" Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui
solo gli ottusi sono presi sul serio
e io vivo nel terrore di non essere frainteso." (Oscar Wilde)

"Le c0se n0n SeRve chE SiaNo aCcaDutE pEr eSsere vEre.
I RaCconti e i SognI son0 le vErità omBrA che durEraNno
quanDo i seMplIci fAtTi sAraNno p0lVere e cEneri, e DimentIcati."
(Sogno, in Terre del Sogno)

*A me MI piace*:
*A me invece non MI piace*:
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::sabato, dicembre 31, 2005 ::
Bene bene... L'ultimo giorno dell'anno sorge all'orizzonte e io volgio dedicarmi a due consuetudini di questo blog. La prima è festeggiarne il....Quarto? compleanno, che in realtà cadrebbe i primi giorni e non gli ultimi dell'anno, ma mi piace farlo così! Insomma, il 30-12-2001 nasceva la prima incarnazione, Notturno Felsineo e il 1 gennaio 2002 spiattellavo il primo post, immettendomi nel traffico blogghesco e iniziando una lunga e duratura tradizione di cazzate a ruota libera...
Seconda cosa: sto rimettendo a posto il sito delle Storie di Felsina. Ripulisco il codice, aggiungo collegamneti, pagine, immagini... Andate a darci un'occhiata, dai!
L'altra cosa da fare, oggi che finisce quest'anno 2005 di merda, è una lista finale dei referres, sempre loro, benedetto Google!
Si comincia con :
Gli evergreeen:
cerco amici della kundalini a bologna - Come disse l' Arlecchino... Vabbeh, questa la capiamo in tre. "latte di cazzo" - Resiste sempre in testa ai miei referrers! La storica ricerca del latte di cazzo!
analnatrak ut vas bethod dokiel dienvei - anche questo un grande classico, Guarrrda nelgi occhi del Drrrago e dispeeera!!
double, double toil and trouble harry potter - Aaaahhh... che due maroni! dovrò postare il testo così almeno faccio contento qualcuno... Ma dai, è poi uguale alle streghe del Mac...
disegni torte nuziali - E te dai! Cosa davolo farà arrivare qui questa gente?
E ora le new entry!
come fare sedute spiritiche divertenti - ... E perché non "come organizzare funerali sciogliendo la cellulite?"
i pubblicità più bastarda che ci sia comica o tutto sexe - Eh? mamma di daniel radcliffe - non sono io! nomi che significano grazia - Graziella e Grazialcaz... numero di telefono di daniel radcliffe - Siiiii, certo, come no, lo trovi su google... parrucchiera+legata+imbavagliata - Ma perché proprio la parrucchiera??? scrivere a padre amorth - Per vedere se il numero di Daniel Radcliffe te lo da lui? voyeurismo nei parchi - Un po' come il Bird Watching...
Dopodiché... Vado a preparare la mia tavola elfica per stasera e a faer le ultime spese. Buon anno gente e tanti saluti!
:: Tanachvil alle 08:52
::pErMaLiNk::
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::mercoledì, dicembre 28, 2005 ::
La capitale della Danimarca è Amleto. L'animale nazionale del Canada è l'acero. Mia sorella è un genio.
:: Tanachvil alle 17:42
::pErMaLiNk::
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::sabato, dicembre 17, 2005 ::
Connessione che va a tiramenti, mal di testa incipiente e rush per i regali natalizi... A parte questo, le cose proseguono con ritmo saltellante. Ieri sera concertone del Coro Athena, con tanto di orchestra, un freddo polare nella chiesa e qualche stecca... Stasera si replica al Museo Archelogico alle 19.00, senza orchestra, ahinoi! Vado a farmi una bagno e a prendere un altro optalidon... poi via!
:: Tanachvil alle 15:15
::pErMaLiNk::
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::martedì, dicembre 13, 2005 ::
Mondocacca... Insomma, da ogni dove mi arrivano sollecitazioni regalizie, ma quest'anno non ho un soldo. Sigh. Regali di natale comprati al risparmio, ahinoi e cinghia tirata su tutto il resto, perché nonostante il mio curriculum abbia ormai fatto il giro di Bologna, nonostante sia stata in una ventina di ditte, innumerevoli negozi, centri commerciali e aziende varie... Nonostante abbia risposto ad annunci, messo annunci, girato come una trottola... Non ho trovato lavoro.
E vaffanculo. Non mi hanno mai nemmeno chiamata per un colloquio. Prendono il mio curriculum, nemmeno lo guardano e mi dicono "Arrivederci..." Che fine ha fatto il vecchio caro "Le faremo sapere?"
Così permango nella disoccupazione. Gioia. Sticazzi.
Ah, non mi funziona più la mail solita. Se avete bisogno scrivetemi a scarlet(punto)ouroboros(at)gmail(punto)com
:: Tanachvil alle 13:40
::pErMaLiNk::
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::venerdì, dicembre 02, 2005 ::
Non sono sparita, è che sono stata ingurgitata dalla lettura di una serie di allucinanti fanfiction su HP davvero... Davvero... Davvero...  Vabbeh, lasciamo perdere che è meglio.
Oggi, veloce veloce, sono passata in piazza e ho visto l'albero... Niente da dire... E' veramente un cesso!
 Se c'è una cosa che ho sempre adorato del natale a Bologna è la comparsa del gigantesco albero di natale in piazza Nettuno... E' sempre stato magico vedere quel grande abete che compariva tutto ad un tratto in mezzo alla città, sentire il profumo forte degli aghi e della resina... Una volta aveva grandi palline colorate, dorate, rosse, piene di fiocchi e cose luccicanti, le luci erano messe tutte intorno, come un vero albero di natale, come uno di quelli che si fanno in casa, ma enorme! E prima che fosse decorato era ancora più bello.
Adesso... Adesso fa tristezza. Ridatemi il mio albero splendido e fate di nuovo felice una piccola bambina pagana!
:: Tanachvil alle 23:19
::pErMaLiNk::
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::sabato, novembre 26, 2005 ::
Avada Kedavra!
Ebbene sì, continuo a stupirvi con la mia sterminata cultura! Lo so, lo so, tutto questo parlare di sconosciuti romanzieri ucraini del '700 e oscuri film Cingalesi contemporanei vi starà confondendo non poco. Tanto mi preoccupo di questo che stasera, per non risultare troppo snob e ricercata sono andata a vedere Harry Potter e il Calice di Fuoco. ^__^

Insomma, diciamocelo, lo aspettavo con un'ansia spasmodica, mi sono riletta il romanzo un mesetto fa (sì, la rilettura è un mio vizio!) per averlo ben fresco al momento dell'uscita del film. Mi sono vista e rivista il trailer, che prometteva davvero bene... Il film... come recensirlo in una frase?
Tutto sommato non è poi tremendo.
Potrei, credo chiudere anche qui. Avete già capito che il giudizio non è propriamente positivo, il che è davvero un peccato. Il romanzo da cui è tratto è decisamente il libro di passaggio nella saga del maghetto occhialuto. Qui succede l'evento che cambia tutta la storia, qui finalmente Harry comincia a crescere davvero e qui fanno il salto anche i lettori che sono cresciuti con il ritmo annuale dei romanzi. Effettivamente c'è un certo stacco nella quantità di pagine rispetto a Il Prigioniero di Azkaban. Mai come l'Ordine delle Fenice, certo, però... Insomma, alla fine secondo me "The Goblet of fire" è uno dei migliori che la Rowling abbia scritto fino ad ora(il milgiore in assoluto resta per ora il terzo). Il racconto, nel libro, ha ritmo, svolte inaspettate, misteri da sciogliere, oltre a tutte quelle piccole cose pacchiane e deliziose che hanno reso Harry Potter quello che è... I gufi, le magie, i cibi succulenti, le lezioni stravaganti...
Ecco, questo i vari registi dei film sembrano capirlo sempre meno. Harry Potter non è un fantasy eroico. A nessuno frega un cacchio o quasi di vedere scontri con draghi e spettacolari battaglie, prove avventurose o continui sconvolgimenti di scena. No. Ai fan di Harry Potter, io credo, piace l'atmosfera. Ai ragazzini piace leggere e vedere le lezioni, la vita ad Hogwarts, le carognate di Malfoy, le bassezze di Rita Skeeter, la stupidità dei Dursley, le buffonate di babbo Weasley, le emraviglie del mondo dei Maghi confrontate con quello ridicolizzato dei Babbani. E piace vedere che tutto questo, alla fine, porta a disegnare una storia, un mistero, un'avventura, che nelle ultime pagine del libro si dipana finalmente svelando i segreti che costituiranno la trama d'inizio per il romanzo successivo. E' tutto qui il segreto, secondo il mio modesto parere.
Questo film invece manca, su tutti i fronti, prioprio di queste cose. Non ha ritmo o ne ha troppo, ma fiacco. Le scene scorrono via velocissime, con inquadrature che indulgono per decine di secondi su particolari in fondo poco rilevanti e poi scappano via di gran carriera su altre cose, magari più interessati, perchè non c'è tempo. I personaggi hanno erpso spessore e francamente nessuno salta fuori nemmeno un po', è come fossero marionette vuote. Come nel precedente film, si vede che devono comprimere in qualche ora di film (157 minuti) un romanzo in cui succede di tutto. Lo riconosco: non è facile per niente, ma credo che si potesse fare molto melgio di così.
Chi non ha letto i romanzi si sente disorientato, i nomi vengono detti di fretta, senza che si capisca che ci stanno a fare e poi improvvisamente vengono ritirati fuori in punti cruciali, provocando la calssica reazione del "Eh? E chi sarebbe?" nello spettatore non pre-informato dei fatti. E' un film a cui manca il senso dell'avventura proprio perchè è stato eliminato tutto quello che c'era di quotidiano nella storia di Harry Potter. E la mancanza di questo contrasto si fa sentire.
Ecco. E' una gran bella serie di diapositive d'illustrazione al romanzo.
Non è lusinghiero... Peccato, perchè con questo cast(sempre fantastico, tranne forse per Malocchio Moody), quei mezzi, questi effetti spettacolari, poteva venire fuori un filmone davvero. Ma è venuta a mancare la regia, con scelte proprio poco di effetto nell'inquadrare, nel modo di far pronunciare le frasi e recitare le scene. Anche la fotografia ha dei momenti di buco colossali e lo sceneggiatore deve essere andato in clinica dopo questo film, a riprendersi dai tagli...
Una menzione a parte merita il doppiaggio. In genere buono, questa volta pessimo. A Voi Sapete Chi hanno lasciato la voce che in genere doppia l'attore che lo interpreta. Peccato, perché in questo caso sembra doppiato da Bugs Bunny. E non è il solo... Viktor Krum sembra una ragazzina dodicenne che cerchi di imitare "Viktor, l'eminatore" di Nikita. Spero francamente che siano maroni di doppiaggio, anche se temo che non sia tutta qui la colpa.
Ultima nota per la musica. Il tema portante di Harry Potter, diciamocelo, è riuscitissimo. E' bello, orecchiabile, canticchiabile e di grande atmosfera. Fa un effettaccio pazzesco quando sale dai titoli di testa negli altri film e le musiche sono sempre curatissime e messe proprio dove ci stanno. Qui non so cosa sia cambiato, ma non è un cambiamento in meglio, decisamente. E' come se fossero le tracce di un CD messe su a caso, vagamente in tono con le immagini, ma solo vagamente, e il famoso tema è quasi inafferrabile tranne che all'inizio e alla fine...
La fine... Va bene taglaire tutto, ma la scena di chiusura è assolutamente inutile e insignificante. Con tutte le belle scelte che poteva avere. Non lo so perché. Probabilmente la regia non ne aveva voglia. Il regista, povera stella, era stanco, dopo tutto questo polpettone di film, uno tende a tirar via il finale...
Ultime note a margine: Daniel Radcliffe (l'attore che interpreta Harry) sta diventando decisamente bruttino... Problemi di crescita suppongo, quando la sua faccia si stabilizzerà, vedremo cosa sarà diventato. I due gemelli Weasley invece son diventati proprio carucci. Cho Chang e Fleur Delacour potevano prenderle più belle.
Ralph Fiennes è sempre strafigo. Anche in quello stato. Yum!
Lo so, son senza speranza, vado e mi costituisco ad Azkaban?
:: Tanachvil alle 02:16
::pErMaLiNk::
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::mercoledì, novembre 23, 2005 ::
Prima neve su Bologna. Presto, quest'anno, il giorno del genetliaco del Bambinovellutogenerazionalmentezombiemoltoglamouroius, quasi fosse stato lui a portare tutto questo vento. Effettivamente tutto questo sommovimento di venti e nuvole ti è consono. Io lo prenderei come un omaggio!
Comunque sia, in questo primo giorno di neve ad intermittenza e di autentica bora, volevo tirar fuori un altro scheletrino nell'armadio letterario... Scheletrino e non scheletro perchè alla fine è uno di quei peccati veniali che tanti si son concessi ed è uno scheletro talmente diffuso che non può che essere piccolo piccolo... Altrimenti non rimarrebbero abbastanza ossa per costruirne tanti, uno per ogni armadio... Vabbeh, discutibile metafora... Neanche Tim Burton... Basta puntini!
Dicavamo, il mio armadio letterario contiene qualcosa che sono sicura faccia capolino da quello di quasi tutti i giocatori di ruolo...
E' scritto talmente male da risultare teneramente ridicolo! La storia è una scopiazzatura di tutte le saghe fantasy da Tolkien in poi! Il numero complessivo di aggettivi usato in tutti quanti i volumi non supera i 20!
Sono loro, Le Cronache e Le Leggende! La saga di Dragonlance!
Parliamoci chiaro, ci sono dei libri a cui ti affezioni e, per quanti altri tu possa leggere nel corso degli anni, sono quelli che ti ritrovi a rileggere sotto le coperte quando arriva l'autunno. L'estate è la stagione per i libri nuovi. L'autunno e l'inverno stimolano la rilettura, forse per bisogno di sentire il calore di qualcosa di familiare. Ci sono, insomma, libri che hanno tutti i limiti che si possono immaginare, ma con tutti i loro difetti quando li riprendi in mano e riapri pagina uno, quando vedi la parola Prologo, in alto a destra, non riesci più a fermarti e li rileggi. Tutti. Dal primo all'ultimo.
Dragonlance è una saga generazionale, l'hanno letta quasi tutti gli appartenenti alla mia generazione, ma chi è un po' più vecchio o troppo più giovane nemmeno l'ha mai sentita nominare e se in più non ha mai giocato di ruolo e non è abitualmente consumatore di fantasy non c'è proprio speranza di vedergli brillare gli occhi al nome di Raistlin. Perché alla fine, che piaccia o meno, che stia simpatico, che lo si detesti, Dragonlance è una saga che ruota intorno ad una primadonna: il mago tisico, stronzo, egoista, rachitico e tiraculato più amato da noi piccoli nerd: Raistlin Majere! Non credo ci sia un personaggio popolare che abbia ispirato altrettanti "adoratori" tra i giocatori di ruolo maschi e altrettante "adoratrici" tra le femmine, un piccolo fenomeno, una miscela inspiegabile che chissà come lo ha consegnato all'Olimpo dei personaggi del Fantasy... Certo, non è né un Gandalf ne un Elric, ma, come nella sua storia, è un piccolo mago del cazzo che aspira a entrare nel pantheon degli dei del Fantasy. E secondo me, alla fine, con tutti i suoi limiti, merita di farcela.
Dragonlance è una saga popolare. Vuole la leggenda che sia nata mentre un gruppo di giocatori playtetstava una nuova ambientazione per Dungeons and Dragons. Per chi non fosse pratico dei termini ruolistici: playtestare significa giocare un' avventura, una campagna di prova ad un nuovo gioco per vedere se funziona. La leggenda vuole che i "playtesters" della nuova ambientazione fossero entusiastici giocatori e che i loro personaggi avessero appena cominciato ad affiatarsi per bene, quando il giocatore che teneva il mago, rimasto muto fino a quel momento, pronunciò le sue prime parole in gioco, con voce strozzata e sibilante... Era nato il rantolo di Raistlin, il mago uscito devastato nel corpo e nell'anima dalla Prova, gemello del guerriero Caramon, buono, tonto e istintivo.
Da quel punto partono Le Cronche, i primi libri della saga. Rileggere le Cronache è uno spasso colossale: sono scritte con una totale assenza di stile, si leggono chiaramente i punti in cui la narrazione deve giustificare gli avvenimenti successi in gioco... Come quando il mezzelfo, all'inizio della storia, non riesce, nonostante la sua innata grazia e agilità, a scendere da una corda e si devasta le mani. Insomma, ha sbagliato il check di destrezza, dai... Nonostante questo, si arriva alla fine del primo libro quasi senza accorgersene e si vuole il secondo e poi il terzo e poi, inevitabilemnte, si finisce a cascare su Le Leggende. La seconda trilogia è scritta un po' meglio, si vede che c'è dell'impegno, se non fosse che l'abbraccio di Raistlin fa sempre odore di "petali di rosa e putrefazione, un odore indefinibile e avvolgente di qualcosa di penetrante e ripugnante allo stesso tempo", Caramon è sempre "l'omone" e Crysania sente sempre "la durezza e il calore sovrannaturale del corpo del mago stretto a lei"...
Alla fine non ci si può vergognare di leggere e rileggere questi romanzi, non si può rinnegare di aver avuto tredici, quindici, diciott'anni e di aver voglia di consegnarsi fiduciosamente nelle mani di una storia che ha delle trovate davvero belle e altrettante cadute comiche davvero devastanti. Non si legge certo Dragonlance cercando Proust o Borges, lo si fa cercando emozioni lasciate lì, al sicuro, quando si era un po' più piccoli, lo si fa per la voglia di farsi portare a Solace una volta ancora. E intanto, mentre leggi della guerra delle lance, dei cavalieri di Solamnia e di Kender rompipalle, tornano in mente tutte le partite di D&D, di AD&D, le serate a tirar dadi e a far schede di personaggi. Sì, alla fine è una stroia che consigli a chi non l'ha mai letta, come hanno fatto con me quando avevo sedici anni e ancora ero piuttosto digiuna di un certo tipo di Fantasy. Non c'è un'età per queste cose, anche se conosco chi sonsotiene il contrario, una storia semplic ee ben disegnata finsice per coinvolgerti comuqnue, per divertirti, per prenderti, che tu lo voglia o no. Ed è bello, fa bene al morale e tiene caldo ai sogni.
:: Tanachvil alle 14:33
::pErMaLiNk::
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::domenica, novembre 20, 2005 ::
Politicamente scorretta
Ho appena finito di vedere Batman Begins, che, sì, non lo avevo visto al cinema e me lo sono noleggiato. Carino, piacevole, bei dialoghi, punte di "Gianniiii! Il fascismooo!" non da poco, ma nonostante questo ci è piaciuto, dai.
Per il resto... boh, sono perplessa... Sono scesa giù a comprare le sigarette e noleggiare il film verso le otto, con l'idea di farmi questa serata tranquilla approfittando dell'assenza dei miei e ho avuto un incontro che non so come definire. Non gradevole senz'altro, ma più che altro disturbante.
Ero sotto casa e un ragazzo marocchino (l'ho scoperto poi dopo), passandomi di fianco, mi fa un complimento, qualcosa che non afferro, del tipo "bella rosa" o qualcosa di simile, c'era la parola rosa e ne son certa, per il resto abbozzo, passo oltre e continuo i miei giri.
Mentre sto andando a noleggiare il film mi si piazza davanti lo stesso tipo che mi chiede "Scusa, posso?" Al che, io mi fermo e gli dico "Dimmi". Questo parte dicendo che io probabilmente non mi ricordo di lui (infatti no...), ma ci siamo già visti (?) in piazza Maggiore e che lui mi aveva fermato e io ero al telefono e avevo anche l'aria arrabbiata e che allora non aveva insistito, ma che adesso voleva conoscermi. Mi dice come si chiama, io non afferro il nome. Il tizio ha una bella faccia pulita e simpatica, gli dico come mi chiamo io e che non mi ricordo di averlo già visto e cerco poi di sganciarmi... Lui parte col raccontarmi che lavora al consolato Marocchino e che vorrebbe il mio numero di telefono, per vedersi e parlare, uscire, eccetera. Io gli dico che preferirei di no, che non do volentieri il mio numero a chi non conosco e che già a quelli che conosco lo do con riluttanza e che... Insomma, cerco di svicolare.
Abiti qui? Mi fa... E io parto con la prima palla, no, sto andando a casa. Dove? Ti accompagno? No, ho la macchina, grazie, devo andare... Sei fidanzata? Sìsì, lo sono, fidanzatissima... Seconda palla, ma non ne potevo più. Insomma, francamente, cominciavo a sentirmi un po' presa d'assedio e se in un primo momento faceva anche piacere essere oggetto di attenzione, stava diventando decisamente invadente il filgiolo.
Non mi sembra strano che una ragazza fermata per strada sia diffidente, sia che a fermarla sia un marocchino, un giapponese, un italiano o un inglese. Non mi sembra nemmeno strano che la stessa ragazza rifiuti di dare il proprio numero di telefono e che cortesemente cerchi di sgattaiolare via. Perché queste situazioni diventano presto imbarazzanti, ci si sente divisi tra due pensieri. Uno è quello della logica: non si parla con gli sconosciuti! Tantomeno gli si dà il numero del cellulare, tantomeno ci si fa accompagnare a casa. E' puro buon senso, obiettivamente. L'altro pensiero è quello del politically correct, la paura di sembrare razzisti. Non, non è nemmeno di sembrarlo, è il sospetto intimo e personale che la diffidenza sia dettata dal fatto che la persona che hai davanti sia straniera, il che, lo si voglia o no, fa emergere tutta una serie di luoghi comuni e di timori sociali che per quanto uno possa essere aperto, stanno sempre lì nascosti, pronti a saltar fuori in situazioni come queste.
Il fatto è che mi sono sentita in imbarazzo per la mia inquietudine. Perché di questo si tratta, ho avuto per un attimo paura. Ma la paura non era del marocchino perseguitatorequanto del ragazzo che mi stava seguendo lungo la strada di casa e che non smetteva di venirmi dietro anche se cercavo di congedarlo con gentilezza. E il fatto che fosse marocchino invece che bolognese mi ha fatto sentire quasi in colpa per l'inquietudine che ho provato.
A casa, a mente fredda, ci ho ripensato. Francamente ritengo che sentirsi vagamente minacciati da uno sconosciuto che ti segue e che fa pressione per avere il tuo numero, sapere dove abiti, chi se e che fai, sia piuttosto naturale. Avrei reagito nella stessa maniera anche se fosse stato un bolognese? Sì. Avrei avuto le stesse remore e gli stessi dubbi di essere stata scorretta a mentire e a scapapre via? No.
Mi sono sentita sciocca, poi, ad aver detto balle per sganciarmi. Probabilmente sarebbe bastato insistere un po' meno cortesemente e andare via, invece di trovare delle scuse. Il problema è che avevo paura di passare per razzista, quando invece si sarebbe trattato di un comportamente più che normale e giustificato.
Forse è anche perché mi capita abbastanza spesso. Cammino d sola, di sera, per la città, torno a casa dalle prove del coro, da un pub, da lavoro e qualcuno mi ferma per "conoscermi".
Ma cazzo, ti sembrerà normale? Sono le due di notte e io dovrei darti il mio numero di telefono o farmi accompagnare a casa? Ma senz'altro! La cosa che poi un po' mi stupisce è che ad avere comportamenti del genere siano sempre ragazzi nordafricani. Persone che vengono da paesi in cui non credo che fermerebbero per strada un ragazza per chiederle il numero di telefono, nè tanto meno si azzarderebbero a insistere per segurla se questa gli chiede per favore di lasciarla andare. Magari invece mi sbaglio e siamo noi italiani ad essere diffidenti e asociali, ma non mi pare questo il modo per conoscere persone, nè tantomeno per conoscere una ragazza. Invece magari sono io che ho questo fascino irresistibile e monodirezionabile... Andrò a fare la modella a Rabat!
E alla fine l'espediente di dire "Sto andando a casa del mio ragazzo" o "Sto andando a incontrarmi col mio ragazzo" resta l'unico modo per sganciarsi, salutare sorridendo e rimettersi a camminare verso la propria meta. Resta la sensazione strana di essere stati ingiusti, di aver giudicato una persona, magari validissima, dal modo in cui si è approcciata. Ma francamente, tra un po' di senso di colpa e il rischio di ritrovarsi in una brutta situazione...
Ad ogni modo, stasera ho salutato l'invadente figliolo, che si è girato ed è tornato dal suo amico. Io mi sono incamminata dalla parte opposta della strada, ho controllato che avesse svoltato l'angolo e mi sono infilata nel videonoleggio. Quando ne sono uscita era ancora lì, davanti a casa mia. Ho fatto il giro del palazzo senza farmi vedere e sono risalita in casa. E' rimasta una certa inquietudine e la sensazione di essere intrappolati tra il politically correct e il buon senso.
:: Tanachvil alle 00:53
::pErMaLiNk::
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::venerdì, novembre 18, 2005 ::

Oddio... Beh, una volta che fai un errore non lo ripeterai più, si dice. Ecco, di questo sono molto certa, se la cosa si riferisce a ieri sera.
Serata assai piacevole, giusto per puntualizzare, compagnia estremamente azzeccata benchè improvvisata, molte chiacchiere leggere leggere, qualcuno vagamente meno futile, ma mai pesante, daiquiri, batida de platano, batida de coco, kiwicolada, caipirina e altri ancora, e poi quegli shortini favolosi coi chiodi di garofano che arrivavano a seguirti anche fuori dal locale... Insomma, serata chiacchierosa et alcolica quanto serve, risate, parecchie, nachos e passeggiate, sosta sotto all'obelisco e poi l'insana decisione: perché non andiamo a prendere qualcosa da mangiare? Ora, lo sappiamo tutti che quando bevi fino a tardi e poi magari balli o passeggi e si fanno le tre, le quattro, magari le cinque, c'è quel meccanismo per cui il tuo corpo arriva a chiedere del cibo. Ecco. Io non avevo fame a dire il vero, ma quando poi sei lì e vedi la roba, vedi gli altri che mangiano... Magari per il fatto che era tanto tempo che non facevo una serata così, tirando l'ora in cui si va al forno a prendere le paste. Fatto sta che mentre gli altri acquistano paste e pizze, mi unisco alla comitiva con, come vuole l'orario, qualcosa di salato.
Mal me ne incolse.
Ora lo so: le pizzette di Vassallo sono l'equivalente di una pallottola di stricnina per me! A parte che in quei funghi c'era il glutammato e questo già da solo bastsrebbe ad uccidermi... Poi non so cos'altro, ma è finita con una splendida notte in binco, perfettamente sobria, ma in preda a conati di vomito e impossibilità a prendere sonno... Giuro: mai più!
:: Tanachvil alle 20:34
::pErMaLiNk::
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A quanto pare tentare di inserire lo script di Technorati è impossibile per questo blog... così provo col metodo b. voi non fateci caso eh...
Technorati Profile
:: Tanachvil alle 02:25
::pErMaLiNk::
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::mercoledì, novembre 16, 2005 ::
Eh, beh, CERTO! Loro il fosforo lo hanno usato per ILLUMINARE, mica per altro! Serviva solo a indicare gli obiettivi, certo... E l'operazione si chiamava "Shake and Bake" per caso. Per i non anglofoni, singifica "scuoti e cuoci".
Voi avete parole? Qui, un link al Seattle Times dove si parla della cosa, ma l'avevo sentita anche l'altra sera a Primo Piano.
:: Tanachvil alle 13:32
::pErMaLiNk::
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::martedì, novembre 15, 2005 ::
E' complicato, sempre, riprendere a scrivere cose normali, dopo aver parlato di quello che normale non è. Ma questo blog è sempre stato così e quindi riprendo con una segnalazione che è un cambio radicale di tono. Da qualche giorno si affaccia sulla blogsfera un nuovo spazio dedicato alla cucina. Cibo, buon vino, cultura alimentare, ricette, consigli, in cucina e in tutti quei posti che rendono la vita più gustosa. Lo trovate qui, venite a dare un'occhiata, dai!
:: Tanachvil alle 18:35
::pErMaLiNk::
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::giovedì, novembre 10, 2005 ::
In Iraq ci sono le armi nucleari. In Iraq ci sono le armi chimiche. Quindi facciamo la guerra!
Poi, Uooops! Non c'erano! Ma ormai la guerra è partita ed è giusta e santa e quindi va avanti, senza fermarsi, verso il suo scopo finale toale, globale. Che ovviamente altro non è se non portare la democrazia e la civiltà in un paese martoriato dalla dittatura.
Se non lo sapevate, la democrazia si porta così.

Si porta sciogliendo donne e bambini nel fosforo bianco.
Con quelle armi chimiche del cui possesso si accusava l'Iraq, quelle armi che sono parte del pretesto di questa guerra.
La democrazia, il paese più libero del mondo, la porta con le bombe e con la morte.
Se fosse un altro paese a farlo, il mondo intero lo attaccherebbe e lo giudicherebbe stato canaglia. Ma con gli Stati Uniti no, non si fa. Negli USA vige la pena di morte, al governo c'è un minorato mentale, le leggi e l'economia favoriscono la popolazione ricca e ingorano gli indigenti, il crimine e la violenza sono a livelli da fantascienza, si bombardano case e persone innocenti, scuole, ambasciate, si tirano giù funivie cariche di persone, gli USA sono l'unico paese al mondo ad aver mai utilizzato davvero la bomba atomica. Due volte.
Nonostante questo il mondo sta zitto e segue questo mostro a stelle e strisce come un cane uggiolante. Obbediente. Zitto. Servile.
Heil America!
Ho cercato una foto da postare, ma questa volta credo sia troppo. Le trovate qui.
:: Tanachvil alle 14:24
::pErMaLiNk::
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::sabato, novembre 05, 2005 ::
Beh... già che ci siamo.

:: Tanachvil alle 22:54
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Un piccolo pastore errante...
Anni fa, quando avevo molto tempo per cazzeggiare e una smemoranda dove farlo, ero solita creare personaggini disegnati che facevano cose. Conscia del fatto di non essere stata dotata di talento con matite e affini, privata di tempo e smemoranda, avevo decisamente smesso.
Tempo fa, però, in un momento di cazzeggio è nato lui.
Lui fa domande. Spesso. Non sempre, ma le fa.


(C'è una risposta della Lunastregatta, ma è poco carina, credetemi.)
:: Tanachvil alle 22:42
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::giovedì, novembre 03, 2005 ::
Le fatiche lucchesi
Rieccomi qui, dopo cinque giorni di sfacchinata! Come ogni volta che ci metto piede, la fiera di Lucca mi lascia in uno stato di prostrazione non indifferente. Da quando poi ci vado per lavorare la cosa è aumentata a dismisura! Ho passato questi giorni a vendere dadetti e peluches di Cthulhu allo stand della Dragon per svariate ore al giorno, a guardare con meraviglia i cosplay che passavano daventi al nostro stand e a correre verso stand altrui nei brevissimi momenti liberi, a caccia di disegni autografati, ciondolini d'argento, pupazzetti di Devilman e volumi a fumetti.
Alla fine, in queste mie brevi fughe e grazie alla collaborazione di Jack Monkey, ho rimendiato: - una stampa di Froud con dedica e disegnino - un bellissimo triskell d'argento senza nichel - un disegno della mamma di Azarbin fatto da Vanna Vinci - il nuovo volume di strisce di Eriadan - i pupazzetti di Michi e Akira di Devilman - La magletta fighissima di Goldrake - quella della bambina filosofica - una terza maglietta con le porte di Moria in glitter verde
Come bottino è davvero ricco, non mi posso lamentare!
Tra i cosplay ne ho visti di esilaranti, come il GENIO assoluto che ha girato tre giorni vestito da Signora Minù, con tanto di cucchiaino gigante! Una bella Lady Isabel dei Cavalieri dello Zodiaco, una bella coppia Raistlin-Crisania, un fighissimo duo Spiderman-Gatta Nera, un Efreet con corna e bitorzoli che era pure un bel figliolo e soprattutto aveva le corna... L'Ila sostiene che la mia attrazione verso gli esseri dotati di corna sia in realtà un deisderio di uomini saggi, dato che l'appendice in questione era usata come simbolo di saggezza, tanto da attribuirla iconograficamente a Mosè. Io sono molto grata di questa intepretazione, ma temo che buona parte di questa mia deviazione irreale sia dovuta alla mia malattia mentale del post-changeling. Mah...
Splendidi come sempre quelli del gruppo Star Wars e, soprattutto, assolutamente superbo il C1B8 che girava tra gli stand, tanto perfetto da essere totalmente reale, con tanto di movimenti e suoni. Riusciva a farti dimenticare in un attimo il fatto che fosse radiocomandato e avevi da subito l'impressione di trovarti faccia a faccia con l'astrodroide salva Jedi! Mi ha fatto una tenerezza incredibile un bambino di non più di due-tre anni che, voltandosi di colpo e trovandosi davanti il C1, è caduto a terra terrorizzato, grdiando alla mamma "Scappiamo mamma! scappiamo, presto!" Cavoli... E' stata una scena stranissima. Probabilmente il bimbo non ha mai visto Star Wars e posso solo immaginare cosa gli sia passato per la testa nel trovarsi di fronte un robot che per lui era enorme, faceva strani suoni e gli andava icnotnro. Era verametne terrorizzato!
C'era la solita marea di cosplay da Berserk, con spadoni in lattice e ciondolini annessi, i gruppi di Drow erano, come sempre, tendenti al ridicolo ma ammirevoli. Hellboy era fatto da dio e il gruppo Sin City ha fatto sbavare una buna quantità dei rappresentatni maschili in giro per Lucca! Insomma, i cosplay sono la mia gioia mentre vendo dadi!
Quanto al manuale... Beh, anche quello è stato un tour de force non da poco! La presentazione del primo giorno è saltata, la tavola rotonda mi ha lasciata un po' perplessa, la presentazione vera e propria non è stata esattamente l'evento più frequentato della fiera. Però alla fine sono molto conetenta: il manuale è stato comprato da un sacco di gente e ho addirittura autografato delle copie! Mi sentivo una cretina totale... Non so come spiegarla, ma è una sensazione strana, come se mi avessero scambiato per qualcun altro! Abbiamo ricevuto complimenti e commenti, conosciuto un bel po' di gente piacevole e alla fine io ne sono uscita stranita al massimo. Vedere quel po' di facce amiche che son passate a salutare è stato un sollievo inesprimibile... L'aria era tesa e faticosa e sembrava che chiunque, nei paraggi, ti ignorasse o, in alternativa, ti guardasse male. Per questo è stato sempre un aiuto immenso alzare di tanto in tanto gli occhi e vedere passare qualcuno di conosciuto! Per cui grazie a tutti quelli che c'erano, da Imola, da Bologna, dalla Sicilia, dalla Sardegna e da ogni dove per i momenti di salvezza con pausa sigaretta, i due minuti di chiacchiere rilassanti tra un dado e l'altro, i commenti e qualche risata rignerante! Persino alcune apparizioni assolutamente inaspettate! Una Sissina stanchissima e ormai meravigliosamente rotonda, un Brusa ricomparso dal limbo Nottinghamense...
E' stato un sollievo scoprire che Roberto Recchioni è una persona gradevolissima e anche la sua ragazza, per quanto abbia parlato poco (povera donna: incastrata tra quattro logorroici! ^__^), mi è sembrata davvero una persona carina, gente tranquilla, senza troppi fichi, con cui è piavevole scambiare pareri, cazzate, commenti... e complimenti! Perché la JD people ci ha davvero fatto imbarazzare di brutto con la camionata di cose belle che ci è stata riversata addosso!
Quest'anno insomma è stato un anno strano, faticosiissssssimo sia dal punto di vista fisico (mai avuto così tanto male ai piedi in vita mia!) che mentale, stressante, ma favoloso da tanti punti di vista.
Certo,son poi sempre io e i miei momenti di "mi si chiude la vena" sono presenti e pericolosi... Qualcuno ha rischiato più volte di essere sbranato. Mi son trattenuta. Son poi brava.
C'erano meno gatti dell'anno scorso, questo è male! Ho visto la Sposa Cadavere... Ma commenterò poi, comunque bel film, ma non paragonabile a Nightmare Before Christmas. A Lucca c'è un bel posto per bere e mangiare con poco, che si chiama Vinarkìa. La piazza tonda si nasconde, prima che tu la trovi, poi non riesci più a sfuggirle. Alle volte mi son sentita come il Joker... In fuga da Batman. (questa la capiamo in quattro...)
E' Robbo ma non Roberto, è rosso e anche giallo...
Drow albina...
:: Tanachvil alle 00:45
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::giovedì, ottobre 27, 2005 ::
Mi preparo alla partenza per Lucca... Pigiama,accappatoio, vestiti,cazzate varie, con il solito nervosismo leggero di quando devo impacchettare. Non so perché, ma è un'operazione che detesto cordialmente. Quando facevo avanti-indietro da Parma era diventata una routine, ma ora mi sembra sempre di dimenticare cose fondamentali, di non avere spazio, di non avere tempo.
Domani Lucca allora, si va in fiera a lavorare allo stand Dragon, ma soprattutto si va a presentare John Doe, il gioco di ruolo scritto da me e dagli altri due loschi figuri.

Tutti questi mesi di notti bianche a lavorare hanno portato a questo: un manuale, quasi 200 pagine di gioco, illustrazioni, impaginazione, regole e racconti. La nostra prima fatica da autori di giochi sarà presentata a Lucca, si diceva. Vi lascio date e riferimenti se voleste passare a spernacchiarci.
Sabato 29 siamo alla sala incontri dell'area Comics alle 17.30 Lunedì 31 invece, smepre alla sala incontri, ma in area Games alle 17.00 Infine, lunedì 31 prendiamo parte alla tavola rotonda sul GDR made in Italy alle ore 14.00.
A Lucca allora!
:: Tanachvil alle 16:03
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::lunedì, ottobre 24, 2005 ::
Rimango sempre un po' sbattezzata quando sento qualcuno dei miei amici o conoscenti fare affermazioni... Ottuse? Perchè magari quella persona non è affatto ottusa in generale, ma poi se ne esce con qualche frase che mi mette direttamente al tappeto. Mi chiedo quanto sia giusto, a livello di etica personale, sorridere, scuotere la testa e cambiare in fretta discorso, accettare di queste persone questo loro lato, come fosse una preferenza musicale o l'intolleranza al lattosio.
Così a sentire che "i froci sono tutti come se fossero delle donne" e che "le lesbiche sono tutte grosse e rasate" mi viene da rimuginare per la serata intera e oltre. Sì, perché allora cosa vogliamo aggiungere? Che le donne son tutte troie, che i neri portano le malattie e che i cinesi son tutti uguali, poi ci sono le parrucchiere che son tutte stupide e i comunisti che mangiano i bambini... Gnam. E sì, sì, ridete pure. Cos'è che volevamo? Un referendum che raggiungesse il quorum qualche mese fa? Ma non deliriamo, per favore, che di strada ce n'è da fare se le tanto favoleggiate "nuove generazioni" son messe così.
Non ho voglia di mettermi a portare esempi per contrastare i pareri scatenati da un'omofobia quasi genetica, culturale, ché non ho voglia di cadere nella trappola, come mi è già capitato di fare. Non ho voglia di ritrovarmi a dire o scrivere che io conosco il tal frocio che è grosso e cattivo e la tal lesbica che fa danza classica... Ma ti ritrovi poi a farlo, quando ti senti perso dentro discorsi assurdi, perché sembra l'unica arma per farsi capire, l'unica cosa che puoi frapporre tra l'incredulità tua e la naturalezza con cui altri esprimono questa loro visione del mondo.
Non so per quale ragione io non abbia mai avuto nessun tipo di strano sentimento verso chi è omosessuale, probabilmente devo ringraziare un'educazione familiare riuscita, per essere venuta su con pochi preconcetti nei confronti del prossimo. In compenso, tra i tanti difetti che ho, supplisco ai preconcetti giudicando molto presto le persone appena le conosco, che magari non è molto bello, ma sto divagando... Come dicevo, faccio molta fatica a capire chi è omofobo, nel senso vero e proprio della aprola, ovvero chi è disgustato e terrorizzato dall'omosessualità. Ci fosse Freud saprebbe cosa dire, ok, ma quello era fissato... Faccio fatica a capire perché qualcuno si senta minacciato dalla sessualità e dall'affettività altrui, cosa porti le persone a credere che se una persona è gay diventi automaticamente una minaccia, qualcuno da tenere d'occhio, qualcuno che potrebbe imporre se stesso su di noi, sessualmente e comportamentalmente aprlando. Anche e me piacciono i maschi, eh, e parecchio, ma non li assalgo per strada!
Forse essere una donna aiuta... Sono molte meno le donne omofobe rispetto agli uomini, effettivamente. Se partiamo dal presupposto che l'omofobia parta da un sentimento di disgusto e di paura nei confronti degli omosessuali, è abbastanza logico che un maschio si senta più minacciato. Forse perché gli uomini non sono abituati a sentirsi minacciati sessualmente, non succede, non è cosa, sono loro i forti in quel campo, quelli che possono minacciare e quando uno del loro stesso genere ha come target sessuale lo stesso gruppo a cui appartiene, si va a sballare tutto... Hillmann tutto questo lo avrebbe detto meglio, me ne rendo conto.
Probabilmente è spiazzante, per un ragazzo anche minimanente insicuro, trovarsi faccia a faccia con la possibilità che un altro maschio potrebbe considerarlo una ipotetica preda sentimentale. Io ovviamente non riesco ad immaginarlo, ma credo che possa creare delle reazioni di timore e di repulsione. La cosa che mi fa un po' ridere è quel pensiero costante, che ho sentito spesso esprimere, che tutti quei froci siano lì apposta per te, per insidiarti, per sbattertelo in faccia... Epporcatroia, questa sì che è autostima! Che cacchio sei, l'incarnazione del magnetismo animale? Adone redivivo?
E' complicato quando ci si mette di mezzo la paura, è difficle razionalizzare, quello che però mi stupisce è che non ci sia, spesso, la volontà anche minima di affrontare questo timore infondato, questa paura di essere sopraffatti, di diventare prede, nessuna intenzione di mediare il proprio fastidio e di rendersi conto che è irrazionale... A me ad esempio dan fastidio le coppie che si baciano con sedici metri di lingua in bocca, per ore, in pubblico, soprattuto se le hai davanti e non puoi spostarti (mi è capitato in treno e volevo ucciderli), ma non per questo grido che le coppie mi fanno schifo e che mi viene da vomitare a guardarle e che dovrebbero rinchiuderle lontano dalla mia vista!
Bah... permane una sensazione di perplessità generale, sul cosa dire, come comportarsi quando mi trovo davanti a manifestazioni di omofobia spudorata, candida e esposta come fosse la cosa più logica e normale di questo mondo. Io, più che fare ragionamenti confusi come quelli di cui sopra, non so che altro fare...
Sembra un luogo comune da barzelletta e invece no, a quanto pare: i gay sono schifosi e devi girare col culo alla parete (ma se sono tutti deboli e in realtà son donne travestite...che minaccia saranno mai...) e invece le lesbiche sono una figata perché ti scopano in coppia (tranne quelle che non te la danno, quelle sono grosse, rasate, bruttissime e volgari, cielo!)
Faccio fatica a capire e mi sento tremendamente in imbarazzo quando sento certi discorsi, probabilmente sgrano gli occhioni e faccio la faccia da mucca che vede passare il treno... Mi chiedo solo quanto sia giusto passarci sopra e far finta di non aver sentito niente per amor di quieto vivere, ben sapendo che è partita persa. Alla lunga stancano, alla lunga disgustano, alla lunga, certi discorsi, fan paura.
Che si tratti di omofobo-fobia?
:: Tanachvil alle 23:40
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::giovedì, ottobre 20, 2005 ::
Aaaaa viiiiro iniiiiquo!
Già... Quando non c'è granchè da dire è poi difficile mettere su due-tre parole da scrivere. Anche perchè, mentre scrivi, quelle quattro cazzate che avevi da dire se ne sono già andate via dal cervello e buonanotte... Coro Athena back in action: Va mo là!
(E qui eravamo pochi, ancora!)
Concertone stasera, peccato ci fosse pochissima gente, però noi siamo stati bravi.
Apppdeit: a grande (?) richiesta, le prossime date del Coro Athena!
28/11 ore 21.00 -Reggio Emilia. 16/12 ore 21.00 - Bologna, Chiesa di San Martino (Decennale Mariele Ventre). 17/11 orario da definire - Bologna, Museo Archeologico.
Siete avvisati!
:: Tanachvil alle 01:03
::pErMaLiNk::
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::martedì, ottobre 11, 2005 ::
Un Agnelli che tira coca!
Dopo una notizia così spiazzante uno fatica a riprendersi...
(ma pooooveroooo, poooovero Lapo, guarisci presto, solidarietà al povero ragazzo, lui che ha lavorato da operaio alla Piaggio e ora è malato!-Oh gente, non è malato, eh...si chiama overdose e a quelli che non sono miliardari gli si dà dei delinquenti tossici e li si giudica con rigore. Fa te.)
Intanto si affaccia al mondo il blog di Luttazzi. Gaudio.
:: Tanachvil alle 10:45
::pErMaLiNk::
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::domenica, ottobre 09, 2005 ::
Ok, serata malinconicissima: il mio personaggio di Werewolf è morto. Sigh. Morte peraltro annunciata, ma un magoooooooooone! E' inutile, il gioco di ruolo è una roba infida: quando meno te lo aspetti ti trovi a piangere per le sorti del tuo perosnaggio. Ri-sigh. Quindi, per tirarmi/vi un po' su il morale, vado a dare un'occhiata ai referrers... Eccomplimenti. Ecco a voi la consueta selezione delle ricerche più meritevoli!
"porto una quinta" - Anche io! come la mettiamo jasmin sul letto?- Non so, prova a sentire lei che preferisce... lori del santo piace isola - Credo che sì, lei piace. masayume cosmetici - No, è un blog... mutande igeniche per cani - Che sono una roba schifosa. romanticherie da scaricare - Troppo comodo, tesoro! Ci vuole inventiva! E melassa. satanismo lapislazzuli - EH? a chi serve il decoupage - Non è mica una terapia! A me no, comunque. cristalli piroelettrici - E sarebbero? crocifisso codice ascii - Tu stai male. divertenti:come convincere la tua ragazza a fare sesso - Divertenti se ci riesci... spiegazione canzone muoio per te di sting - Vabbè che è bizzarra, ma da lì a necessitare di una SPIEGAZIONE!
Io contiuno a imperterrita a chiedermi come cazzo succede che la gente arrivi qui cercando queste cose... Google è strano forte. Buonanotte.
:: Tanachvil alle 01:36
::pErMaLiNk::
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::venerdì, ottobre 07, 2005 ::
Ieri notte Blogger mi ha impedito di pubblicare un post malinconico e vagamente depresso, che forse è stato melgio perdere nelle spire internettistiche...
Oggi giornata con finale dinamitardo... Quando arrivi con calma e rilassatezza a metà giornata, dovresti stare molto attenta alle nuvole all'orizzonte! Arrivata in ufficio alla Raven di ottimo umore, ne sono uscita nevrotica e iperpreoccupata, suscettibile come pochi esseri umani sanno essere. Il problema è che ero alla guida del macinino (la Cinquecento scassatiella di mia sorella) e la disabitudine al diverso mezzo ha rischiato, in combo col nervosismo, di farmi dare un paio di bussi mica male. C'è una Volvo che ha ancora i sudori freddi... Anche io.
...E poi il traffico delle otto di sera ...E poi il diluvio con tanto di tuoni e fulmini, che mi innervosiscono ancora di più e mi fanno saltare ad ogni falsh di luce fredda con rombo allegato... Serata decisamente NO.
E' una cosa che mi manda nei matti arrivare alla fine di un lavoro che hai fatto in tempo, bene e tutto e scoprire che c'è da rifare una marea di roba e che il tempo stringe e sentirsi con l'acqua alla gola e...AAAAARGH!
Ora va meglio comunque, sistemato il problema, almeno parte del problema. Intanto siamo tornati a fare le due per lavorare...
Ora a letto di corsa e si incrociano le dita.
:: Tanachvil alle 03:21
::pErMaLiNk::
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::martedì, ottobre 04, 2005 ::
Ognuno di noi ha i suoi scheletri letterari nell'armadio. Io il mio non lo nascondo, anzi i miei, ad essere sinceri. L'altra sera, in un momento di frenetica attesa dell'uscita del nuovo film e nuovo romanzo di Harry Potter, ad esempio, ho riletto Harry Potter and the Order of Phoenix, che tra le altre cose mi aiuta a riprendere in mano l'inglese non proprio letterario, che non fa mai male. Se però c'è un ciclo di romanzi che, sì, lo dichiaro apertamente, mi piacciono da morire, sono quelli del ciclo di Avalon di Marion Zimmer Bradley!
Sono una persona volubile, che coltiva le passioni con un gran impeto e poi dopo un po', magari un anno o due, si lascia catturare da qualcos'altro e trascura la cosa che fino al giorno prima era un interesse di quelli che occupano tutto il tuo tempo libero. Se c'è però una passione che ho fin da piccola e che non mi ha mai abbandonato in 26 anni di vita è quella per il ciclo arturiano. Non so per quale ragione, ma le storie di Artù, Morgana, Merlino, Gawain e tutta la compagnia riescono a commuovermi in un modo totale, mi coinvolgono, mi catturano senza possibilità di scampo. In questa mia bulimia Arturiana, un bel giorno inciampai nella signora Zimmer Bradley e fu la fine! Ne parlavo tempo fa qui sul sito.
Non c'è niente da fare: per quanto siano pacchiani, antistorici, iperfemministi, ingenui e via dicendo, i romanzi del ciclo di Avalon, soprattutto Le Nebbie di Avalon, sono un mondo costruito in maniera ruffiana e intossicante! Inizi a leggere e ti ritrovi a metà romanzo come niente fosse, si lasciano mangiare, tracannare tutti d'un fiato e hanno quella stessa droga psicologica delle telenovelas... In senso buono! Io adoro seguire le storie nei secoli dei secoli, mi piace quando la storia non finisce, quando c'è un seguito e poi un altro e poi un prequel e un altro ancora e quando l'autore promette di raccontarti proprio TUTTO di quei personaggi!
Insomma, ammettiamolo una volta per tutte: sono una bambina che, come dice Pennac, vuole "il seguito, Benjamin! Il seguito!" e non me ne faccio un problema!
Qualche giorno fa, passando in libreria, ho visto sullo scaffale questo:
 Me lo rigiro in mano per un po' e poi decido che tanto lo prenderò comunque, quindi tanto vale muoversi verso la cassa. Mi muovo.
Non avevo chissà quale aspettativa verso il capitolo finale totale globale della saga Avaloniense, per carità... Marion Zimmer Bradley aveva tanti difetti, ma era una signora narratrice, sapeva come incastrare le scene tra loro, dove staccare per lasciarti col fiato sospeso, quanto descrivere, quanto lasciare all'immaginazione. Non era una storica, nè ci teneva ad esserlo, ma si era fatta le sue brave ricerche in modo da non spiattellare un anacronismo ogni due pagine. Ecco, tutte queste qualità Diana Paxson non ce le ha.
Chi è Diana Paxson? E' l'autrice di quest'ultimo romanzo e del precedente, La Sacerdotessa di Avalon. La signora Zimmer Bradley infatti è morta qualche anno fa, lasciando incompiuta la sua saga arturiana e, come logico, qualcuno ha pensato di ultimarla basandosi sui suoi appunti. Se questo meccanismo è di solito rischioso, nel suo caso era praticamente un suicidio. A quanto pare l'autrice non aveva proprio un'idea precisa di come far andare avanti le cose. Aveva degli appunti, delle idee, ma si aspettava di poterli sviluppare con calma.
La Paxson ha preso la matassa dove la Bradley l'aveva lasciata e si è rimboccata le maniche per portare a termine la saga... solo che la poverina non ne ha colpa!
Quest'ultimo romanzo è il prequel che i lettori della storia aspettavano: finalmente vengono svelate le origini di Avalon, l'arrivo dei sacerdoti venuti dal mare, da Atlantide distrutta, il Merlino di Britannia prima ancora della Britannia, i sogni rivelatori dei personaggi, insomma le soluzioni del rebus! Peccato che la storia sia talmente smozzicata e mal descritta da sembrare una serie di diapositive mal commentate. La distruzione di Atlantide ha la stessa tensione di un solitario di windows. I personaggi sono simpatici e coinvolgenti come un tamagotchi. Non esagero. Non c'è nulla da fare, la Paxson non sa costruire la storia, la butta lì, in pasto ai lettori, confidando nella loro fame, ma non va bene! E' come servire un cibo prelibato mal cucinato perché tanto i commensali hanno fame e mangeranno di tutto! Non-si-fa. Ma fosse solo questo, fosse solo il fatto che le scene più belle te le devi immaginare...
Lo stile vuole essere un'imitazione di quello dell'autrice originaria, ma non ci riesce e finisce per sembrare una presa in giro molto goffa. Dove poi la Zimmer Bradley era accurata e coerente, la Paxson è l'anacronismo ridicolo fatta a donna! Gli atlantidei, calati nella britannia delle tribù pitte, bevono il tè e mangiano il porridge. Quando parlano dellle loro vite passate e future, del loro destino etc, vi si riferiscono come karma. E i testi sacri di Atlantide sono scritti, nientedimenoche in latino, chimandosi Codex questo e Codex quell'altro... Ora, va bene tutto eh, però ci manca solo che si accendano un paglia, mangino la pasta e si scambino Haiku. Sigh...
In poche parole quel che resta della storia è divertente, se si sono amate le storie dell'autrice originale, se quello che interessa è scovare quel che rimane degli appunti di Marion Zimmer Bradley in mezzo al blabla della Paxson. Peccato, perché c'era qualche bel presupposto. Averlo lasciato a quelche autore di fanfiction in reste sarebbe forse stato più saggio.
PS: Ginevra resta 'na zoccola.
:: Tanachvil alle 00:07
::pErMaLiNk::
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::sabato, ottobre 01, 2005 ::
Reality Sciò!
Generalmente guardo pochissima televisione, la uso quasi esclusivamente per vedere i film in Dvd o cassetta, a volte per le serie televisive o qualche film in prima visione, ma ne guardo davvero poca. Le ragioni sono due, una scontata e una meno... Quella scontata è che tre quarti di quello che passa in tivvù è inguardabile, noiosissimo, insultantemente stupido, già visto, eccetera eccetera. Quella meno scontata è mia madre: è complicato riuscire a vedere qualcosa in televisione quando tua madre si siede davanti allo schermo in salotto alle 13 e lo abbandona solo verso mezzanotte... A meno di non volersi sorbire Incantesimo o Maria de Filippi e, nei casi più fortunati, qualche talk show politico, si evita lo schermo con ogni cura.
Ma... C'è un ma, ovviamente, ed è che questa settimana sono a casa da sola e sono anche malaticcia. La situazione è più che classica: febbre che va e viene, soprattutto di sera, mal di testa e pasti a base di latte e cornflakes. In queste situazioni si finisce per mettersi davanti alla tv e guardare cose allucinanti, proprio com'è successo a me.
L'altra sera, lo confesso, complice il fatto che per il resto in televisione non ci fosse davvero una sega, ho guardato L'isola dei famosi. Sigh. E' una cosa ipnotica, quasi un po' sadica, vedere questo gruppo di imbelli che si fanno tiranneggiare da Albano Carrisi... E la dignità? Mah. Maria Giovanna Elmi sembra la mummia di Seti I e Lori Del Santo me la ricordavo decisamente più tettuta quando faceva Drive In, che le è successo? Comunque si sviluppa una certa sensazione di invidia per questi tizi "abbandonati" su quest'isola splendida a fare un cazzo tranne prendere il sole e occuparsi della propia sopravvivenza... C'è da dire che se dovessero sopravvivere davvero solo con le loro forze, io non ci scommettrrei un centesimo. Un esempio delle loro doti? AlBano che riesce a perdere un macete, la rete, a rompere un cucchiaio e a sfasciare una pentola... il tutto in due giorni! Poi per rimediare decide che tra le cose urgenti da fare c'è quella di creare una spiaggetta artificiale con la sabbia all'ingresso della grotta dove stanno. Perché è più carino. Non da meno le signore, che per aprire un cocco ci mettono quaranta minuti (io li ho aperti i cocchi a mano, appena tirati giù dalla palma, e non ci vuole così tanto, vi assicuro, soprattutto con un machete!) e che non trovano di melgio da fare che starsene sdraiate a lamentarsi per la fame. Lori Del Santo proprone di fare qualcosa per tenersi occupate. Un balletto per esempio. O un po' di addominali. Secondo me se cercassero di pescare qualcosa o di costruirsi un riparo starebbero già un po' meglio, che dite? Ma no, loro son troppo fighe per queste cose e fa molto più audience se piangono o parlano con gli uccellini...
Finito di assistere a questo spettacolo pietoso, giro canale e mi ritrovo davanti a qualcosa che supera la fantasia del più perverso conduttore di reality italiano: The simple life! La storia è questa: Nicole Ritchie, figlia di Lionel Ritchie e Paris Hilton, figlia dell'omonimo magnate alberghiero(e punto, nel senso che non fanno altro nella vita che fare le figlie di), vengono mandate in giro per l'America a fare una vita normale, da persone più o meno semplici, per dimostrare di essere in grado di farlo. Le due, incapaci di fare qualsiasi cosa che non sia decidere il colore di uno smalto da comprare, si rendono per prima cosa ridicole, dimostrando ancora una volta che se c'è qualcosa che i soldi non sono in grado di comprare è l'intelligenza. Non bastasse la loro evidente inettitudine, sono anche discretametne spocchiose e stronze, come dire, e talvolta lo dicono proprio, senza mezzi termini: voi sfigati siete obbligati a saper fare cose perhcé siete poveri, ma noi siamo ricche e avremo sempre il culo parato, che ce frega? Se sei ricco e famoso puoi fare tutto quello che ti pare. Solo gli sfigati devono imaprare cose.
Così le due bionde bamboline vengono messe a fare i lavori più disparati, dove dimostrano più e più volte la loro propensione al mandare in vacca le situazioni solo per divertimento. Quando rispondono come segretarie alle telefonate nello studio di un dentista, danno apposta gli appuntamenti sbagliati, mandano a fare in culo i pazienti e scambiano le cartelle d'intervento dei medici, così, perché, a detta loro, "questi poveracci sono davvero patetici".
Quando vengono messe a vivere a casa di una "motivatrice" che sta preaparando un gruppo di aspiranti miss per un concorso di bellezza, se ne escono con perle di saggezza del tipo "ma voi davvero sperate di vincere qualcosa?Lascaite perdere adesso e andatevene a casa" Oppure dimostrazioni di acume come "E ti sei laureata? E perché? In cosa? Ingeneria? Come mai? Non ti si volelva fare nessuno?" Insomma, le due barbie dimostrano ancora una volta che ad essere ricche, stupide e stronze, ci si guadagna. La gente applaude felice, nessuno le manda dove meriterebbero. Perché nessuno decide di abbandonarle in qualche vilaggio messicano e dimenticarsi di andarle a riprendere?
L'utima chicca della serata è "Braccia rubate alla borghesia", reality show dove un gruppo di ricchi rampolli, tutti figli di qualche personalità statunitense, ma privi di una qualsivoglia personalità propria, viene trasferito un un ranch dove dovrà lavorare per un periodo di tempo.
A quanto pare il posto non solo è una figata(apesaggio da sogno, animali splendidi ecc), ma a prima vista sembra pulito, ordinato, organizzatissimo e molto, molto patinato. Neanche a dirlo: i viziatissimi protagonisti sono spaesati, sconvolti, non si capacitano di come queste persone possano chiedere loro di fare il caffè! Voglio dire! Vi rendete conto? E non basta, uno dei concorrenti rimane basito quando gli spiegano che deve lavarsi da solo la biancheria sporca e replica "Perché non può farmelo qualcuno? Posso pagare per questo!" La prima frase che ho senito da questo reality suonava più o meno così: "Mi stai dicendo che esistono perosne che si depilano da sole?" ...
Quello che fa rimanere basiti è quanto questa gente sia abituata ad un mondo che non è reale, che esiste solo nelle loro ricche favole. Questi sono ventenni che non si sono mai tagliati le unghie da soli, che non hanno mai dovuto preaprarsi un caffè o fare benzina alla macchina, non hanno mai lavato un piatto o un paio di calzini, non hanno mai dovuto lavorare un solo giorno delle loro lussuose vite. Forse sono retrograda, ma trovo quaclsoa di immorale in questo genere di cose... Qualcosa di immorale nello spendere un milione di dollari in un vestito o una giornata in qualche beauty farm, qualcsoa di immorale nel essere giovanissimi e disporre di una quantità astronomica di soldi per i quali non si è faticato nemmeno un secondo nella propria vita.
Questi non sono esseri umani. Sono soldi con un volto.
In confronto ai protagonisti di questi reality americani, in nostri Famosi Isolani diventano simpatici, bonaccioni, alla mano, gente che sì, magari è milionaria e ha quattro macchine, ma almeno se le guida personalmente! Gente che sicuramente può permettersi di sputtanarsi in due minuti quello che noi guadagnamo in quattro mesi di alvoro a 10 ore al giorno, ma almeno si passa il filo interdentale da sola, senza andare al salone di bellezza per farlo, ogni mattina.
Dopo questa mini immersione nei reality, insomma, ho concluso che se anche non ne vedo per i prossimi 10 anni sto bene lo stesso...
:: Tanachvil alle 16:16
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::mercoledì, settembre 28, 2005 ::
La mia consueta fonte di informazioni mattutina(i free press: santo City e santo Metro) oggi mi fornisce qualcosa di tristanzuolo... Un messaggio avvertirà i genitori Romani: vostro figlio oggi non è stato presente alle lezioni In poche parole, per gli studenti d'ora in avanti la vita si fa dura. Fare fuga da scuola diventa un'impresa semi impossibile, dato che alla loro assenza i genitori riceveranno l'sms spione: suo figlio oggi non è stato presente alle lezioni. Che tristezza. La fuga da scuola è sempre stata una risorsa indispensabile! Saltare ad arte le giornate con tre interrogazioni di seguito, filarsela al parco il primo giorno di sole a primavera e, per i più fortunati i cui genitori uscivano di casa presto e non tornavano che nel pomeriggio, restarsene meravigliosamente a letto! Io a volte uscivo, intorno alle sette e mezzo, mi incamminavo verso scuola e passavo davanti al bar del liceo classico... E lì non c'era più nulla da fare, mi fermavo a fare due chiacchiere, a prendere un caffè, si decideva di entrare un'ora dopo, poi tiravamo fuori le carte e le ore diventavano due e poi l'intera giornata. Al Charleston Gigi suonava il piano e si cantava, da Avalon si andava a fare due chiacchiere con Pet e Paolo e poi da AD a comprare fumetti, magari in Piazzola a fare un giro e ai Giardini Margherita a godersi il sole o la neve. Non è che succedesse tutti i giorni, eh... no, in realtà era una cosa che capitava una tantum, anche perché altrimenti diventava rischioso. Mai come per i poveri martoriati studentelli d'ora in avanti. Come faranno? Modificheranno il numero del genitore dalle schede personali? Chiederanno all'ingaro babbo(se ingnaro!) uno scambio di schede telefoniche? Negheranno l'evidenza? ("Oggi non sei andato a scuola!" "Invece sì, ma sono stato in bagno tutto il tempo...")
Ad ogni modo togliere la fuga agli studenti è una vera bastardata... Son cose che non si fanno.
Tra le cose che non si fanno oggi incappo in un'altra... Poco fa sono entrata da Limoni, una grande profumeria in via dei Mille a Bologna, con l'intenzione di dare un'occhiata ad un trattamento di creme varie che avevo visto pubblicizzato in una rivista. Ultimamente spendo soldi quasi solo per cose di questo genere: creme, cosmetici vari, trattamenti estetici e saponi profumati. E non sono cose a buorn mercato... La soddisfazione di avere determinate parti del corpo depilate come si desidera, ad esempio, porta via una trentina di euro, tanto per rendere l'idea... Insomma, ultimanente finisco per usare i soldi a disposizione quasi solo per questo e oggi avevo deciso di vedere se quel set di creme valeva la pena. Così entro in profumeria e esattamente TRE SECONDI DOPO mi trovo attaccato al culo il vigilante del negozio. E' una cosa fastidiosa fino all'orticaria: tu entri in profumeria e da quel momento hai una specie di ombra che ti segue, scaffale per scaffale, controlla che tu non tocchi nulla e che se lo tocchi tu non te lo infili in tasca. Si rendono conto questi signori che se volessi entrare in profumeria e mettermi a taccheggiare non mi sarei vestita come stamattina? Si rendono conto che guardano me, in jeans e camicia, ma non si preoccupano minimamente della bella figheira in tacchi alti e coda di cavallo che si è appena infilata in borsa non so che, dall'espositore di Guèrlaine? No, è ovvio, le guardie giurate dei negozi pedinano solo le ragazzine e le persone, come me, che hano l'aria, evidentemente, di essere poco raccomandabili. Tra l'altro non è che ti seguano con discrezione, no, ci tengono proprio a farti capire che ti stanno tenendo d'occhio, sti stronzi.
Bene, io oggi ho perso la pazienza. Ho preso i tre trattamenti che ero venuta a vedere, la guardia mi si è appiccicata addosso. Io li ho portati alla cassa, mentre era momentaneamente vuota, e ho aspettato che la guardia mi si piazzasse alle spalle. A quel punto ho fermato la commessa prima che si mettesse a battere i prezzi e le ho spiegato gentilmente che ero venuta per comprare il costoso trattamento in questione, ma che essere pedinata per un quarto d'ora non è un'esperienza molto piacevole.
In poche parole: il negozio in questione ha perso 72 euro momentaneamente e una cliente definitivamente, dato che non penso ci rimetterò più piede. Forse sarò stata antipatica, ma francamente mi son rotta le palle di essere seguita come una criminale ogni volta che metto piede in un qualsiasi esercizio commerciale con gestori paranoici!
Tra le altre cose mi chiedo quanto siano svegli questi tizi o chi dà loro istruzioni... Da quello che ho visto succedere più di una volta, non conviene mai che l'unica guardia di sala segua una sola persona, dato che in questo modo chiunque altro ha piena libertà d'azione. Una volta ho visto tre ragazze che, in un negozio di Londra, si fecero spesa completa: una si aggirava con fare sospetto attirando la guardia di sicurezza, un'altra chiedeva informazioni ad una commessa, mentre la terza toglieva etichette, infilava trucchi e bijotteria nella capiente borsa che portava al braccio. Più semplice di così...
Vabbeh, adesso vado a prendermi un Aulin causa febbre che va e viene e poi vedo se è il caso di allettarsi per abbassare la temperatura. Avete mai provato il succo di melograno e mirto che ha messo fuori la Santal? Devo ancora decidere se mi piace moltissimo o se è disgustoso...
:: Tanachvil alle 13:00
::pErMaLiNk::
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::lunedì, settembre 26, 2005 ::
Reduce dal raduno della lista Eymerich, mi concedo la serata Star Trek del lunedì, svaccata sul divano del salotto, mezza indisposta causa febbriciattola noiosa e invadente. Tanto si è mangiato, tanto si è bevuto, tanto si è chiacchierato e così si scoprono persone davvero stragradevoli. Devo ammettere che un po' di timore ce l'avevo, il timore di trovarmi fuori posto e di scoprire che persone con cui si sta bene a chiacchierare via mail non sono altrettanto compatibili di persona. Invece no. E tanto basta! Come ogni volta che si conosce qualcuno che si stima particolarmente per il suo lavoro, avevo paura che il Magister fosse... boh, non so nemmeno io come, ma diverso da com'è. E com'è è favoloso, una persona che è un piacere veder ridere, sentir parlare e con cui tirar mattina. E poi veder accendere un barbecue col lanciafiamme è sempre un'esperienza! Ora mi dedicherò alla lavatrice e a portare a termine il lavoro per Lucca...
"Vescovo, cos'ha da dire in sua discolpa?" "Niente, sono pazzo..."
 (permoltimanonpertutti)
:: Tanachvil alle 23:05
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::giovedì, settembre 22, 2005 ::
Non smetterò mai di ringraziare Dispenser per la marea di vaccate che segnala ogni sera, ben mimetizzate talvolta in mezzo a segnalazioni ben utili e interessanti! Grazie Matteo Bordone! Comunque... Stasera si parlava(anche) di questo:
Qualcuno di voi forse conosce questa donna
 Nel caso la risposta sia sì, sono un po' preoccupata...
Per quelli di voi che non l'hanno riconosciuta(auspicabile per la vostra salute mentale), svelo subito il mistero, si chiama Matha Stewart ed è praticamente la guru delle casalinghe anglosassoni col pallino del decoro e della cura della casa. Nelle sue trasmissioni e nei sui libri insegna come decorare la tavola di Natale, come scegliere l'abito da sposa, tecniche per smacchiare le camicie, per tenere comportamenti impeccabili, per curare le ortensie... Gran Maestra del bon ton, Somma Sacerdotessa del decoupage, è il bersaglio ideale per tutti coloro -me compresa- cui fanno schifo i mobili craquelé, lo stile provenzale provoca conati, detestano i colori pastello, il decoupage con motivi vittoriani fa venir voglia di commettere omicidi e via dicendo...
Da oggi ecco a chi far riferimento se volete decorare un tavolino con gli arcani maggiori o stampigliare graziosi pipistrelli sulle vostre candele! Gothic Martha Stewart è la risposta!

Io sto già addocchiando quel vecchio tavolinetto sbilenco...
:: Tanachvil alle 21:08
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::giovedì, settembre 15, 2005 ::
OddioOddioViprego guardate questo sito (che potrebbe diventare un titolo per uan rubrichetta aperiodica)
Avete presente tutti quei file audio che si cercano sui vari programmi di file sharing e che talvolta sembrano introvabili...
Cose come Fantozzi e la Corazzata Potiemkin, Aldo Giovanni e Giacomo e la storia della vertebra di Moffetta, Corrado Guzzanti e i suoi personaggi, Abatantuono e ATTILA...
Ecco, in questo sito fantastico trovate tutti i file wav, leggeri e veloci da scaricare, di alcuni momenti assolutamente magici della comicità italiana!
Vale la pena!!!
Tanto per fornirvi un assaggino... Scaricate questo
:: Tanachvil alle 00:35
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::mercoledì, settembre 14, 2005 ::
Sai, la gente è strana...
O meglio, la gente è un po'stronza. Scene di ordinaria follia nell'androne di casa.
Interpreti: la mia vicina logorroica, uno sconosciuto con la barba.
Lo sconosciuto fuma una sigaretta nell'androne del nostro palazzo, il portone d'ingresso è chiuso. Sopra la testa dello sconosciuto campeggia al scritta "Vietato Fumare".
La vicina logorroica vede lo sconosiuto mentre esce per fare una commissione. Torna 20 minuti dopo. Lo sconosciuto è ancora lì. Sta sempre fumando. A terra ci sono delle cicche spente.
Vicina: Scusi, sta aspettando qualcuno? Sconosciuto: E a lei che gliene frega? Vicina: Guardi abito qui e volevo solo sapere se... Tra l'altro sarebbe vietato fumare qui dentro... Sconosciuto: Se vuole sapere chi sono chiami la polizia e a quel punto faccio vedere a loro i documenti!
Ora... Voi che avreste fatto? Io francamente lo avrei invitato ad uscire da casa MIA e a levarsi dalle palle. In caso si fosse rifiutato avrei effettivamente chiamato la polizia, non solo per sapere chi fosse (che infondo un po' chissenefrega), ma soprattutto per farlo sbattere fuori dai maroni. Ma probabilmente non sarei riuscita ad esimermi dal mandarlo a fare in culo.
 La mi vicina invece no. Lei c'è rimasta male, pora donna, e se n'è andata mesta mesta...
Voi non gli avreste spaccato la faccia?
:: Tanachvil alle 20:52
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::martedì, settembre 13, 2005 ::
Ci sono alcune cose di questa città che adoro. Altre mi fanno un po' rimpiangere che non sia una metropoli, ma solo per qualche minuto, poi passa. Ad esempio, è fastidiosetto che, quando tu stai guidando per tornare a casa e sono le sette della mattina, non si veda nemmeno l'ombra di un bar aperto in cui farsi dosi massicce di caffeina...
Comunque... A dormire alle sette del mattino e in piedi alle undici, alla fine 4 ore sono più che nella media di questi ultimi venti giorni. Solo che comincio ad accusare un po'. Sopravvivere alla scrittura del manuale! Appena le cose saranno scaramanticamente meno delicate, sarò meno vaga.
Ora mi sono finalmente concessa una mezzora nella vasca, col bagnoschiuma che mi fa allergia , ma chissenefrega, ha un odore stupendo. Insomma: mini restauro, ora bloggo e poi cerco di capire sbrogliare problemi di comunicazione. Però... che post inutile, eh?
:: Tanachvil alle 20:04
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::lunedì, settembre 12, 2005 ::
Avevo già rischiato tempo addietro di morire come una zanzara. Dev'essere qualcosa nel mio karma, probabilmente in una vita passata ero una mosca tze tzè. Fatto sta che ho un pessimo rapporto con gli insetticidi. Ad ogni modo... Ieri sera decido di fermarmi una secondo dal revisionare il lavoro e di guardarmi Fahreneith 9/11, tanto per farmi venire su nervi et indignazione salutari e rinvigorenti.
Mentre sono sul divano, in compagnia di mia madre e di quella scassapalle della mia vicina di casa, vediamo volare per casa una specie di ufo ronzante. Sul momento sembra una falena, poi ci si guarda meglio: è una zanzara gigante. Ma dico sul serio, veramente enorme e con tanto di pungiglione, mai vista così grande. La stronzetta si posa sulla lampada e io dico a mia madre di recuperare un bicchiere e un foglio di carta, che la sbattiamo fuori. Lei torna dopo qualche secondo e non ha un bicchiere. Ha il Baygon. Lo spruzza sulla bestiaccia, che defunge. Ma non è tanto questo il punto su cui sindacare. Anche io rischio grosso.
Sul momento si tratta solo di mal di testa e fastidio. Poi, in nottata, arriva la nausea e i conati. Sintomi di avvelenamento? Dici? Non lo so, so che stamattina avevo la capacità polmonare di un ottantenne! Perché mia madre tenta continuamente di uccidermi?

:: Tanachvil alle 14:27
::pErMaLiNk::
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::domenica, settembre 11, 2005 ::
Stacco un attimo dal lavoro per guardarmi Sex and the City su Jimmy. Petrowsky è spettacolare, ma falso. Ragionamenti delle due di notte su un telefilm americano? Sì, può essere.
C'è stato un periodo in cui lo guardavamo da 3 posti diversi, Sex and the City, e due posti erano a Bologna, l'altro a Londra. Io la sesta stagione me l'ero persa andando a giocare a Werewolf la domenica sera e mi sentivo i racconti.
La sera degli attentati di luglio a Londra sono stata mezzora al telefono con Ene e non so come siamo finite a parlare di Smith Jarrod e di Samantha con le parrucche. E così lancio là il mio giudizio: il perosanggio di Barishnikov, per quanto strafigo, è finto come il sapore di fragola delle BigBabol. Artificiale. Non funziona.Romanticherie appassionate da romanzo dell'ottocento mescolate con un po' di eccentrico egoismo, ma no, non ci piace alla fine. Non che non mi piacciano i sogni, soprattutto in campo sentimentale ne avrei decisametne bisogno ptima di dimenticarmi del tutto cosa significa, ma c'è un confine tra sogno e presa per il culo, dai... Comunque non mi piace nemmeno Big. E francamente Carrie fa sempre di più la figura della decerebrata. E io sono in vena di questi giudizi categorici che non interessano a nessuno!
Ho scoperto un accessoro, nel frattempo, che ha salvato la serata dal dramma: il montalatte elettrico!
 Ora, io in casa ho avuto la Cappuccina, presa coi punti del Mulino Bianco, il montalatte quello meccanico, con lo stantuffo e tutto il bricco introrno, ma nessuno di questi oggetti era in grado davvero di creare quella bella schiuma soffice e consistente. Questo nuovo oggettino invece sì. Mai più senza. Mi sono appena fatta fuori una tazza di schiuma di latte freddo... Domani mattina cappuccino fatto in casa e vediamo come viene. Basta poi poco per avere delle piccole soddisfazioni, no?
Però sono senza sigarette, ecco. E ho addosso i pantaloni di un pigiama da uomo (tra l'altro di quelli con l'apertura davanti, che è peggio)con una maglietta rossa, non ho il reggiseno, ho l'olio di Macassar spalmato sui capelli per cercare di resuscitarli e sono scalza. No, decisdamente non posso scendere così a comprare le sigarette. Anche se sarebbe un esperimento interessante.
Ormai è ufficialmente Settembre. E' autunno, anche se dicono sia ancora estate.
Non ero ancora pronta.
:: Tanachvil alle 02:13
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::sabato, settembre 10, 2005 ::

Vampiri surfisti! Surfisti Nazisti! Nazisti dell'Illinois!
Chi comanda la spiaggia? I surfisti! E chi comanda i surfisti? I surfisti nazisti!
Se comincio a fare sogni che comprendono film della Troma significa che siamo ad una fase preoccupante...

E sì, ho ricominciato a drogarmi con gli smileys...
Mah... e perché adesso le gif non si vedono? Vi giuro che ci sono...
:: Tanachvil alle 12:42
::pErMaLiNk::
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::mercoledì, settembre 07, 2005 ::
Dal Diario di Bridget Tanà
 7 Settembre 2005, ore 17.57
- Ore al computer totalizzate: 8. Di cui, continuative almeno le ultime 6. - Sigarette fumate: 12. - Tazze di caffè da questa mattina alle 10: 6 - Ora di chiusura occhi ieri notte: 06.35 AM - Ora di apertura occhi stamattina: 10.12 AM - Capitoli consegnati: 1 - Crisi isteriche: 1
Secondo me mi sto trasformando in un ibrido tra la donna e la tastiera. Ctrl+Alt+Canc per riavviare le funzioni cerebrali, grazie!
 E sono quasi le sei e pensavo che fosse molto, molto, molto prima. Porcatroia... Voglio giornate da 48 ore, almeno!

Nelle ore di sonno che ho avuto stanotte ho fatto un sogno che comprndeva i seguenti persoanggi: Woody Allen, Babbo Natale, Tarantino, Roberto Recchioni, La Voce di Dio(nel senso di Alan Rickman in Dogma) e altre comparse volanti. Lascio a voi il compito di dedurre la trama, anche perché io non la ricordo affatto. E sono sicura che sia meglio così.
:: Tanachvil alle 17:50
::pErMaLiNk::
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::lunedì, settembre 05, 2005 ::
Ecco... nonc'è niente da fare, sono un rottame! Nausea...Giramenti di testa, calo della vista. I casi sono due, o si tratta di troppa permanenza al computer (circa 10 ore al giorno) oppure ho la febbre. Oppure entrambe le cose.
Nel primo caso c'è la soluzione: questo pratico programmino stabilisce con voi i vostri ritmi di lavoro e vi avvisa quando è ora di fare un pausa, suggerisce piccoli esercizi di stratching e elargisce consigli per sopravvivere al lavoro al pc: imperdibile! L'unica cosa che mi chiedo è se sia compatibile con lo svolgimento del lavoro nei tempi previsti. Temo che la risposta sia no...
Nel secondo caso... Boh? tiro avanti lo stesso che non ho il tempo di ammalarmi.
Chiudo con qualcosa che capiranno in 10 a dir molto, ma fa lo stesso.
Più avvincente di Dark Ages! Altro che Vampire, The Requiem... Meglio di Werewolf, the Forgotten! Più immaginifico di Changeling The Dreaming...Intrighi, pettegolezzi, pasticcini e visite oculistiche! Chi vincerà il prestigioso premio di cucito? Il nipote di chi si sposerà per primo? Riuscirete a star sveglie in chiesa?La nota casa editrice WW (Wilemina and Wilma) Presenta.....

E con questo direi che la mia sanità mentale è andata a spendere.... (scusate se l'immagine è un po' pesante, ci metterà un po' a caricare!)
Torno a lavorare... Sigh!
Ore 01.30, Apppdeit...
Huuu-huuuuuuuu! huuu-huuuuuu! Inthesciedouuuu... Cristosanto... Credo di avere superato il mio limite di sopportazione di me stessa...C'è come questa vocina che mi dice "Sciiiiaaaaao, adesso abbbastaaa..." ma non la sto ascoltando.
Mi finisce l'estate sotto i piedi, ho visto un pezzo di Big Fish mentre facevo una pausa e mi sono commossa pensando alle scene avanti, ho voglia di(non in ordine): fare un bagno al fiume, mangiare lamponi,vedere uno svaccaio di puntate di Next Generation, un calippo fizz alla coca cola(ma li fanno ancora? No perché non lo trovo mai!Maiiii!), una sigaretta (facile, ora l'accendo), leggere qualcosa che non sia John Doe, diventare patrona dti mondto, imbiancare una parete, farmi tornare in mente com'era sta storia del sesso, fare un giro in bici alle 4 del mattino, andare su a Rohan a godermi settembre, sushi, quella roba buonissima che ho mangiato al giappo con il cetriolo, l'avocado, il salmone, il riso e il sesamo, madonna che buona, giocare a robottoni, cantare, dormire, vedere Mirrormask, finalmente, una Bìra, cucinare qualcosa di elaborato e rilassante, fare il mio solito sogno su Wolverine, caaaffè... ZZZZzzzzzzZZZZZzzzZZZZzzz..... Aohè! Eccomi, si diceva? A parte tutto, era un po' che non mi mettevo a scrivere vaccate a ruota libera. Magari è terapeutico. Le mie tette da abbronzate sono una bellezza.Davvero. Erano anni che non le vedevo così. L'ultima volta che avevano preso il sole erano di due misure più piccole. Davvero. Vabbeh. Dopo questa considerazione(no, non posto una foto) sarà melgio cercare di lavorare un altro po' e poi, sì mi sembra saggio, andare a dormire.
E sono pure sobria, pensa se avevo bevuto. Ecco, ora ho voglia di un Martini.
Agitato. Non mescolato. Bastaaa...
E' la fine.
:: Tanachvil alle 19:34
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::giovedì, settembre 01, 2005 ::
Sono incazzata, molto, mi sento presa per il culo e, per tutta risposta, non posso fare altro che incazzarmi e poi mettermi a lavorare, perché non c'è tempo, perché c'è da scrivere troppo e io ormai non faccio altro. E infatti ieri è stata una giornata di quelle in cui ti fermi solo quando suona il telefono o arriva qualcuno a salutarti... Se Ceci non passava mi sarei pure dimenticata che qualche ora prima avevo fame. Adesso inizio la mia sfida: scrivere un intero capitolo in quattro ore, con tanto di tabelle e ammennicoli vari. Riusciranno i nostri eroi? Devono, per forza. Ne avrebbero anche fatto a meno, ma tant'è. Sonno. E molto, molto incazzata.
:: Tanachvil alle 10:42
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::lunedì, agosto 29, 2005 ::
...Se almeno fosse Novembre!
Da quando anche Bologna gode del beneficio di una stagione monsonica, il mio corpo fa di tutto per dimostrare il suo disappunto.
La novità del mattino è la schiena bloccata, da dieci minuti a questa parte. Di sicuro questo mi farà lavorare molto di più del solito, dato che non riesco più a muovermi dalla sedia del pc. Ahia...
Beh, del resto ieri sera avevo 38 di febbre e un mal di stomaco da nervosismo di quelli da primo premio, per cui non so che cos'altro aspettarmi col proseguire della giornata. Lunedì mattina... Devo dire che capisco benissimo ognuna di quelle canzoni che, in un modo o nell'altro, chiariscono un definito e specifico odio per questo giorno dlela settimana. Tell me why I don't like mondays e così via... Tra le tante cose che odio del lunedì, c'è che normalmente, dopo il finesettimana, uno già fa fatica a svegliarsi, ad alzarsi, a riprendere il ritmo e tutto quanto, ma non è nemmeno troppo il mio caso... No, nella mia situazione attuale ogni giorno è un po' uguale all'altro e non c'è gran differenza tra il week end e la settimana. No, la cosa che detesto è questa: tu ti svegli, ti alzi, fai un breve elenco mentale delle cose che devi fare e delle cose di cui hai bisogno, poi esci, anche per darti una sferzata, per reagire al sonno e al rincoglionimento mattutino. Finalmente la domenica è passata e il mondo, là fuori torna ad aprire negozi, far funzionare uffici, mezzi di trasporto e distributori di benzina... NO! Il lunedì mattina no! E' tutto chiuso il lunedì mattina! La domanda è: Perché? "Orario: LUN. 14.30 - 19.30" Ma per quale motivo, scusa? E io mi alzo e penso magari di fare un po' di spesa, il pane, un po' di frutta, e ho anche bisogno di andare a vedere per la stampante e portare le scarpe, ad aggiustare e... No, perché tutti i supermercati son chiusi, gli ipermercati e i negozi di elettronica neanche a parlarne, il calzolaio è ancora in vacanza e via di seguito. E poi c'è che la martedì pomeriggio chiudono certi alimentari... E il giovedì pomeriggio molti negozi... E alcuni non aprono proprio al sabato... E allora vaffanculo! Bah! Adesso caffè, il terzo della giornata, e si torna a scrivere. Ah... Ieri sera ho visto Chicago. Non male, ma tutti sti Oscar non li ho capiti.
:: Tanachvil alle 11:32
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::venerdì, agosto 26, 2005 ::
Torna un po' di sole, mi fa malissimo il braccio destro, i miei partono domani e se ne vanno al mare.
Tornare qui non è stato piacevole come mi aspettavo... Serate casalinghe a guardare documentari sugli squali, scrivere per ore al computer per lavoro e vedere la luce che comincia a calare con troppa velocità: puttanamerda, l'estate sta finendo e un anno senevà!
Da domani, si diceva, sono senza mezzo di locomozione, dato che la vacanza in toscana dei miei e di mia sorella comprende la loro partenza macchinamuniti. Mi resta lo scassone, lo scooter, ma non è che mi preoccupi più di tanto, non devo andare da nessuna parte.
Ierisera stavo per andare al cinema da sola, ma poi ho desistito. Alla fine è una cosa troppo deprimente e si trova sempre il coglione che ha voglia di venire a fare battute sceme, tentare di attaccare bottone, se non peggio.
Così ho finito per rivedermi Cyrano de Bergerac di Rappenau, recitare le battute in sincro col buon Depardieu e commuovermi come sempre in svariati punti...

Vous souvient-il du soir ou Christian vous parla Sous le balcon? Eh bien! toute ma vie est la Pendant que je restais en bas, dans l'ombre noire, D'autres montaient cueillir le baiser de la gloire! C'est justice, et j'approuve au seuil de mon tombeau Moliere a du genie et Christian etait beau!
Già... dicevo? Ah, sì, visto Guida Galattica, poi magari ne parlo, ma per commentare brevemente: alcuni punti sublimi, altri da dimenticare e soprattutto PERCHE' CI DEVONO SEMPRE INFILARE L'INUTILE STORIA D'AMMMMORE??? Non lo capirò mai...
Vado a preparare il pranzo ai miei. Che male sto braccio, porcamiseria...
:: Tanachvil alle 12:19
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::domenica, agosto 21, 2005 ::

Questo tempo da ottobre mi sta rimescolando l'umore... Non ho nessuna intenzione di arrendermi all'autunno, mi spetta ancora un po' di estate da vivere e non ho voglia di rinunciarci, non ancora! E stasera avevo quasi pensato di andare al cinema all'aperto a vedere le pacchianissime Crociate del Sig. Stone, che non ho ancora visto. Sarà destino...
Così passo la giornata a lavorare al pc e a leggere Il Quinto Giorno, che avevo lasciato in sospeso a casa per tuffarmi ne I Tre Moschettieri. Pork... Un fulmine dev'essere caduto a moooolo poco da qui. Ho paura dei temporali, ebbene sì, mi eccitano e mi terrorizzano al tempo stesso. Sarà infantile, ma non posso farci granché.
 Si diceva... Il Quinto Giorno, già. Per ora, lanciandomi in una recensione di mezza lettura posso dire che: E' scritto piuttosto bene, anche perché altrimenti non si riuscirebbe a leggere con tutte quelle "parentesi" scientifiche sugli idrati di metano, le megattere e i vermi del ghiaccio... Ecco, nonostante quyesti interminabili pipponi da biologi, la narrazione resta interessante, anche perchè l'autore ha l'accortezza di renderli necessari per la comprensione della storia. Oltretutto sono sempre spiegazioni date dalla voce dei personaggi e anche questo contribuisce a renderle leggere e decisametne intriganti... quasi quasi ci si appassiona pure! Senz'altro il romanzo fa un po' fatica a decollare e a questo fattore contribuiscono, oltre ai pipponi scientifici di cui sopra, anche i numerosi prologhi e antefatti che raccontano molti diversi momenti prima che succeda davvero quaclsoa di comprensibile. Se c'è una cosa che l'autore non è abilissimo nel fare è il racconto del passato dei suoi personaggi... Ad un certo punto ti accorgi che parte il flashback e ti vein voglia di saltarlo a piè pari! La struttura della narrazione, costruita a blocchi che si svolgono in successione, ma in diversi luoghi e con diversi personaggi (che poi ovviamente finiscono per incontrarsi, ma dopo circa 250 pagine...) di tanto in tanto dà un po' fastidio invece che intrigare, ma alla fine non così tanto da pregiudicare del tutto il piacere della lettura. La storia è abbastanza catastrofica e spaventevolissssima da tenerti attaccato con quella specie di masochismo che attira la gente al cinema per film come Aramgeddon o Twister, però vanta una certa originalità, c'è da ammetterlo! Qui non siamo in presenza di vulcani che eruttano o comete che piombano giù all'improvviso... C'è tutta una serie di motivazioni scientifiche dietro a tutto quanto che rendono la catastrofe macchinosa eppure molto verosimile. Certo, la causa è quella che è, ma ancora devoa rrivare in fondo e quindi non mi spingo oltre. Di tanto in tanto l'autore si incasina coi nomi dei suoi personaggi e questo è male: dieci frustate al correttore di bozze e duieci allo stesso autore! Ricontrollare! Asini! Stessa cosa succede con alcuni nomi di luogo e di barche... Lo so, sono pignola! Nwl complesso comuqnue è un bel romanzo, per ora, un po' lento e da seguire con attenzione, ma decisamente godibile. Secondo me non passerà troppo tempo prima che Hollywood intraveda nelle trama un colossal da sbancabotteghino.
:: Tanachvil alle 16:53
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::giovedì, agosto 18, 2005 ::
Vino, bancarelle terra arsa e rossa terra di sud, terra di sud terra di confine terra di dove finisce la terra
C'è questa specie di regola non scritta per cui i paeselli di mare, ovunque essi siano, debbono avere una strada a scalinata. Una bella scalinata con tanto di paletti, il mare in lontananza oltre le case bianche, la piazzetta dove il giorno prima che arrivassimo, come ci ha fatto notare il padrone di casa, ci saimo "Persi Anna Oxa". 'Cidenti che sfiga, eh?
Bello il Salento, mare splendido e gelato, sabbia grossa e poco molesta, scogli talvolta troppo ripidi se uno soffre di vertigini come me... La terra è rossa per davvero, ma rossa forte, carico, con gli ulivi che vengono su dal nulla a centiania e tutti sti fichi d'india ancora acerbi che, anche se a me non piacciono, ti fanno venire voglia di fare razzia! E poi, beh... La PIZZICA. Ho sfiorato il suicidio con una sagra ogni sera a guardare gli altri che saltellavano a ritmo di tamburelli... Il problema è che poi se li sono pure comprati i tamburelli...
Vecchi e giovani pizzicati vecchie e giovani pizzicati dalla taranta, dalla taranta dalla tarantolata cerchio che chiude, cerchio che apre cerchio che stringe, cerchio che spinge cerchio che abbraccia e poi ti scaccia
Niente da fare, preferisco far restare la Taranta qualcosa che ho studiato, lasciarle quell'alone di mistero e di antico, di magico e di pericoloso, senza partecipare al lato cazzone del saltello continuo... E' più forte di me. No, non ballo, grazie. Certo magari muovo il piedino se mi becco un intero concerto degli Alla Bua a Felline e non c'è altro da fare che star lì... Ma non ballo, no grazie! E' una questione di predisposizione mentale e io non ce l'ho.
dentro il cerchio del voodoo mi scaravento e lì vedo che la vita è quel momento scaccia, scaccia satanassa scaccia il diavolo che ti passa scaccia il male che ci ho dentro o non stò fermo scaccia il male che ci ho dentro o non stò fermo
Bello il Cotriero, suilla spiaggia, con i palmizi e la luna alta sull'acqua turchese... Meno piacevoli i concerti sentiti che non incontravano nemmeno il gusto dei miei pur adattabili compagni di viaggio, figuriamoci i miei, che con la musica sono alquanto 'ghignosa', come si dice qua.
...E poi tutto il resto, la segnaletica impazzita, le cozze crude e Vigna che si spella in stile lebbroso, gli uomini 'disadatti' e il calippo, la Litoranea e Clark Kent, quattro stelle cadenti, la casa più umida della storia e il bagno intasato, I tre Moschettieri da leggere sulla spiaggia (che libro stupendo! Madonna che bello!)... Non mi va di raccontare tutto nè di finire la canzone. Bologna è grigia e diluvia. Ho voglia di un Mojito e di non far niente. Vado a lavorare che è meglio.
:: Tanachvil alle 17:51
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::sabato, agosto 06, 2005 ::
Dopo aver detto che avrei passato l'ennesima estate Felsinea ad abbronzarmi alla tenue luminescenza del monitor... Dopo aver affermato che no, io non avrei abbandonato il mio blog, la mia mail, tutti i miei progetti non conclusi... Dopo aver passato gli ultimi 7 anni senza una vacanza... Quest'anno si parte!
E si parte stasera!
Io, il Duca, la Michi e il Barista salpiamo stanotte da Felsina sulla Ducamobile. Direzione Salento. Nottata in autostrada, poi ricongiungimento con Vigna+due amici suoi a mattina inoltrata, dopo di che, finalmente, vacanza...
Al ritorno mi aspetta da finire un lavoro, da evitare crisi di nervi dovute al suddetto lavoro( che puttanamerda se mi sta facendo saltare in nervi...) , mi reiscrivo in palestra e in piscina e ricomincio da capo, come sempre ad ogni fine estate... Tutto questo però, per una settimana, non mi toccherà minimamente.
Vi lascio da guardare queste pagine, mentre sono via, se arrivano commentatori molesti, Marco Conidi, richieste impellenti, fate come se foste al posto mio. Fregatevene.
Vado a finir di fare la valigia e a preparare la parte di alvoro che mi porterò dietro (poca...che va bene tutto, ma ho bisogno di staccare).
Vado in vacanzaaaa! (non ci si crede...)
:: Tanachvil alle 11:41
::pErMaLiNk::
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