" Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui
solo gli ottusi sono presi sul serio
e io vivo nel terrore di non essere frainteso." (Oscar Wilde)
"Le c0se n0n SeRve chE SiaNo aCcaDutE pEr eSsere vEre.
I RaCconti e i SognI son0 le vErità omBrA che durEraNno
quanDo i seMplIci fAtTi sAraNno p0lVere e cEneri, e DimentIcati."
(Sogno, in Terre del Sogno)
*A me MI piace*:
*A me invece non MI piace*:
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“Quando il fato t’è contrario e mancato ti è il successo...
Smetti di far castelli in aria e va a piangere sul...”
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::mercoledì, settembre 29, 2010 ::
Questo post è una lagna.
Non dico per dire, ma nel vero senso del termine. Ora mi lamento cinque minuti, quindi siete avvisati. Se non volete sentire le mie lamentele smettete di leggere.
Ecco.
Vengo da dieci giorni di inferno dentro il cazzo di capannone dei libri sudati. Dentro 40 gradi e l'umidità di una palude. Fuori vento gelato e pioggia. L'acqua che filtra è diventato un incubo ricorrente e adesso, come una condanna, mi appare una macchia di acqua sul muro della casa nuova appena finita di ristrutturare. Solo il pensiero di dover aprire il muro mi fa star male.
Dieci giorni di lavoro senza uno di pausa, chiudendo alle dieci di sera. Peso. E intanto il ragazzino raccomandato di cui vi raccontavo qualche post fa se ne è andato. Doveva portare a termine il suo contratto alla fine di settembre, ma ha lasciato durante gli ultimi giorni di tendone. Perché? Perché trovava inaccettabile che gli dicessimo cosa fare, perché proprio non riusciva a non trattare a pesci in faccia i clienti e perché evidentemente lavorare era troppo per lui. Con un'alzata di culo esemplare, dopo una giornata farcita delle sue sclerate con i clienti, ha preso e se ne è andato. Ciaao.
Noi invece siamo rimasti a lavorare lì, fino alle dieci, poi i conti e poi a casa verso le unici e poi via di nuovo la mattina dopo alle nove.
Mi sono ammalata. Ho la febbre che va e viene da dieci giorni e una tosse di quelle che da bambini si chiamava "la tosse cattiva". Il raffreddore è passato e mi sa che sta anche tornando. Sono stanca e mi sa che il mio sistema immunitario è stanco pure lui.
Niente giorni di riposo settimanali, si diceva, quindi mi son presa le ferie il venerdì, il sabato e la domenica per andare al raduno della Eymerich ML. Tre giorni a Sansepolcro, molto belli anche se non propriamente riposanti. Ma di questo non posso certo lamentarmi.
Torno domenica sera, mi lavo, metto tutto in lavatrice e vado a dormire. La mattina dopo si smonta il capannone. Dalle 8.00 di mattina lavoriamo senza pause fino alle 18.30. A casa mia fanno 10 ore e mezza. Verso le tre alcuni di noi chiedono dieci minuti per recuperare un toast e una bottiglietta d'acqua. I capi acconsentono a malincuore guardandoci male. Facendo un conto approssimativo, siamo stati via 15 minuti in tutto, comprendenti acqua, cibo, pipì e sgranchimento. Quindi, dai non sono state dieci ore e mezzo, ma solo dieci e un quarto.
Il giorno successivo gli altri stanno a casa e io vado invece a lavorare in una libreria che ha bisogno di personale perché si sono incrociate ferie e malattie degli altri librai.
Quando stacco, alle tre e mezza, diluvia. Fanculo.
La tosse peggiora e mi spunta il mal di testa a intermittenza. Non riesco a a dormire e la cosa mi manda nei matti. E una cazzo di macchia di umidità si sta allargando sulla mia parete nuova...
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!
:: Tanachvil alle 10:11
::pErMaLiNk::
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::venerdì, settembre 10, 2010 ::
Il valzer dei refferrer Dopo eoni et eoni torno a scrivere sul blog e dunque torno anche a dare un'occhiata ai miei referrer... non deludono. Ci sono i classici, ci sono novità, ci sono buoni motivi per mettersi le mani nei capelli.
Per la categoria "Ma come diavolo sei finito qui?" si piazzano: gaming hall,casinò a gallio, 05\01\2010 orario di apertura (non sono mica le pagine gialle...) quando fanno i fuochi d'artificio a volpedo 2010 (non ne ho idea) giochi di treni da guidare (ma fanno ritardo)
Per la categoria "Uoot?" troviamo invece: casi angeles tic tac ci avete starcite
Categoria: "Massì, chiediamolo a Google, và!" scemo chi legge in giapponese (probabilmente è quel kanji che ti sei fatto tatuare) "suggerimenti erotici" (così, eh, con le virgolette...) cosa si fa per rallegrare il poliziotto di my sims (Vedi i suggerimenti erotici di cui sopra.)
Categoria "Ti prego, no." gatto goth (No.) immagini dame bellissime glitterate (Bimbaminkia.) cazzo usb (Qualsiasi cosa tu stia pensando, NON FARLO!) re artu glitterato (blasfemo!)
Fuori categoria: coro athena laval foto (chiunque tu sia, grazie.) i papaveri (Son alti alti altiii!) immagini balenghe (e malmostose... la capiamo in sette questa) gabyr bedy sandocan (ghi, sgusa?) montagna di muscoli nel film troy (C'è.) sensazione di girameno di testa (Beh, se girameno è già un miglioramento) mi spiace lasciare la mia cameretta ma mi sposo e sono felice (mi sembri maturo/a al punto giusto in effetti)
Ed ecco le mie tre preferite di questo mese: - Al terzo posto, il pesce siluro e il coccodrillo albino si uniscono, a creare un nuovo livello della leggenda urbana!
siluro albino
- Al secondo posto: problemi andrologici o una nuova toria dei sei gradi di separazione?
bacon eiaculare
- Al primo posto, senza possibilità di appello, questa perla:
sexy tette che sbattono sul finestrino in un sexy wash video
Infine, non poteva mancare, come ogni mese, come ogni anno: analnatrak ut vas bethod dokiel dienveh traduzione
Guarda negli occhi del Drago e dispera! al mese prossimo.
:: Tanachvil alle 19:31
::pErMaLiNk::
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::mercoledì, settembre 08, 2010 ::
La Vespa al naso.
Mi piacerebbe che ci fosse - e se esiste fatemelo sapere - una classifica non dei libri più venduti, ma di quelli più letti.Certo, non sarebbe semplice da stilare. Non basta comprare un libro e portarselo a casa, bisognerebbe pure aprirlo, leggerlo, finirlo. Sarebbe interessante avere una classifica dei più letti, dei più finiti, dei più-lasciati-a-metà e via dicendo. Perché alla fine ci concentriamo tutti quanti solamente sul libro che vendo di più, perché è quello che fa girar soldi in maniera massiccia e non ci chiediamo se poi tutti quelli che l'hanno comprato o portino a casa o meno, e se lo apriranno mai e se mai ne vedranno la fine.
A questo proprosito, mi saltava in mente una riflessione mentre leggevo la polemica riportata sul Il Post tra Lerner e Vespa, in calce alla quale il sempre dignitosisssimo (posso rendere il sarcasmo più evidente? Scusate, eh, ma a scanso di equivoci...) Bruno Vespa aggiunge: "Al suo libro (di Lener, NdTanà) così ingiustamente bocciato dalla giuria popolare del Campiello, auguro comunque e ( sinceramente) di vendere almeno un terzo del mio più modesto “Donne di cuori”. Traguardo dal quale tuttora è lontano."
Ora... io nella vita faccio la libraia. Io li vedo i "lettori" di Vespa. Li conosco bene e bisognarebbe cambiare termini, per descrivere un certo tipo di cliente. Non sono lettori, sono acquirenti. Niente da dire, eh, vanno benissimo, però ai fini di questo ragionamento è utile distinguere. I libri di Bruno Vespa sono molto comprati, ma pochissimo letti. Certo, non è l'unico per il quale si verifica questo fenomeno, ma sono abbastanza certa che per quanto lo riguarda sia un'evenienza che si verifica molto, molto di frequente.
Facciamo una statistica fatta in casa, basandoci solamente sulle mie osservazioni e quindi molto poco affidabile, ma facciamola. Tenete conto, che per quanto siano mie osservazioni sono basate su un minimo di esperienza come libraia e sulla conoscenza ormai buona dei miei clienti... Insomma, almeno un pochetto fidatevi.
Su dieci persone che entrano in libreria alla ricerca di un libro di Bruno Vespa, nove non guardano minimamente il resto dei titoli proposti ed esposti nella libreria, ma vengono dretti diretti alla cassa.
Otto di questi nove vengono direttamente da me e chiedono "L'ultimo di Vespa" del quale non conoscono né il titolo né l'argomento. (fatto comprovato da prove concrete ottenute nel corso del dialogo col cliente. Per alcuni esempi di questi dialoghi chiedere e vi sarà dato. Verrà aperta una apposita appendice comico-surreale.)
Di questi otto almeno cinque acquistano il libro per regalarlo (fatto comprovato da una loro dichiarazione o dal fatto che chiedano una confezione regalo)
Di questi cinque ce ne sono sempre due che mi dichiarano molto candidamente "Non sapevo cosa regalare, non penso che lo leggerà, però va sempre bene, no?"
Eh, certo, Vespa è un po' come il nero. Va su tutto.
:: Tanachvil alle 11:54
::pErMaLiNk::
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::martedì, settembre 07, 2010 ::
"Presto verrà il freddo"Lo leggo su un altro blog, stamattina, ed è come se qualcuno gridasse che il re è nudo. Fanculo. Ero bravissima a fingere che ci fosse ancora un po' di estate da godersi... Invece guardo un istante fuori dalla finestra della terrazza e la vedo. Cappa grigia con la levità di un sacco di cemento, tutta sparsa sul cielo. L'aria, fredda, senza possibilità di errore. Devo tirar fuori la giacca per andare in scooter o tornando da lavoro mi congelo. E' ricominciato "Il ruggito del coniglio" e tra breve ricominceranno anche tutte le serie tv da scaricare. Non si trova più parcheggio. Ieri sera mi sono fatta una tazza di the. Settembre, cacchio. Non c'è scampo. Quest'anno non ho nemmeno visto il mare, non sono andata da nessuna parte e ora vorrei scappare. Ma no, nada, si resta, che ci son poche alternative. Affrontare settembre con la grazia di una panzerdivisionen. Ho forse alternative?
:: Tanachvil alle 09:24
::pErMaLiNk::
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