"Quando dici molte parole, non sempre significano qualcosa, o forse non significano nulla comunque, e noi pensiamo solo che vogliano dire qualcosa". -Delirio-
| *Qualcosa da dichiarare?*|
" Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui
solo gli ottusi sono presi sul serio
e io vivo nel terrore di non essere frainteso." (Oscar Wilde)
::venerdì, settembre 24, 2004 ::
I'm Only happy when it rains...
Esco di casa col sole e durante la pausa pranzo il cielo decide per un dies irae in piena regola, tuoni, fulmini e scrosci d'acqua torrenziale...
Tanto che il mio tetto, come al solito, non regge e comincia a far infiltrare l'acqua nella mia mansarda.
Sulla scrivania ovviamnete.
Per fortuna intervengo in tempo spostando tutto il rovinabile e tutto ciò che di elettrico era a tiro per sostituirlo con la solita provvidenziale bacinella...
Adesso ho circa quattro litri di acqua piovana filtrata attraverso mattoni, calce, coppi e tutto quanto sta in un soffitto... Interessa a qualcuno?
;)
Però tornare verso la libreria con il mio cappellaccio finalmente inaugurato (cioè, per questa stagione ancora non era stato usato, adesso dovrò ricordarmi di toglierlo ogni tanto!), le mani in tasca, fischiettando I'm only happy when it rains e altre amenità del genere è stato rigenerante.
La gente quando piove impazzisce...Dai! Sono solo gocce d'acqua! Ok, bagnano, ma poi ti asciughi!
In piazza maggiore c'era praticamente Mosè che cercava di convincere le acqua a dividersi... figata.
Oggi ultimo giorno di lavoro.
Ebbene sì!
Pare che, rientrata l'emergenza scuola, i miei simpaticissimi capi non abbiano più bisogno di me...
In poche parole non ci sono più casse di libri da spostare o centiania di codici da cercare e quindi oggi ho finito di lavorare in libreria.
Stavo pensando a coem festeggiare...
Decisamente fare dieci ore al giorno di un lavoro francamente meno interessante di un programma di Marzullo, fisicamente devastante, in mezzo all'ambiente di lavoro più stronzo , cafone, ignorante, arrogante e razzista che abbia mai incontrato, non fa per me.
Posso lavorare fino allo stremo se la cosa è almeno minimamente interessante, stimolante, decente, ma così non potevo andare avanti...
Stasera devo fare le schede per la finale...
C'ho sssonnno!
Vabbeh, vedremo di impegnarci, dai!
:: Tanachvil alle 20:46 ::pErMaLiNk::
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::lunedì, settembre 20, 2004 ::
OK, sono ufficialmente stanca morta.
Prima giornata a tempo pieno in libreria, 10 ore... Porca troia.
Non è tanto la fatica, che è parecchia, anche e soprattutto fisica: prendi mucchi di libri, sposta mucchi di libri, sistema libri, prendi altri libri, prezza libri, sposta libri...
Non è tanto la fatica, dicevo, quanto il fatto che una giornata lavorativa da 10 ore non ti lascia il tempo di fare proprio nulla.
Arrivo a casa, mangio, bevo un caffè, controllo la posta, magari guardo un po' di tv e poi mi addormento secca per la stanchezza e per il pensiero che domani alle 7 suonerà la sveglia.
Domani devo andare in farmacia, ma apre dopo che io ho cominciato a lavorare e chiude prima che io abbia finito... Proverò con la comunale che fa orario continuato, magari nella mia ricca pausa pranzo riesco a passarci...Pant!
Domani spero di riuscire a sintonizzare la radio della libreria sul Ruggito del Coniglio, così, senza farmi sgamare...
Adesso desidero ardentemente un bagno caldo e profumoso, poi leggere, forse giocare un po' al computer e poi via, tra le braccia di Morfeo...
:: Tanachvil alle 19:56 ::pErMaLiNk::
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::giovedì, settembre 16, 2004 ::
C'è un che di alienante nel sistemare per ore libri scolastici negli scaffali pieni di polvere...
E anche nel digitare codici sul computer alternativamente a nomi di autori che son sempre gli stessi...
978880805432x ..... Gentile..... Prospettive Storiche...
Argh!
Ho molto sonno.
Ma tra mezzora devo tornare fuori e quindi mi tengo sveglia il più possibile.
Ho adottato un cocktail di caffè-ginseng-eleuteroccoco e guaranà che spero dia qualche risultato contro la mia letargia cronica.
Ho fatto un calcolo approssimativo su quanto dovrei prendere alla fine del primo mese di alvoro... Beh, schifo non fa, calcolando un quattro € all'ora per dieci ore giornaliere...Fate voi i conti.
Sperando solo che sia così e non di meno!
Ma riuscire a chiedere ai miei capi notizie certe sullo stipendio è praticamente impossibile, nell'atmosfera alientante che si respira in quella libreria...
Quando tornao a casa, più tardi, credo che sverrò sul letto!
Devo trovare un lavoro più decente per quando mi licenzieranno da questo... il che credo succederà non appena finirà l'emergenza libri scolastici e cioè verso ottobre.
Uff...
Desiderio di vendezzzzza!sozientà senza pietà!
:: Tanachvil alle 15:28 ::pErMaLiNk::
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::domenica, settembre 12, 2004 ::
Domenica di settembre, dio... Ormai ci siamo, eh?
Stamattina fa freschino, freschino parecchio e mi sono dovuta alzare, nella notte, a chiudere la finestra, per rintanarmi poi sotto le coperte che presto saranno troppo leggere.
Lunedì riamprono le scuole, no?
Bene, e io lunedì comincio a lavorare.
Ho trovato qualcosa finalmente. Nulla di stabile, anzi, credo sia proprio molto provvisorio e con uno stipendio risibile, ma è qualcosa. Inserisco libri nel catalogo in una libreria del centro. Si comincia lunedì mattina e vediamo fino a quanto mi tengono.
Ieri sera, tanto per cambiare, ero in casa. Non c'era nulla di decente in tv, mi sono messa a leggere vecchi fumetti mentre le immagini di un film urando scorrevano su uno dei canali nuovi guadagnati con Sky. Zagro e consorte mi dicono che sono al pub, ma il mio umore non ne vuole sapere... Mi infilo in una vasca da bagno bollente con l'idea di restarci per un bel po'. La casa è così silenziosa che mi sembra che non sentirò più nessun rumore. E' piacevole, poi diventa soffocante.
Mi immergo e resto lì finché i polmoni non fanno amle ed esco, sciacquo e mi avvolgo nell'accappatoio. Tazza di caffè bollente e lungo.
Innaffio le piante.
Fuori si sentono fuochi d'artificio, potenti, rumorosi, illuminano la sera e una mia vicina mi chiama terrorizzata credendo che siano bombe.
La tranquillizzo.
Sindrome da 11 settembre credo.
Poi la parte maschile del nostro favoloso trio mi passa a prendere e mi porta fuori.
Ho sonno, ma mi fa piacere aver vinto lo scoglionamento e aver messo il naso fuori. Quattro ore fa non l'avrei mai detto.
Passaimo da via Zamboni e quasi vorrei sentire se Zagro e Ela sono ancora lì. Ma mi prende la claustrofobia8in realtà credo sia demofobia) e passiamo in fretta oltre.
Non riesco più a trovarmi bene con tutta quallla gente intorno.
E' così anche al Cade. E' uno dei motivi per cui non ci vado più. Mi prendono gli attacchi di panico... Centianaia di persone intorno e io non conosco nessuno. Passare ore a camminare in ungo e largo a cercare qualcuno che conosci, come una specie di ancora per tirarti fuori da quella sensazione di annegamento. Ma non trovi nessuno, ci sono tante voci, non riesci a distinguere nemmeno un discorso, bevi, cerchi di rilassarti, ma il groppo alla gola è sempre lì. Poi magari trovi qualcuno e respiri una ttimo, ma dura poco, perhcé quello tre secondi dopo si è girato ed è andato a farsi i cazzi suoi...
E allor al'unica soluzione è correre via verso la macchina e tornare a casa, in fretta, più in fretta che puoi, vedere se non c'è casino magari, e fare un giro altrove, via dalla mia testa, veloce, aceleratore a tavoletta e strada vuota, curve e musica alta.
Questo mi succede. Più o meno sempre.
Così, in mancanza di alternative a Ca de Mandorli, sto a casa, guardo la tv, leggo, gioco a pc.
Via Zamboni mi ha fatto lo stesso effetto ieri sera.
Forse ho esagerato ultimemente e l'isolamento aumenta il panico.
Mah...
Avevo sonno. Ne avevamo tutti e tre. Al tavolo sembravamo un po' autistici.
Ho sognato di essere improvvisamente trasportata in una specie di foresta del Canada. Bellissima. E rpima c'era questo spettacolo con una sfilata, una specie di corto funebre o forse di carnevale, in fondo è la stessa cosa, con perosnaggi simbolici, allegorici, che guardavano tutti me e poi via, eravamo in Canada, come se niente fosse e non riuscivamo a smettere di correre per questo pendio pieno di sottobosco, cerspugli, arbusti e rami spezzati...
Ho mal di testa.
Vabbeh.
:: Tanachvil alle 11:31 ::pErMaLiNk::
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::venerdì, settembre 10, 2004 ::
La vita, l'universo e tutto quanto...
Tu ti alzi e ti metti a lavoricchiare ad un articolo di cui già a te non frega un cazzo, figuriamoci ai poveracci che se lo troveranno sul giornale e magari avranno la malaugurata idea di mettersi a leggerlo. Nonostante ciò ti metti al lavoro, dopo aver rimandato per giorni causa istinto repulsivo acuto nei confronti dello scrivere giornalistico, fai diecimila telefonate e non cavi un ragno dal buco. Come al solito. E comincia a scrivere una cosa delirante, che smebra dettata da un don bosco ubriaco ad un fricchettone strafatto seguace di Manson... Ma con meno stile e più qualunquismo.
Pessimo inizio...
Poi esci di casa, perchè son poi due gg che non ti muovi causa dolori articolari diffusi e malanno vari...
Ora, vorrei farvi notare ch ho passato un periodo di salute generica, niente febbre, niente raffreddori, quest'anno non ho nemmeno preso la tonsillite, cosa veramente eccezionale, contando che in genere me la faccio almeno tre volte da settembre a luglio. Però adesso ho la cervicale. Cazzo. E sento anche il raffreddore in agguato. E ieri mi sono svegliata con la schiena bloccata tipo vecchina di Biancaneve (sì, lo so, era la strega, appunto). E che cazzo.
Vabbeh, passiamo oltre.
Ieri sera infilata trash; MIB II, Via col vento (taaaaan taaaan ta-daaaaaaaaaaaan!) e X-Files. La mia vita sociale va male, ma il mio culto del trash vive!
Oggi, dopo aver deciso di dargliela momentaneamente su con l'articolo inutile, vado a fare un paio di commissioni e mi trovo davanti a queste due emraviglie dell'umanità.
Meraviglia numero 1.
Sotto casa mia c'è una pizzeria, fa pizze al taglio,m orari idioti e e credo stia già fallendo, dopo nemmeno quattro mesi che è aperta.
Dalla vetrina, sul bancone, si può leggere un cartello scritto in nero su arancione che recita: EFFETTUARE PRIMA LO SCONTRINO ALLA CASSA.
...
Effettuare?
E allora perhcé non Efettuare per prima cosa la ricevuta fiscale all'apposito apparecchio detto registratore di cassa?
Ok, ok, esagero, ma Effettuare?
E il verbo FARE che ti ha FATTO di male?
Cos'è, siamo diventati tutti come il correttore di Word che quando scrivi qualcosa del tipo "siamo andati a prendere..." ti segna il verbo prendere e ti dice che è troppo abusato e obsoleto, sostituire con afferrare, acchiappare, conquistare, guadagnare, acquisire
Ma ti droghi?
Pesante anche, e soprattutto molto male...
Effettuate questor agionamento anche voi, quante volte vediamo gente che usa termini aulici assolutamente fuori posto o termini fastidiosamente tecnici per descrivere operazioni semplici e comuni?
Ecco, contribuisci alla salvezza della lingua italiana: digli di smettere.
Anzi di cessare.
Meraviglia numero 2:
Vado a prendere le sigarette e sul bancone della tabaccheria c'è un volantino di una festa della birra denominata Festivalbeer.
Vabbeh, gioco di parole che può pure divertire, grafica semplice semplice, tre giorni, magari un salto, così, per farsi unas erata di svacco, guardiamo il rpogramma...Aspetta...
COSA?
Sabato 11 settembre...
Concorso di
MISS MAGLIETTA BAGNATA!!!
Prego?
No, no, questa è meravigliosa, ebbene sì, nel 2004, a Borgo Panigale qualcuno ha avuto il colpo di genio e lo ha ha fatto!(efettuato) Un concorso di Miss maglietta bagnata...Io credevo che finiti gli anni '80...
E invece...
Se volete vi do il numero per partecipare...
Non ci volevo credere.
Il mondo, talvolta, è un posto divertente.
:: Tanachvil alle 13:42 ::pErMaLiNk::
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::martedì, settembre 07, 2004 ::
Questa mattina mi sveglio e attacco con le pulizie di casa. Prima annaffio le piante in terrazzo e noto con piacere che finalmente, con l'avvicinarsi dell'autunno, i gladioli stanno spuntando. Meglio tardi che mai.
Annaffio e poi attaco a pulire il bagno, la sala, il tavolo da sgomberare eccetera eccetera. Ho un apio di telefonate da fare, ne faccio una, quella alla dottoressa, che non c'è. Uau.
Ieri prima visita dalla psicoterapista... Stiamo a vedere come, va, per ora mi sembra una persona quasi buffa.
Ho seimila cose da fare e la forza va in calo costante.
Alla vodafone naturalmente hanno deciso di non avvalersi del mio fondamentale apporto e così addio ai sogni monetari per l'autunno e l'inverno...
Era un lavoro di merda, seriamente, ma significava 1000 € al mese. E chi diavolo li ha mai visti 1000 € ? Sarebbe durata forse 4 mesi, magari 5 ad essere ottimisti, ma facendo ic otni conveniva eccome. Invece nulla, si continua a cercare la voro, come al solito.
Possibile che non ci sia un lavoro per me in tutta Bologna?
CAZZO
Ho guardato i mieie esami. Tutto come previsto, alcuni valori assolutamente sballati, ematocrito inesistente, ferro inesistente, emoglobina inesistente. Dovrei cominciare a fare il vampiro nella vita.
Il resto era prevedibile anche il resto. Ora si tratta di sentire quali mirabolanti soluzioni mi vengono proposte.
Ho scoperto che soffro di cervicale...
Cheppalle.
Sto gradualmente trasformando la mia vita in un deserto.
Sto esaminando ogni fallimento con la dovuta severità.
Non tutte le cose sono successe per colpa mia. Anzi, meno della metà.
Ma questo non cambia lo stato delle cose.
Dove si trova la forza per ricostruire?
E dove quella per continuare ad abbattere quello che non va più?
Boh, si troverà, non ci sono molte alternative.
Certo, qualcosa di bello, qualcosa per ricaricarsi, una buona notizia, un pensiero caruccio da aprte del destino, aiuterebbe, ma ormai credo che aspettarsi qualche colpo di fortuna sia talmente utopico da risultare solo stupido e ingenuo.
Andiamo a vedere se si è asciugato il pavimento e poi finiamo di fare i lavori di casa...
:: Tanachvil alle 13:23 ::pErMaLiNk::
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::venerdì, settembre 03, 2004 ::
Certo, prima o poi doveva succedere.
Finisco di leggere La Veglia.
Giro pagina.
Chiudo il volume.
Sul letto, tra le lenzuola rosso sangue e con il sole che comincia a farsi arancio carico oltre gli abbaini penso, come tante altre volte, a quanto vorrei addormentarmi e sognarlo.
E' solo un sogno dopotutto.
E così praticamente senza accorgermene chiudo gli occhi e mi addormento.
E c'è lui.
Grazie della visita, Plasmatore.
Quello che ci siamo detti resta un segreto tra me e lui.
E la cosa straniante è ricordarne solamente un piccolissma, minima parte, di un sogno fatto in un sonno di cinque minuti, ma lungo, lunghissimo e interrotto dal più classico dei suoni del telefono.
Dream a little Dream of me...
:: Tanachvil alle 06:00 ::pErMaLiNk::
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