" Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui
solo gli ottusi sono presi sul serio
e io vivo nel terrore di non essere frainteso." (Oscar Wilde)
"Le c0se n0n SeRve chE SiaNo aCcaDutE pEr eSsere vEre.
I RaCconti e i SognI son0 le vErità omBrA che durEraNno
quanDo i seMplIci fAtTi sAraNno p0lVere e cEneri, e DimentIcati."
(Sogno, in Terre del Sogno)
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“Quando il fato t’è contrario e mancato ti è il successo...
Smetti di far castelli in aria e va a piangere sul...”
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::lunedì, maggio 30, 2005 ::
Sì, Sì, Sì e poi Sì.

Era tempo che un referendum non aveva un'importanza di questo genere. Era anche tempo che su di un referendum non c'era tanta malainformazione e tanta voglia di non saperne nulla.
Una serie di sondaggi e inchieste condotte da vari giornali raccontano di un'Italia menefreghista e disinformata. Ma è tutta colpa di questa non meglio identificata "gente"? Temo ci sia una buona partecipazione, un concorso di colpa... Giornalisti, politici, opinionisti, conduttori, che hanno trovato molto altro di meglio di cui parlare fino ad ora.
Questo referendum non è una questione puramente politica, come qualcuno vorrebbe fosse. Questo referendum, che è passato tra mille difficoltà, è fondamentale e sarà fondamentale. Tutti speriamo di non doverci fare i conti, perché significherebbe che non possimao avere figli in maniera 'naturale' o che riponiamo le nostre speranze nella ricerca per guarire una malattia che ci riguarda. Qullo che penso è che, anche se ognuno di noi fosse una sorgente di fertilità, un pozzo di salute, o quel che vi pare, questo referendum riguardi TUTTI. Fertili, infertili, sani, malati, ricercatori, usufruitori, uomini, donne, bambini, anziani. Perché non ci si può preoccupare delle cose solo quando ci riguardano. E' uno di quegli atteggiamente per cui di tanto intanto penso che sì, la razza umana merita l'estinzione.
Questo referendum riguarda il diritto di scelta, come accadde vent'anni fa con divorzio e aborto, diritto e non dovere. Nessun obbliga nessuno a fare nulla. Questo è il principio. Nessuno può imporre la propria etica su nessuno. Nessuna morale religiosa o meno può decidere della vita di nessuno.
Questo referendum riguarda il diritto di avere una scelta, di fare scelte in base alla propria personale morale e di decidere autonomamente o con il consiglio del proprio medico di fiducia. Di questo stiamo parlando. Parliamo di dare a chi è malato una speranza in più attraverso la ricerca. Parliamo della possibilità di avere figli sani, anche se i genitori sono malati. Parliamo della possibilità, per coppie affette da malattie che si trasmetterebbero inevitabilmente al feto, di avere figli sani, che avranno la possibilità di non trasmettere più, alle generazioni successive la malattia dei genitori. Parliamo della possibilità di non anteporre la salute di un embrione a quella di un essere umano. Parliamo della possibilità di scegliere, anche se si ha avuto la sfortuna di dover ricorrere alla fecondazione assistita, quanti figli avere a prescindere da quanti embrioni si sono prodotti.
Parliamo, insomma, di scelta. Per questo mi sembra così assurdo che tanti decidano di astenersi, di non esprimere affatto una scelta, in un referendum che vuole garantire al possibilità di scegliere.
Equivale a negare i propri diritti di cittadino. Io scelgo di non scegliere. Perché? Perché il mio partito o il mio parroco così mi han detto di fare e io eseguo. Perché credo che sia una tattica migliore: non facciamo raggiungere il quorum. Perché 'Non si vota sulla vita' (mavvv....) Perché...
Qualunque sia il perché, ritengo che non votare sia una scelta pavida e oscurantista. Scegliere di non aver diritto ad esprimere la propria opinione. Credo che per certe persone i diritti civili siano sprecati. Meriterebbero una bella monarchia dittatoriale e un bel padre-re-padrone-dio che gli dica sempre cosa fare e cosa pensare.
Con questo referendum c'è molto in gioco. Il 12 e il 13 di Giugno io voterò 4 volte SI'.
Voi pensateci, riflettete e fate la vostra scelta.
:: Tanachvil alle 10:56
::pErMaLiNk::
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