NOCTURNE
"Quando dici molte parole, non sempre significano qualcosa, o forse non significano nulla comunque, e noi pensiamo solo che vogliano dire qualcosa". -Delirio-
:: By the pricking of my thumbs, Something wicked this way comes... :: :: HoMe Luna-link alla mia homepage | *Qualcosa da dichiarare?*|

" Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio
e io vivo nel terrore di non essere frainteso." (Oscar Wilde)

QUELO

"Le c0se n0n SeRve chE SiaNo aCcaDutE pEr eSsere vEre.
I RaCconti e i SognI son0 le vErità omBrA che durEraNno quanDo i seMplIci fAtTi sAraNno p0lVere e cEneri, e DimentIcati."
(Sogno, in Terre del Sogno)


Questo è un blog decappizzato
*A me MI piace*:
Il rosso intenso, gli orsi, cucinare, la corte Unseelie, la cancelleria, il verso dei corvi alla mattina, ma pensandoci bene i Corvi in tutto, la radio, cantare, le Storie, la neve fitta fitta, il sushi, la pioggia sugli abbaini, Guglielmo Scuotilancia, il vento di febbraio, Tori Amos, i dolci di carnevale, Il parco Talon, il caffè lungo filtrato, l'Irlanda, Baudelaire, Goldrake, fotoscioppp, i glitter, il ciclo Arturiano, Lush, la lingua Giapponese, Laurell K. Hamilton, giocare di ruolo, i fumetti, scrivere, lo swing, nuotare nei fiumi, i treni, Hogwarts, il Kyr Royal, gli appennini, ancora 5 minuti, Star Trek, tirar mattina, le candele che odorano di candela, creare cose, Spike, i maron glacés, il profumo all'anice stellato, la marmellata di rose, accendere il fuoco...





*A me invece non MI piace*:
La televisione al mattino, I carciofi, il lunedì, la Fallaci, l'emicrania, Fabio e Fiamma, le brioches scadenti, i realisti sempre e comunque, l'aceto, quelli che'giappione, cina, è uguale...', essere presa in giro, la dieta, svegliarsi presto, i telefoni, chi parla al cinema, il limone sul salato, i criticoni, la banalizzazione, il mal di piedi, la neve quando si sporca, i reality sciò, il gelato fatto con "le polverine", guidare in montagna, l'acqua gassata, Bush, la grappa, il traffico, le trasmissioni sportive, l'insonnia, i bagni alla turca, le vespe, i giornali economici, l'odore di sigaretta la mattina, Celentano, i vigili urbani, il naso chiuso, le mezze stagioni, Fabio e Fiamma, le mode lessicali...




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** ** *°* ** **

“Quando il fato t’è contrario e mancato ti è il successo... Smetti di far castelli in aria e va a piangere sul...”

CURRENT MOON
moon phases
** ** *°* ** **


::sabato, aprile 30, 2005 ::

Dacci oggi il nostro Vauro quotidiano...



VauroGif



Avete notato il nuovo piccolo restauro in questi luoghi?
Lentamente, grazie a preziosi consigli, sto modificando cose visibili e cose meno visibili.

Dato che ieri si è lavorato da mattino fino a mezzanotte meno un quarto e che oggi pomeriggio si torna a lavorare, vogliate scusarmi se adesso fuggo!

Adios!


:: Tanachvil alle 11:34 ::pErMaLiNk::
:: Abbiamo vinto 0 Commenti: Usate questo d'ora in poi!!! ::


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::giovedì, aprile 28, 2005 ::
GRAZIE Rhadamanth!

Sì, era veramente una cosa da poco, una cosa semplice, una cosa ovvia: sono imbecille.

Vedete ora? La finestra del Fuffaggregator sta al suo posto! Cuccia Template! Sitz!

Grazie ancora!


:: Tanachvil alle 13:14 ::pErMaLiNk::
:: Abbiamo vinto 0 Commenti: Usate questo d'ora in poi!!! ::


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::mercoledì, aprile 27, 2005 ::

AIUTO!


Questo non è un post, è un SOS!
Esseoesse accatiemmellesco per giunta...

A tutti gli esperti, a tutte le persone pratiche di templates e linguaggio html, xhtml, quello che vi pare: HELP!

Il mio template è ormai all'anarchia, il che è molto bello e romantico, ma assai poco pratico.
Il mio problema maggiore si chiama Fuffaggregator.
La simpatica finestrella del Fuffa che vedete nella colonna di sinistra, non ha nessuna ragione di essere dove si trova.
Non dovrebbe esere lì, non dovrebbe POTER essere lì!
LE LEGGI DELLA FISICA NON VALGONO PIUUUUUUUUU!

Hem...Mi ricompongo.
E mi spiego anche...
Io cerco di posizionare quella finestra in qualsiasi altra parte del Blog.
Magari sotto la colonna degli archivi.
Niente.
Forse nel footer?
Niente.
Da qualsiasi parte che non sia dove sta?
NO.
Se la cancello però sparisce... Almeno quello.
Il fatto è che vorrei tenerla.

Non soltanto sceglie il posto che pare a lei che, neanche a dirlo, NON è quello che avrei preferito io, ma crea strane interferenze col resto del template.

Ad esempio...
Vedete a sinistra, dopo la frase in viola?
C'è un buco.
Un sacco di spazio che NON ho messo io e che NON c'è verso di eliminare!
Come non c'è verso di mettere un minimo sapzietto tra la gif delle Kappa e la finestra del Fuffa, o di inserire qualsiasi cosa lì...

Inmsomma, una specie di posessione diabolica...

Qualcuno mi aiuti, VI PREGO!!!
capisco he non sia un questione di vita o di morte, ma vi giuro che ci sto diventando scema...

Ecco a voi una pratica copia in txt del mio template.


Che posso promettere in cambio?
Sentita riconoscenza?
Un caffè/una birra alla prima aoccasione?
Fate voi...
Io chiedo aiuto...

Sigh!



:: Tanachvil alle 11:26 ::pErMaLiNk::
:: Abbiamo vinto 0 Commenti: Usate questo d'ora in poi!!! ::


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::martedì, aprile 26, 2005 ::
I miei 2cent sul fenomeno Blogstar


Sono parte di quella che ho sentito chiamare Blogpalla da qualche anno ormai e mi tocca constatare che, nonostante di tanto in tanto abbia avuto attimi di puro genio (e mo-des-tia soprattutto!), non ho la stoffa della blogstar!

Insomma, diciamocelo, sono mancante in molte caratteristiche fondamentali che mai e poi mai dovrebbero venir meno ad un'aspirante blogstar!
E poi, ri-diciamocelo francamente... Ma quando è nata sta mania? Cioè...Uno checciguadagna ad avere 2000 accessi al giorno? Ok...Se hai uno di quei programmi che ti fanno guadaganre un centesimo per ogni accesso posso capire, sì... Però, ok la notorietà, va bene tutto, però, in fondo in fondo chissenefrega.

A me piace il mio spazietto, ormai vecchio e sformato come quei jeans o quelle magliette con il logo del jack daniels che porti da dieci anni e ormai hanno la forma che gli hai dato: indecente, verissimo, ma molto confortevole!
Mi piacciono i commenti, mi piace leggerli e ribattere, detesto vedere un post lasciato orfano et solingo, ovviamente anche io a fine giornata guardo quanta gente è passata da queste parti, ma non ne faccio una malattia, dai!
Comunque, alcune cose mi distanziano profondamente dal galateo dell'aspirante blogstar...

- I miei link sono pochi, scritti a caratteri grandi, non sono divisi in settecento categorie, non comprendono tutti collegamenti d'ordinanza a blogstar linkate perché 'si deve', sono in ordine rigorosamente sparso, alcuni sono assolutamente e meravilgiosamente inutili...

- La mia colonna dei link è a sinistra e non a destra. (!!!) ;p

- La mia grafica è un mix di pacchiano, caotico-che-vorrebbe-essere-stiloso, darketton-casalingo e non ha nulla a che vedere con il trendissimo sfondo azzurro-loghetti-linee semplici dei blog più popolari...

- Non rileggo quasi mai i post prima di pubblicarli e quando mi accorgo di errori imperdonabili in genere sono troppo pigra per tornare a correggerli. Ma questo in genere rallegra le giornate di chi mi legge... Sigh!

- Lo so che spesso a chi legge non frega una cippa dei miei referrers, ma io AMO i miei referrrrrrerss e mi piace fare la lista ogni tanto per rendere note le cose più assurde che vi trovo.

- I miei aggironamenti sono discontinui e talvolta assolutamente illeggibili. A volte mi lancio in intense disquisizioni di politica, sociologia e cultura, altre volte lascio passare un mese senza scrivere e poi faccio un post di dieci righe su cose che hanno un raggio di interesse pari al mio uovo prossemico...

- Non sono brava affatto a corredare ogni post con un'accattivante immaginetta.

- Non so un cacchio di webcultura, webtrends e webrobavaria...

- Una volta o due Luca Sofri mi ha citato nella sua trasmissione radio, ma non ha MAI detto la mia url...(e sono candida e onesta, lo ammetto: mi è dispiaciuto assai!)

- Non commento abbastanza in giro... Oppure lo faccio, ma poi mi dimentico dove ho commentato e non torno a vedere che è successo nel frattempo.

- Non so trovare bei titoli per aggregare i miei post!

- Il mio ShinyStat credo stia meditando il suicidio... Le mie visite giornaliere fan venire il mal di mare!
20 Aprile 2005 121
21 Aprile 2005 79
22 Aprile 2005 64
23 Aprile 2005 28
24 Aprile 2005 38
25 Aprile 2005 33
26 Aprile 2005 17
Previsione per oggi 53
(Ma che cacchio vorrà poi dire la 'previsione per oggi'? Che ne sanno loro, non c'è un modo per prevederelo, non diciamo cazzate! Cos'è? C'è un Bernacca delle visite che osserva le perturbazioni nei referrers? Per piacere!)

- Parlo troppo poco di sesso (e il motivo, ahinoi, NON è la riservatezza!)
- Quando voglio esser seria faccio ridere.
- Quando voglio far ridere faccio pena...



Bene, per ora ho trovato queste splendide motivazioni... Datemi una mano a trovare le altre.

Detto questo, beh, nessuno nega che sapere di esser letti da tanti faccia piacere, ma, alla fin fine, nessuno qui ha voglia di farsi vilipendere da Blogdiscount, non avrei abbastanza autostima per sopportarlo!^______^


:: Tanachvil alle 11:44 ::pErMaLiNk::
:: Abbiamo vinto 0 Commenti: Usate questo d'ora in poi!!! ::


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::domenica, aprile 24, 2005 ::
Un sabato qualunque, un sabato italiano...


"...Citrosodina granulare, bevo per dimenticare"
Faceva così, no?
Bah, in realtà non c'entra niente.

Sabato sera molto tranquillo, di quelli in cui non hai assolutamente voglia di uscire e mischiarti all'umanità, ma solo di vedere quell'umanità che ti piace, per parlare, sbevacchiare, darsi allo svacco. Forse anche troppo.
Ultimamente sono diventata un po' letargica e me ne scuso con me stessa.

Credo che sia in buona parte colpa del lavoro.
Per tutta la settimana le giornate sembrano così corte che quando arrivo a casa è già domani.
E così dovrei fare tante cose e finisco per non fare niente.
Ho gli occhiali nuovi da prendere, cose da scrivere, amici da sentire e vedere, diete da portare avanti, stanze da riordinare, piante da curare, cose da riordinare nella mia testa... Invece finisco sempre per leggere romanzi, saggi, fumetti, blog e per andare a dormire.
Una specie di stanchezza cornica mi è piombata addosso come la calata degli Unni e la mia piazza-e-mezzo finisce per essere una tana così accogliente, specie quando piove forte, che non so dirle di no.
Sento decisamente la mancanza di un motivo forte, di una spinta vera per cambiare le cose, per andare avanti e non lasciarmi trascinare.

Ieri sera ho ripensato con una certa nostalgia a quando stavo molto male per quella specie di candid camera che è stata la mia vita sentimentale.
Lo so che è infantile e magari molto banale a dirsi, ma quanto era dolce quello stare male. Faceva male come un bruciore continuo e c'erano volte in cui non riuscivo a pensare ad altro e, prima che me ne accorgessi, c'erano lacrimoni da piccola Heidi che scendevano a mo' di diluvio universale. E poi c'era quella voglia di urlare, come i bambini, che "Non è giusto, cazzo!" e sentivo tutto quel trambusto dentro che un po', sì davvero, mi manca.

Ricordo i tempi del mio amor frustrato per la persona che, nonostante tutto, mi era vicina come pochi altri, allora.
Credo fosse davvero sincero, forte, una forma di amore masochista, una tortura autoinflitta.
All'epoca mi arrabbiavo per qualsiasi cosa con lui, gli rinfacciavo di tutto, stavo malissimo, ma l'unica cosa, il motivo di tutto era che avevo questo groppo di amore orfano e non potevo darglielo, che lui non lo voleva e mi esplodeva dentro. E faceva male. E dovevo pur prendermela con qualcuno, no? quindi con lui.
Ma nonostante tutto, nonostante il dolore e la voglia di essere qualcunque altra persona pur di non essere me, ero viva, avevo un desiderio forte, impossibile da ignorare, che mi pungolava, mi impediva di spegnere l'interruttore di tutto. Era, a posteriori, bello.


Poi c'è stata quell'altra cosa. Quella della stupida speranza, della follia totale, come se, per un attimo, davanti mi si fossero aperte centinaia di strade e per un attimo ho pensato "Può succedere".
Però no.
Quella è stata una specie di esplosione. Ero già in letargo, come sono ora, credevo adi aver esaurito le batterie.
Kaputt!
Invece era arrivata questa passione esplosiva, questa voglia di crederci anche se era così ovvio come sarebbe finita, era arrivata e mi aveva travolta...
Sì, grazie signor TIR, mi travolga che mi fa un favore.
E' stato diverso dal solito.
Perché quando hai avuto un po' di muri presi in faccia e ti sei abituata a considerare l'impatto come una costante, la possibilità che forse in quel muro ci sia una porta che si aprirà a spinta rende tutto diverso.

Credevo. Credevo con un'intensità che non lasciava spazio a nient'altro. E avevo paura, una paura della madonna, perché mi facevo le domande che credo siano normali per chi è abituato ad avere una possibilità con le perosne che corteggia (quanto mi piace queto termine, mi piace l'idea che racconta...).
Mi chiedevo cosa sarebbe successo, come sarebbe andata...E se poi non fossimo andati d'accordo? E se poi io avessi cominciato a fare la stronza come so ben fare? E se poi avessi avuto paura di legarmi? E se mi fossi innamorata troppo? E se lui si fosse stancato subito? E se? E se?
Beh, niente paura, dai, ci ha pensato il corso degli eventi a rendere inutili le mie paure.
Però, per un po', è stato bello averle.
Mi sembrava di avere di nuovo 15 anni.
Coime dice Vanna Vinci all'inizio di Lillian Browne: Sono tutta nuova come un neonato!
Dopo l'esaltazione e la paura è arrivato... Il dolore? Troppo teatrale e drammatico da dire forse. Come chiamarlo? E' arrivata una specie di perdita quotidiana di un pezzo di me stessa.
Ogni giorno, ad ogni momento, mi rendevo conto un po' di più che stava finendo prima ancora di cominciare.
Che ogni parola era come un mattoncino di lego che dovevo riportare al negozio.
E la mia astronavina non stava già più in piedi dopo la prima settimana.

Sentivo come una specie di bruciore, una sensazione fisica, su tutta la parte superiore del torace, tra l'inizio della gola e l'ultima delle costole e poi il vuoto , una specie di vuoto totaleglobbalesiderale dove doveva esserci lo stomaco. Come quando hai molta fame e ti sembra che non ci sia più nulla sotto il diaframma.
Urlavo. Quando ero da sola, in casa a Parma, urlavo forte e piangevo, anche qui, come quando sei piccolo e cadi e chiami la mamma o chi per lei e fai quei ragli tremendi che a posteriori ti fanno vergognare. Ma tanto sei un bambino e chissenefrega della vergogna, quello che conta è che adesso vuoi urlare, urli e butti fuori tutto, tutto quanto e vorresti che ti uscisse tutto il fiato, tutte le lacrime, tutto il cuore, tutto il male che senti. Che ovviamenteperò non ci pensa nemmeno.
Avevo intravisto la felicità dal finestrino del mio treno.
Solo che, porca troia, il mio treno non fermava lì.
Sono stata molto male, forse come non lo sono stata mai. Credo che sia stato perché mi ha preso alla sprovvista, sicuramente, e poi perché questa volta era... non so come spiegarlo. C'era questa strana sensazione che avrebbe potuto essere perfetto. almeno per un po' e, cazzo, a nessuno è mai dato sapere quanto, no? Ecco, per quel poco o molto sarebbe stato perfetto. Avrebbe dato un senso a tutto. Però niente, non è stato.
Intravedere la possiilità ha fatto molto male.

Nonostante tutto questo, nonostante ancora, a ripensarci, bruci molto... E' stato bello.
E' stato una fiammata feroce e l'ho amata.
Ho amato lui e ho amato amarlo. Ho amato il dolore di non potere niente, di non contare niente, di non avere niente.
Non darei via quel dolore e il suo ricordo, sono miei come poche altre cose al mondo.
Ero una cosa viva, ero una donna, ero me stessa,ero un urlo.


Adesso... Adesso non ho più cose simili, non ho più quella stretta allo stomaco, quel bruciore, quella vicinanza dolorosa.
Non so se sono più in grado di provare sensazioni così forti.
L'altro mio grande amore aveva un nome.
Si fa chimare Teatro dagli amici.
Anche lui mi ha fatto sperare e credere, fortissimamente, anche per lui ho dato tutto, ma poi non ho potuto avere nulla.
E' finita come le altre storie, come uno schema che si ripete per ogni passione.


Ho paura adesso.
Ho paura che si sia rotto qualcosa dentro.
E che tuttas la vita sarà come questo sabato sera.
Qualcuno ha sonno, si parla di ricordi e di giochi, si ride un po', un po' si sta zitti.

E poi tutti a dormire.


:: Tanachvil alle 01:11 ::pErMaLiNk::
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::venerdì, aprile 22, 2005 ::
Buondì!



Lo so che è un po' scarno come post, ma ho anche passato l'ultima mezzora a litigare con la finestra del fuffa e i colori dei link...
Ovviamente non ho risolto alcunché.
Sigh.


qualche tempo dopo...

Alla fine è la terza volta che ritorno su questo post.
Perché oggi in ufficio, a parte svelare all'universo che si possono tracciare in rete le raccomandate (grazie Ebay, che ogni giorno mi insegni la pazienza, la speranza e LA VOGLIA DI UCCIDERE)non c'è davvero nulla da fare.
Nulla che pretenda un'attenzione reale insomma. Basta che sia qui e risponda a quel telefono quando squilla.

Sto leggermente accusando il colpo: adesso quando suona il telefono, a casa, o quando lo scocciofono cellulare si mette a trillare, rispondo con un segretariesco "Fondazioneeee...".
Faccio lo zero prima di fare i numeri anche quando la sera ordino la pizza.
Gosh Batman...

Ieri sera ho avuto un piacevole tuffo nei ricordi insieme a Mr Jack la Scimmia, ci siamo trovati per lavorare e intanto abbiamo gettato un nostalgico sguardo ai nostri primi post.
Boia...
Scrivo vaccate qui dentro da più di quattro anni.
E ancora non mi sono stufata?
E ancora non si è stufato il mondo?
E soprattutto... Che ENORME database di vaccate ho nel cervello???

Ieri sera, parlando appunto con la Scimmia, ci si è posti la domanda di quanto sia poi personale un blog, di quanto teniamo per noi dietro alla nostra identità più o meno segreta e di quanto invece emerga dalle parole.
Ultimamente, nel mio caso, emerge poco.
Ho sempre raccontato le cose attraverso un filtro, come in codice: se sapevi di cosa stavo parlando potevi capire, altrimenti si capiva che stavo alludendo a qualcosa o qualcuno, ma niente di più.
Freddo? Probabile.
Mi rendo conto di aver sempre avuto un po' paura di rivelare troppo.
Ma non agli sconosciuti che potrebbero leggermi.
Ovviamente no.
Alla gente che conosco. Naturale.
Non mi piaceva vedere le loro reazioni.
Forse anche per questo motivo ho virato spesso argomentazione, ho sorvolato ampiamente gli accadimenti personali e mi sono tuffata a mo' di avvoltoio sulle vicende globbbali totali degli ultimi mesi.

Mi viene però da chiedermi cosa sia meglio.
Per me intendo.
Mi piace scrivere così?
Se togliessi quel freno mi divertirei di più?
Probabilissimo.
Posso farlo.
Oddio...
Potere si può tutto, Signora mia... E' quel che viene dopo, lei m'insegna, che viene definito, con termine tecnico... Cazzi amari.
Orzo Bimbo...
Bim
Bum
Bam


Vabbeh, ma alla fine...

Chissene, no?

Ci suono link nuovi, ci sono link sistemati, ci sono cose rimaste uguali.

Aguzza la vista.

Cosa apparirà?


:: Tanachvil alle 11:17 ::pErMaLiNk::
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::giovedì, aprile 21, 2005 ::
La prima del Manifesto.
Che coi titoli sono sempre i migliori!



Ratzinger fa il miracolo!
Il 20 Aprile Nocturne fa 121 accessi!
Gaudium magnum!
(e se latino è zbagliato, profate pure a corrigermi...)


:: Tanachvil alle 00:11 ::pErMaLiNk::
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::martedì, aprile 19, 2005 ::
Habemus... E Mo' ce lo tenemus!

Ok, avevo detto che non ci credevo invece...

Giu' dal ciel, piomberà Ratzinger!


Come si chiamano i fotografi del Vaticano?
I PapaRatzinger...

Ok...Brrr...


Thanks to Dom per l'immagine!


:: Tanachvil alle 19:16 ::pErMaLiNk::
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Non so per quale motivo questa mattina mi sia svegliata con questi versi in testa.
Non è tra le più famose poesie di Pascoli. Per me è la più bella.
L'ho amata fin da piccola e ci sono certi versi che riescono a far germogliare brividi e lacrime in qualsiasi momento...

Forse è per colpa, o magari merito, di questa poesia che L'Alexander cinematografico non mi ha avuta. Io il mio film ce l'avevo qui, tra queste righe.




ALEXANDROS


I
- Giungemmo: è il Fine. O sacro Araldo, squilla!
Non altra terra se non là, nell'aria,
quella che in mezzo del brocchier vi brilla,

o Pezetèri: errante e solitaria
terra, inaccessa. Dall'ultima sponda
vedete là, mistofori di Caria,

l'ultimo fiume Oceano senz'onda.
O venuti dall'Haemo e dal Carmelo,
ecco, la terra sfuma e si profonda

dentro la notte fulgida del cielo.


II

Fiumane che passai! voi la foresta
immota nella chiara acqua portate,
portate il cupo mormorìo, che resta.

Montagne che varcai! dopo varcate,
sì grande spazio di su voi non pare,
che maggior prima non lo invidïate.


Azzurri, come il cielo, come il mare,
o monti! o fiumi! era miglior pensiero
ristare, non guardare oltre, sognare:


Il sogno è l'infinita ombra del Vero.



III

Oh! più felice, quanto più cammino
m'era d'innanzi; quanto più cimenti,
quanto più dubbi, quanto più destino!


Ad Isso, quando divampava ai vènti
notturno il campo, con le mille schiere,
e i carri oscuri e gl'infiniti armenti.

A Pella! quando nelle lunghe sere
inseguivamo, o mio Capo di toro,
il sole; il sole che tra selve nere,

sempre più lungi, ardea come un tesoro.


IV

Figlio d'Amynta! io non sapea di meta
allor che mossi. Un nomo di tra le are
intonava Timotheo, l'auleta:

soffio possente d'un fatale andare,
oltre la morte; e m'è nel cuor, presente
come in conchiglia murmure di mare.

O squillo acuto, o spirito possente,
che passi in alto e gridi, che ti segua!
ma questo è il Fine, è l'Oceano, il Niente...


e il canto passa ed oltre noi dilegua. -

V


E così, piange, poi che giunse anelo:
piange dall'occhio nero come morte;
piange dall'occhio azzurro come cielo.

Ché si fa sempre (tale è la sua sorte)
nell'occhio nero lo sperar, più vano;
nell'occhio azzurro il desiar, più forte.

Egli ode belve fremere lontano,
egli ode forze incognite, incessanti,
passargli a fronte nell'immenso piano,

come trotto di mandre d'elefanti.


VI

In tanto nell'Epiro aspra e montana
filano le sue vergini sorelle
pel dolce Assente la milesia lana.

A tarda notte, tra le industri ancelle,
torcono il fuso con le ceree dita;
e il vento passa e passano le stelle.

Olympiàs in un sogno smarrita
ascolta il lungo favellìo d'un fonte,
ascolta nella cava ombra infinita

le grandi quercie bisbigliar sul monte.



(Giovanni Pascoli)


:: Tanachvil alle 15:21 ::pErMaLiNk::
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Fumata nera

No, non si sono ancora decisi i porporati, ancora non habemus.
Devo dire che la questione dell'eligendo mi sta moderatamente appassionando...
Non credo sarà il cardinale col nome da robbbottone di Go Nagai ad ereditare il soglio pontificio, ad ogni modo osservo con curiosità.
Ieri sera, in preda a crampi alla stomaco di natura sconosciuta, ho persino guardato Vespa.
Quell'uomo (?) è scandaloso, non c'è che dire.
Riesce ad essere più ossequioso dei preti stessi, più integralista e puritano di un vescovo, più benpensante e ottuso di Socci!!!

Meno curiosità, ma più preoccupazione, mi suscita la situazione parlamentare.
Salve! Abbiamo un bella crisi di governo!
Oh, davvero?
Già...

Come ha detto Fede al Tg4 di ieri: fumata nera a S.Pietro, fumata bianca a Palazzo Chigi.
Nel senso che no - giubilo! - Berlusca non si dimette!

Viene mandato a parlare alle camere entro la settimana.
Sali dal colle, scendi dal colle, risali sul colle, riscendi dal colle...
Un po' di moto non fa male a nessuno.


:: Tanachvil alle 13:08 ::pErMaLiNk::
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::venerdì, aprile 15, 2005 ::
BolognaBlogga

Blogger bolognesi!
(dove il singolare è voluto: sono ancora di quelle persone che non mettono al plurale le parole straniere in una frase italiana...)

Nasce oggi un esperimento che spero porterà alla costruzione di una rete di 'gente scrivente' ben folta e semiorganizzata.
Si tratta di Bolognablogga, una specie di ring che comprenda i link a tutti quei blogger bolognesi che vorranno aderire.

Leggendo in giro per la blogsfera, mi sono accorta che un sacco di gente scrive da Bologna...
E' buffo: siamo in una città piccola, se non per dimensioni per attitudine, e fa ancora un certo effetto non sapere chi è una persona che abbia più o meno la tua età e che magari ha anche un bel po' di posti,interessi, cose in comune con te.

E' con lo spirito della piccola città che nasce questo progetto.
Colleghiamoci, leggiamoci, scriviamoci!

Quello che dovete fare per aderire, se volete, è molto semplice.

Prendete la gif che vedete qui a sinistra, in mezzo ai link, e appiccicatela dove volete nel vostro blog.
Linkate la gif a BolognaBlogga e mandatemi una mail per farmi sapere che vi siete aggiunti al gruppo.

Aggiungerò il vostro link a quelli di BolognaBlogga e il gioco è fatto.

Lo scopo?
Ancora non so, lo vedremo insieme!

Trovate istruzioni più dettagliate qui.

Avanti gente!


:: Tanachvil alle 20:07 ::pErMaLiNk::
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::giovedì, aprile 14, 2005 ::
Ho trovato un giochino che mi attira assai...
Leggo, in questo post di Trentamalboro a sua volta citante Macchianera in che cosa consiste...

Si tratta semplicemente di qualcosa che, dai, ammettiamolo, abbiamo fatto tutti almeno una volta: chiacchierando e cazzeggiando, nominato quelle canzoni che ci vergognamo di brutto, ma ci piacciono!
Non c'è niente da fare, possono essere pure i peggio abomini, ma appena sentiamo quelle note viene voglia di canticchiarle...e se sei in pubblico diventa imbarazzante!

Così ecco qui la 'sfida': fate outing e elencate le 30 (ma francamente a me ne vengono in mente meno...ho poco senso del pudore!) canzoni che vi vergognate di amare!

Non importa farne una classifica, nè che siano per forza 30 (ma ne voglio ALMENO dieci), non importa che mi diate un motivo...

Fatelo e basta, scaricatevi di questo peso!
En garde!!!


- Maledetta primavera (Loretta Goggi)
- Quello che le donne non dicono (Fiorella Mannoia)
- Gente come noi (Spagna)
- It's raining man (Geri Hallywell)
- Livin'la vida loca (Ricky Martin)
- Pescatore Pierangelo Bertoli)
- Hoy (Gloria Estefan)
- Something beautiful (Robbie williams)
- Puttane e Spose (Jovanotti-Carboni)
- Il GeGheGe (Rita Pavone)
- In the Shadow (The Rasmus)
- Areoplano (Caterina)
- Come saprei (Giorgia)
- Always (Bon Jovi)
- Everybody -Backstreet's back- (Backstreet boys)
- Cixiri (Le Balentes!)


Non sono affatto 30,ma SO che me ne verranno in mente altre!
Adesso a voi!

Primo aggiornamento!
Velvet partecipa :qui
...E mi ha fatto venire in mente alcune imperdonabili dimenticanze puntualmente aggiunte!


:: Tanachvil alle 09:21 ::pErMaLiNk::
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Da City di oggi:

"Nei locali nuovi avvisi: vietato uscire anche per salutarsi"

Sono i nuovi cartelli che informano gli avventori delle conseguenze di una loro eventuale sortita dai locali.

Il Celtic Druid di via Caduti di Cefalonia, ad esempio, ha scritto e appeso questo cartello:
"Non è consentito uscire dal locale con bevande alcoliche di qualunque gradazione, neanche per il tempo di una sigaretta o di una telefonata. Scusandoci per il disagio chiediamo la vostra collaborazione e lasciamo a voi ogni commento."




Da una Bologna sempre più ai confini della realtà.


:: Tanachvil alle 07:09 ::pErMaLiNk::
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::martedì, aprile 12, 2005 ::
Oggi è un po' meno lunedì di ieri.

Anche se il fatto che mi si prospetti,a fine mese, un bel tranquillo week end di lavoro, mi fa veramente venir voglia di vomitare. Ebbene sì, talvolta si lavora pure venerdì sera, sabato pomeriggio e domenica sera, alla Fondazione...che chiulooooo.
Sigh...

Sonnosonnosonnnosonnosonnnosonnosonnnosonnosonnno....




Stamattina, mentre nel mio dungeon pieno di libri riempivo pacchi per le biblioteche del circondario (porcatroia, il circondario da queste parti arriva fino a Ravenna...)
Luca Sofri ha citato questa notizia tratta dll'Economist...

Breve riassunto per chi non mastica di inglese:
In Alaska è stata resa nuovamente legale una pratica in voga nelgi anni '50, ovvero quella di sparare ai lupi dagli elicotteri.

Si sa, il lupo mi è predatore e in Alaska trova anche prede belle grosse.
Solo che alci e caribou fanno gola ad un altro predatore molto più stronzo del lupo, uno che può permettersi di montare sul suo elicottero e inseguire un lupo fino a che il povero animale non ce la fa più a correre. A quel punto i 'cacciatori' scendono e lo finiscono mentre è stremato. Oppure gli sparano direttamente dall'elicottero, in modo che non possa difendersi.

Sembrano le storie dei cacciatori della frontiera americana nell'ottocento, quelli che sparavano ai bisonti dai treni in corsa.
E poi c'erano gli indiani che giustamente assaltavano e scalpavano i cacciatori.
Che è un po' il minimo che si meritassero.

Insomma, i 'cacciatori' Alaskani... Alaskici... come cacchio si dirà, hanno ottenuto il permesso di esercitare questo massacro vigliacco, per difendere le loro prede, che nessun altro predatore deve poter toccare... Che se no non è più facile come prima,eh!

Stessa sorte toccherà anche agli orsi, anche se in Alaska pare stiano scomparendo a vista d'occhio e siano ormai da tempo a rischio estinzione alcune specie.

Eccoci qua, la vigliaccheria e la barbarie servite su un piatto d' argento!

Giustamente conclude l'Economist
In Alaska, le macchine uccidono circa 600 alci ogni anno. Che sia tempo di cominciare a dar la caccia a qualche Ford?

PS: Perché sia chiaro, se fin qui non lo era, quello che auguro a questi bastardi è che una famiglila di lupi, di orsi o anche di alci o caribou, li trovi soli mentre stanno pisciando a chiappe nude contro un albero.
E banchetti con loro.


:: Tanachvil alle 13:07 ::pErMaLiNk::
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::lunedì, aprile 11, 2005 ::
Tempo fa ero molto innamorata di una persona.
Le cose non sono andate come avrei voluto andassero (ma dai? una novità sensazionale!) e la cosa per me si risolse in struggimenti e un po' di rospi da mandare giù.
Niente di cui ormai non si sia fatta abitudine, però è sempre fastidioso.
A quel punto l'unica cosa che ti salva è l'ironia.
All'epoca ricordo di aver trascritto questa poèsia(e mi raccomando l'accento!) di Stefano Benni e di essermela tenuta per un po' attaccata al parasole della macchina.
Così, quando guidavo verso luoghi dove avrei incontrato quellla data persona, avrei potuto ricordare il senso profondo e romantico di queste parole...

Oggi mi è ricapitato in mano quel foglio e così ho deciso che ogni tanto bisogna ricordare certe cose, ergo:

Io ti amo
e se non ti basta
ruberò le stelle al cielo
per farne ghirlanda
e il cielo vuoto
non si lamenterà di ciò che ha perso
che la tua bellezza sola
riempira l'universo

Io ti amo
e se non ti basta
vuoterò il mare
e tutte le perle verrò a portare
davanti a te
e il mare non piangerà
di questo sgarbo
che onde a mille, e sirene
non hanno l'incanto
di un tuo solo sguardo

Io ti amo
e se non ti basta
solleverò i vulcani
e il loro fuoco metterò
nelle tue mani, e sara ghiaccio
per il bruciare delle mie passioni

Io ti amo
e se non ti basta
anche le nuvole catturerò
e te le porterò domate
e su te piover dovranno
quando d'estate
per il caldo non dormi
E se non ti basta
perché il tempo si fermi
fermerò i pianeti in volo
e se non ti basta
vaffanculo


:: Tanachvil alle 17:44 ::pErMaLiNk::
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E' lunedì e piove.
Serve dire altro?
Com'era la poesia di Moretti?
Piove. E' mercoledì. Sono a Cesena.
Porcaboia... Credo sia uno degli inizi di poesie più deprimenti della storia!
E per chi se lo stesse chiedendo: no, Moretti NON è Nanni.

Parafrasando, quindi, Piove. E' lunedì. Sono in ufficio.
Stavo pensando a quanto sarebbe piacevole fare un lavoro interessante.
Adesso che mi ritrovo qui tutti i giorni a rispondere ad un telefono o a fare scatoloni di libri per biblioteche, mi rendo conto che da un certo momento ho cominciato ad invidiare anche chi fa lavori che finora non avrei mai apprezzato. L'ufficio stampa ad esempio. Almeno fai qualcosa in cui la tua intelligenza ha una qualche utilità e no ti sembra di essere Homer che pigia i tasti della centrale nucleare di Springfield.
Ma questo è quel che ho e non ho potuto trovare di meglio... quindi inutile lamentarsi.
Evidentemente non valgo nulla di più che l'essere trattata un po' come la segretaria scema della situazione.
E a culo tutti i bei progetti e i bei sogni.


Bologna oggi è tanto grigia da influire non poco sul morale.

Da questo fine settimana è scattata la famosa ordinanza Mura, di cui tanto avevo già parlato qui.
Inutile dire che è grottesco come questo sindaco, che tutti abbiamo sostenuto e appoggiato, per il desiderio di liberarci di Guazzaloca e vedere Bologna tornare a sinistra, si stia rivalendo una gran testa di cazzo.
La nuova ordinanza antidegrado è solo la punta di un iceberg di inadeguatezza che fa crescere uno scontento non solo a livello di inutili blogger lunatici.

Il mio lunedì prosegue nel fastidio.
Dopo una mattinata sgradevole a fare pacchi nel sotterraneo e a caricarmi casse pesantissime sulla testa per riuscire a tirarle giù da scaffali un po' troppo alti, ho decretato i due minuti di pausa per prendermi un the alla macchinetta. Non ho nemmeno fatto in tempo a avvicinarlo alle labbra che l'avevo già rovesciato. Ovviamente era bollente.
Ovviamente me lo sono tirato sulle tette.
Ovviamente sono riuscita a fare in modo che mi infradiciasse compeltamente e , al tempo stesso, facesse un lagho di considerevoli dimensioni sul pavimento.
Ho bestemmiato, ho asciugato, mi sono tolta la maglia e l'ho fatta asciugare mentre continuavo a lavorare in magazzino, tanto non passa mai nessuno.
Alla fine ho dovuto comunuqe cambiarmi, che facevo un odore dolciastro e disgustoso di the iperzuccherato e lana bagnata...
Poi per fortuna ho almeno avuto il tempo di pranzare, al volo, con Ema in partenza per Modena e poi Milano.

E' proprio lunedì, il tempo fa schifo e io ho voglia di dormire per una setimana.


:: Tanachvil alle 15:20 ::pErMaLiNk::
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::martedì, aprile 05, 2005 ::
...Quel lungo post sul Papa

Ho lasciato alcuni giorni di silenzio.
Un po' avevo poco o niente da scirvere, un po' volevo evitare di scrivere di quello di cui tutto il mondo stava parlando.

Un po' per evitare di accodarmi al carrozzone del Reality Death, un po' perché se già non ne potevo più di sentirne, figuriamoci quanta volgia avevo di parlarne.

Adesso che quel che doveva succedere è successo,a desso che è passato qualche giorno, vorrei fermarmi a fare qualche considerazione sulla morte del Papa.


Non sono cristiana e non mi riconosco quindi in quel gruppo di persone che piangono la dipartita del loro capo spirituale.
Sono però rimasta ugualmente molto colpita, come tutti, dall'impatto enorme che ha avuto il succedersi di eventi degli ultimi giorni.

O meglio, il succedersi di non-eventi.

Un solo fatto: Karol Woytila è morto.
Un fatto nemmeno minimamente inaspettato, come ovvio. Erano mesi che le condizioni di salute del Pontefice non lasciavano speranza alcuna.

Attorno a questo fatto la stampa e , in particolare, la televisione, si è trovata a dover imbastire il proprio circo.

Fin dalla sera di giovedì, quando il tracollo è iniziato, la stampa telvisiva ha cominciato a fare vedere bene di che stoffa era fatta: qui la notizia, per i primi venti-trenta minuti, c'era:
Il Papa si è molto aggravato. Nesssuno ancora lo dichiara ufficialmente, ma morirà presto.

Ma da giovedì inizia l'agonia ufficiale di Woytila e della stampa italiana, che dopo una notte di semidiretta con Piazza S. Pietro non sa più bene cosa fare.

Come muoversi?
Cominciare a trasmettere e pubblicare coccodrilli e speciali commemorativi oppure attendere l'effettiva morte?

Nel primo caso si dilapida, piano piano e non si sa per quanto, quello che in qualche anno si è preparato con cura per l'evento,(credo di non dirvi nulla di nuovo, ovviamente i coccodrilli del Papa erano pronti e praticamente impaginati da anni)col rischio di arrivare al momento del decesso e non avere più nulla da trasmettere.
Nel secondo caso si rischia di prendere il 'buco' dai concorrenti, continuando con una programmazione normale mentre gli altri pompano a mille sull'agonia e sulla compassione.

Bel dilemma.

Alla fine, perfettamente consci del problema, la maggior parte dei media ha optato per un compromesso: parleremo e trasmetteremo e commenteremo solo-e-unicamente della situazione in Vaticano, ma non sprecheremo troppo di quello che abbiamo preparato.

Ovvero: decine e decine di ore di INSULSA e VERGOGNOSA diretta dalla piazza, dalle chiese e dalle case, senza nulla da dire, se non le stesse frasi di circostanza che, a lungo andare, hanno cominciato a urtare persino chi, in un primo momento, le aveva sentite come sue.
Un carrozzone mediatico immenso ha aperto i battenti, senza nulla da dire e con, come sfondo, un uomo che sta morendo e che meriterebbe forse un po' di dignità e rispetto in più.


In tutto quel tempo (non molto a dire il vero, un paio di gg) la cosa che finisce per commuovermi e me ne stupisco, è la conferenza stampa di Navaro Valls.

Non so per quale ragione, ma vedere quest'uomo che perde il controllo delle lacrime parlando delle condizioni di salute ormai disperate del Papa, quest'uomo che sta evidentemente mentendo, o comunque ponendo le cose in una luce irreale, quando dice che il Papa è lucido e sereno... Quest'uomo che forse è la cosa più vicina ad un amico che Karol Woytila avesse dice che Karol Woytila è lucido e sereno. Non contesto la serenità. A quella credo senza problemi.
Ad ogni modo, conta poco.

Tempo dopo arriva il comunicato del Vaticano che annuncia: il Papa ha l'elettroencefalogramma piatto.
La notizia viene confermata.
Ore dopo verrà dichiarato che il Papa ha parlato.
E la notizia viene presa come se niente fosse.
Per favore...

A quest'uomo morente non è mancata la dignità.
A molta stampa italiana (non tutta) sì.

Ad ogni modo il carrozzone si ferma per un attimo soltanto quando sabato sera Giovanni Paolo secondo finalmente muore.
E dico finalmente. Per lui.

Non trovo che questo Papa sia stato un santo, nè ho particolare simpatia per il ruolo che ha ricoperto, ho trovato aberranti molte sue posizioni e ho letto con piacere la critica del vaticanista Hans Kung, trovandola lucida e opportuna.
Ma un uomo che soffre come stava soffrendo questo, soprattuto se entra nella spirale dell'agonia, dell'allettamento forzato e di tutte le cose che chiunque ha assitito un malato nei suoi ultimi giorni conosce bene, non può che accogliere la morte e smettere finalmente di soffrire. Una lunga agonia non si augura a nessuno.


Ora è il momento del lutto e dei funerali.
Non vedo, intorno a me, nessun segno reale di tutto questo. Se non ci fossero televisione e radio (anche i giornali , ma si sono per fortuna mantenuti molto più sobri. Tranne il Carlino, è ovvio...) a ricordare che stiamo vivendo i giorni di lutto per il Papa, non noterei alcuna differenza.
La morte di un Pontefice è un evento storico. Mette in moto una catena di altri eventi storici, che culminerà con l'elezione del nuovo Papa.

Tutti coloro che vivono questi momenti con cordoglio e coinvolgimento hanno il mio massimo rispetto e la mia comprensione.
Il mondo, da parte mia ha perso una figura senz'altro eccezionale, non sono però sicura che sia stata una figura che si possa definire positiva.

Forse il problema è che si trattava di un Papa e un Papa non può fare altro che andare contro determinati modi di vedere che invece io ritengo civili e che faccio miei.
Un Papa, proprio perché è il Papa, va contro i miei principi morali e civili. Ma non ci posso fare nulla.

Capisco come Woytila sia stata una figura eccezionalmente carismatica e potente, un uomo che ha saputo usare i media come nessun religioso prima di lui.
Ma questo e le cose positive che può aver fatto, non bastano a renderlo 'Magno' per chi è al di fuori della Chiesa e anche per chi nè è all'interno. Servirebbe , credo, un'altra cosa che, sull'onda dell'entusiasmo, si sta dimenticando.

TEMPO

Non si può giudicare la vita e l'operato di un uomo quando il suo corpo è ancora caldo.
Il tempo è un giudice molto lento, ma anche estremamente più lucido dell'emozione.

Intorno a me non vedo veri segni di lutto, vedo solo televisione e radio che cercano di raccontarci un lutto ufficiale con sms e dediche sotto ai video musicali, interventi in diretta, canzoni vaticanamente corrette e melensaggini da Maria De Filippi.
Vedo un lutto imposto e prefabbricato che non sta facendo il suo lavoro.
Vedo un'insofferenza che ha colpito anche i cattolici.
Vedo un pastiche mediatico/politico/religioso che non riesco ancora bene a comprendere o a sbrogliare e che credo sarebbe interessante studiare per bene.

Ogni altra questione è passata in secondo piano.
Le elezioni regionali.
La politica estera.
Il Kirghizistan.
Quella vecchia storia di Nicola Calipari e Giuliana Sgrena di cui nessuno parla più...

E con il suo primo miracolo, Karol Woytila, fece dissolver le notizie dal mondo.

Mi dispiace Karol, ma dovrai provare con qualcosa di meno facile e di meno già visto in Italia.
Comunque sia, buon viaggio e saluti al tuo Principale.


:: Tanachvil alle 17:25 ::pErMaLiNk::
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'^°-.,_,.-°^'^°-.,_ :: :: Double, double, toil and trouble, fire burn and cauldron bubble...:: :: _,.-°^'^°-.,_,.-°^'


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