a fare la tal commissione", il che può ripetersi fino a tre
volte al giorno: 20 minuti circa per ogni volta.

- Varie altre chiacchierate di breve intensità e durata, fatte dalla sua scrivania con gente di passaggio o con la sottoscritta: 35 minuti circa.


(Le eccezioni citate sopra sono da itnendersi in giornate come oggi. E' uscita alle 10 per andae in banca ed è scomparsa per un'ora senza dare notizia di sè... Misteri!)

Tenendo conto del fatto che il nostro orario di lavoro va dalle ore 9.00 del mattino alle 17.30, con una pausa pranzo di un'ora, fate voi i vostri conti...

Lavorerebbe di più se stesse a casa!

Vabbeh, niente sangue amaro, suvvia! Non pensiamo al fatto che un mese emzzo fa mi sia stato detto che non lavoravo e non facevo un cazzo per essere stata vista controllare il blog o il sito dell'ANSA al mattino. Loro invece leggono il giornale con tutta calma. Ma loro sono assunti.
Io no, ma va bene così.

- 38 giorni.


:: Tanachvil alle 11:55 ::pErMaLiNk::
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::martedì, maggio 03, 2005 ::
Flaaai... Mai Iuufo Robot indescaaai...


E' una di quelle giornate stranamente lucide, ma lente, lente a passare, lente ad acquistare una forma.
Il Patrono di questa giornata è Actarus, protettore del mio umore.
Fisso da un buon quarto d'ora, inebetita e sognante, l'immagine che ho messo sul desktop...

link al wallpapaer di Actarus

Il film di Goldrake...
Questa gente è matta, adorabilmente matta.
Vorrei essere matta con loro.

Fisso il mio Actarus da schermo e aspetto l'ora per tornare a casa.
Il resto della giornata è stato speso in prenotazioni telefoniche, lavoro di varia natura, sguardi languidi a Tetsuya, che in Mazinkaiser è veramente troppo bono per essere vero, salti da un link all'altro, sempre a tema robottonico...
La mia parte infantile ha voglia di essere presa seriamente in considerazione!

JackMonkey mi rimanda ad un fumetto amatoriale che credo sia stato scritto dal fratello meno dotato di Boss, Nuke o Moocha, in un italiano delirantee con le capacità linguistiche di un platelminta... E poi, se fai tanto di sbatterti a fare un fumetto, controlla almeno gli errori di ortografia, no?
Invece no... Juan pilota Venus Alpha (sempre saputo che era un trans, era troppo bella!) e Actaro(gli actari della polvere?) è a bordo di Goldrake... Sigh!
Divertitevicivisimitivi pure voi...

Concluderò dicendo, come ricorda JM in un delirante sms, Sanshiro, santo patrono dei piloti di robottoni, prega per noi.

Mi rendo perfettamente conto che questo post è altamente di nicchia, vogliate perdonarmi voi che ci avete capito poco o niente...
Oppure andate e capivatelo, su rieduchescional robbbot!

Tobe Grendizer!



:: Tanachvil alle 16:27 ::pErMaLiNk::
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::lunedì, maggio 02, 2005 ::
Quando si dice che il mattino ha l'oro in bocca...


Ecco, mi sento come se mi avessero colato in gola qualche grammo di oro fuso, a mo' di raffinata esecuzione.
Stanotte l'ho passata insonne, in piena contemplazione del mio obliquo soffitto e della nottata progressivamente sempre più umida e appiccicosa.
Primi caldi, generalmente mi fanno questo effetto, ma fino ad ora non avevo avuto grossi problemi.
Non riesco a prendere sonno? Mi alzo, mi metto a leggere, scrivo, cazzeggio al computer, che qualcuno con cui chiacchierare alle quattro del mattino si rintraccia poi sempre... Alla peggio esco e mi faccio un giro in bici.
Solo che adesso lavoro. Ergo: devo alzarmi al mattino e non posso recuperare il sonno che si presenta in ritardo dopo essere stato chissà dove a divertirsi, il maiale, fino alle sette-otto del mattino.
Il mio sonno, stanotte, è rientrato anche prestino.
Ho dovuto chiamarlo un po', ma alla fine, con una certa riluttanza, è rincasato verso le quattro e mezzo del mattino.
In fondo ero andata a dormire solo alle due e tre quarti, ho visto di peggio...


Serata divertente a giocare alla Campagna del Signore... Degli Anelli. Pirati vomitini nella terra di mezzo! Cavalieri di Rohan ( e soprattutto leggiadre e LETALI scoutesse di Rohan^__^) a bordo di una nave.
Certe volte tirare un sacco di dieci-dodici-undici con due dadi da sei dà quella certa soddisfazione... mmmm...
Come dicevo, serata assai piacevole, tanto che il tempo ci è scorso via un po' in fretta.
I ragazzi se ne vanno alle due e quaranta, io corro a letto e mi sdraio.
E sto sveglia.
E porcaputtana.

Beh, alla fine, con una certa fatica mi addormento.
E QUALCHE STRONZO SI ATTACCA RIPETUTAMENTE AL NOSTRO CAMPANELLO!
Così mi risveglio.
E non mi riaddormento più.

Per un qualche strano e perverso meccanismo sento mia madre andare a rispondere al citofono ( e fin qui tutto normale, anche se è tardi) e chiamare il mio nome chiedendo se sono io...
"Sei tuuu? Sei tuuu? Topino?" Al videocitofono. Mentre è ovvio che se fossi io mi farei magari vedere...
Ma soprattutto...
Io sono al piano di sopra a dormire. Non ho mai manifestato intenzione di uscire. Ero a casa a giocare di ruolo con i miei amichetti, trallallà.
Per quale oscura ragione avrei dovuto sgattaiolare fuori dalla porta?
Ma si sa, l'ansiometro materno, nelle ore notturne, può salire ai massimi livelli, se adeguatamente stimolato, e mia madre, in particolare, è un talento raro per autosuggestionarsi con storie agghiaccianti di stupriomicidiincidentistradali e compagnia bella.
Se poi, come accaduto stanotte, le si affianca mio padre, è la fine!
Quindi ansiometro del piano inferiore ai massimi storici, insonnia galoppante, si aggiunge pure un attacco di caldo sotto le coperte con conseguente rigiramento, sudarella, scoprimento e -neanache a dirlo- colpo di freddo alla schiena che adesso godo da morire... è__é
Il risultato è che ho passato la notte insonne, a rigirarmi, a farmele girare e ad aspettar mattina, sapendo bene che sarei stata in uno stato pietoso.
Infatti.
Sono al quarto caffè e ancora non ci siamo proprio...
Prima del terzo mi tremavano le mani e vedevo doppio.
Probabilmente è stato un finesettimana un po' troppo pesante per terminarlo con una notte in bianco...

- 40 giorni alla fine del mio lavoro qui.
Qualcuno è stato nel deserto tutto quel tempo, secondo me stava meglio.


:: Tanachvil alle 10:52 ::pErMaLiNk::
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'^°-.,_,.-°^'^°-.,_ :: :: Double, double, toil and trouble, fire burn and cauldron bubble...:: :: _,.-°^'^°-.,_,.-°^'


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