" Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui
solo gli ottusi sono presi sul serio
e io vivo nel terrore di non essere frainteso." (Oscar Wilde)
"Le c0se n0n SeRve chE SiaNo aCcaDutE pEr eSsere vEre.
I RaCconti e i SognI son0 le vErità omBrA che durEraNno
quanDo i seMplIci fAtTi sAraNno p0lVere e cEneri, e DimentIcati."
(Sogno, in Terre del Sogno)
*A me MI piace*:
*A me invece non MI piace*:
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“Quando il fato t’è contrario e mancato ti è il successo...
Smetti di far castelli in aria e va a piangere sul...”
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::sabato, dicembre 16, 2006 ::
Organizzare feste mi mette di uno strano umore nevrotico, malinconico e trepidante. come se la sindrome da sabato del villaggio si fosse rotta qualche anno fa e ora non funzionasse più per bene, proprio per niente.
Sono alla fine di una delle settimane più stressanti degli ultimi tempi e ne porto addosso tutti i sintomi, tra cui questo fastidioso senso di malinconia che mi ha avvolto stamattina al risveglio e pare non volermi lasciare stare. Stasera preparo cose, ieri preparavo cose, giovedì cantavo a modena, mercoledì le generali... Tutto rigorosamente di corsa e con questa cosa del natale che si avvicina e i regali e i pacchetti e gli addobbi, che arrivano, son quasi qui, è quasi tardi.
Sono stanca, affannata, fumo troppo, mangio troppo e a orari scombinati, dormo male, insomma faccio pena, diciamocelo. ;) Stasera gli altri sono al live di changeling e un po' la cosa aumenta la mia malinconia. Certo, ovvio che mi manca changeling. Come potrebbe non mancarmi? Ma i motivi per cui non gioco a questo nuovo live sono ancora più che validi e sono troppo una delle decisioni più sagge che abbia mai preso per rinnegarla. Non mi ci vorrebbe proprio in questo momento il senso di inadeguatezza, di inferiorità e di fallimento, non ci vorrebbe proprio il sentirsi inutili e di troppo, ma mi dispiace che da fuori si pensi sia una presa di posizione testarda e antipatica e non un tentativo di salvarmi. Mi spiace essere interpretata come capricciosa mentre tento solo di proteggermi dallo stare male, più che male, più che peggio. Non ne ho davvero la forza di speigare e in fondo credo non interessi, dato che non mi viene chiesta nessuna spiegazione e tutto sembra così evidente. Certo mi ero forse aspettata una diversa solidarietà, un diverso appoggio, ma si sa che più si è coinvolti nelle cose e più si sbagliano le previsioni. Leggere Strega mi ha lasciato dentro un specie di seme di comprensione. Non è il romanzo migliore che abbia mai letto e forse non mi piace nemmeno come si aviluppa tutta la faccenda e forse... Ci deve essere qualcosa dentro quelle pagine, che lo rende così straordinariamente splendido, meraviglioso, qualcosa di malinconico, di forte e di contagioso. Quel qualcosa mi ha fatto sentire così tanto in comune con Elfaba da dare fastisio, in un certo senso e fare anche un po' rabbia. Forse un giorno una bambina con le treccine segnerà la mia fine. O forse è già successo parecchie volte e si tratta solo di capire come si fa a convincere una stupida scopa a prendere il volo. toh...la radio mi manda le seguenti parole... But I still have'nt found what I'm lookin'for.
:: Tanachvil alle 21:39
::pErMaLiNk::
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::mercoledì, dicembre 13, 2006 ::
Riceviamo, condividiamo e volentieri pubblichiamo un intervento della mia già citata sorella, nota ad alcuni come Athena.
In risposta a quanto pubblicato sul Resto del Carlino il 12 dicembre pag. X necrologi, dove un gruppo di sedicenti “amici del Cile” onorava la memoria di Pinochet, che nella lotta tra bene e male era uno dei buoni e ha scongiurato il pericolo rosso facendo del cile la svizzera dell’america latina(cito a braccio ma rende l’idea…) Noi, amici del buonsenso e della civiltà piangiamo la dipartita del senso del pudore, vilipeso, annichilito e sterminato da uomini ottusi e ciechi, fiancheggiatori dell’assassino AUGUSTO PINOCHET. Qualsiasi azione di disprezzo violento contro chi, esaltando la brutalità della dittatura cilena, ha usato come schermo alla propria indecente vergogna la foglia del pericolo rosso, è superflua. Sarà una risata quella che vi seppellirà.
:: Tanachvil alle 02:29
::pErMaLiNk::
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::sabato, dicembre 02, 2006 ::
Offerta speciale!
Da oggi e per un limitato periodo di tempo (in genere un annetto...) mia sorella ha l'età che aveva mia madre quando sono nata io e io quella di mia madre quando è nata lei. Sapevatelo, su rieduchesscional familiar!
:: Tanachvil alle 14:37
::pErMaLiNk::
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::venerdì, dicembre 01, 2006 ::
Mi piace la faccia di Calvino.
Oggi abbiamo parlato di Calvino e io, con un po' di stupore devo dire, mi sono resa conto che non sapevo che faccia avesse. Ho letto quasi tutto quello che ha scritto e l'ho molto amato, è uno di quegli autori che mi hanno fatta stare tanto bene e tanto male, ho trovato più risposte a ancor più domande in lui che in decine di altri e... Beh, insomma, non sapevo che faccia avesse Calvino. Possibile? Cavolo, sì! Calvino non aveva un volto, per quanto strano sia, non avevo mai visto una sua foto. Così stasera, zitta zitta, vado su google e scrivo "Ialo Calvino". Un po' tremo... E se ha la faccia da... Da uno che non è Calvino? E se non mi piace? E se mi rovina l'immagine perosnale e senza immagine che mi sono costruita inconsciamente?
Tutto bene. Anzi meglio. Mi piace la faccia di Clavino. Mi piace tanto.
:: Tanachvil alle 00:55
::pErMaLiNk::
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::sabato, novembre 11, 2006 ::
I disegni si rincorrono...
Ho sempre avuto una fascinazione totale per chi sa disegnare. Il fatto è che mi sarebbe sempre piaciuto essere in grado di farlo, ma non ho mai avuto nè l'occhio nè la mano giusta per farlo. Certo, i miei diari e i miai appunti di scuola sono sempre stati pieni di disegni, scarabocchi e faccine, personaggi che esprimevano i miei pensieri al momento, ma non so disegnare, no, diciamocelo, non sono proprio capace! Ed è per questo anche che chi invece con una matita in mano sa creare meraviglie suscita tutta la mia invidia e la mia ammirazione... Perché disegnare è poter mettere giù, su carta, vivo e deciso, quello che hai in testa, in un modo così diretto e semplice che ha del magico.
Tra le persone che frequento ci sono diverse mani baciate dal dono del disegno e uno di loro è Jaco, autore insieme a Marco di Magna Veritas, tra le altre cose. Jaco ha una capacità pazzesca di creare figure e insiemi di grandissimo impatto e, tra le altre cose che tutti noi gli abbiamo chiesto di fare, ci sono i ritrattini dei personaggi della campagna di Hogwarts. Beh, lui li ha fatti e io li ho messi sul blog della suddetta campagna. Che ti va a succedere? Succede che c'è questa disegnatrice, Makani, che fa delle cose bellissime con i personaggi di Harry Potter (se non avete mai visto il suo lavoro e siete Potteriani, andateci subito, che sono meravigliosamente dissacranti!) e deciso di scriverle due riche per farle un po' di meritati complimenti.
Lei mi risponde subitissimo con un gran entusiasmo e mi dice che ha visto il nostro blog potteriano e che ci sono die disegni bellissimi, chi li ha fatti? Li ha fatti JacoDronio, le dico io, e le lascio qualche link per vedere il lavoro suo e di Marco... E lei che mi risponde oggi? Che ha capito, altroché se ha capito chi è, e che ha la sua pagina di Deviantart tra i preferiti da un bel pezzo!
Lo so, sembra una cazzata, ma a me ha fatto tanto piacere vedere queste corrispondenzediamorosisensi in rete, a migliaia di km di distanza, apprezzamenti reciproci e scoperte... Insomma, non so disegnare, ma almeno posso mettere in contatto le maninemagiche tra di loro! ;)
:: Tanachvil alle 13:59
::pErMaLiNk::
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::mercoledì, novembre 08, 2006 ::
L'almanacco del giorno dopo...
In realtà trattasi di svariati giorni, è vero, ma Lucca mi fa sempre questo effetto e poi ho avuto da fare, ecco!
Bene, che dire della visita di quest'anno a Lucca Comics and Games? Tanto e niente a dire il vero.
Quest'anno la fiera si è svolta in centro e non era quindi tutta concentrata nella "cittadella" del palasport e dintorni... Scelta di cui ho da dire sia bene che male.
Bene, perché Lucca è proprio carina e l'atmosfera ne ha guadagnato parecchio. E' stato veramente piacevole transumare da un padiglione all'altro e non trovarsi nel nulla siderale dei soliti vialetti di ghiaia, con solo tensostrutture a perdita d'occhio. E' stato piacevole poter usufruire di svariati baretti e ristorantini e non dover fare code mostruose per i bagni e per un caffé (e deve essere stato assai piacevole anche per i gestori di quei posto che si sono visti triplicare gli affari per cinque giorni). Apprezzabile tutta l'atmosfera di festa che si respirava in città, i cospaly che si aggiravano per le strade del centro, i troopies di Star Wars che passeggiavano i prefettura, Batman e Catwoman che incrociavano gli Hare Krishna... Imperdibile! Male però, perché lo spazio era ridotto e quindi erano meno anche gli stand e in qualche modo mi è sembrato che ci fosse molto meno del solito tripudio di cose da vedere e comprare, tanto è vero che ho comprato davvero due cazzate e basta, all'ultimo minuto, senza nemmeno troppi rimpianti per aver lasciato lì cose che avrei voluto, come invece capitava sempre gli scorsi anni.
Male perché la parte Games e quella Comics erano davvero due mondi a parte quest'anno, due realtà separate e poco comunicanti. Male perché sono sembrate meno le iniziative, le presentazioni, gli eventi, le cose belle, insomma, a cui assistere e con cui dilettarsi, proprio quest'anno che non ero inchiodata allo stand a lavorare tutto il tempo...
Bellissima impressione il museo del fumetto, che purtroppo abbiamo sbirciato solo di sfuggita, per colpa degli impegni John Doeistici... Peccato perché c'erano mostre che avrei voluto vedere e sale che avrei voluto visitare. Ma... Ma ho stretto la mano a Gomez! Gomez, il disegnatore di Dago!!! Ancora un po' e mi mettevo a saltare come una dodicenne!
Fantastici, come ogni anno, i cosplay, con alcuni colpi di genio stratosferici, tra cui queste meraviglie dell'umana gente, che hanno deciso di essere, per un giorno... the Sims! (così acontento anche Tino)
(Altre foto magari le metto su sul photblog, così serve a quelcosa!)
Che dire? La mia macchina fotografica si ostina a non mettere a fuoco un'immagine nemmeno con tutta la mia buona volontà! Spero che la mia foto con Darth Vader che mi strangola sia venuta bene, attendo notizie da Jacoscimmia!
Nel complesso è stato più che piacevole passeggiare, chiacchierare, incontrare bella gente e, per una volta, viversi Lucca con più calma. Su chi invece è stato sgradevole e stronzo non mi pronuncio, che non ne vale la pena davvero. L'atmosfera è stata davvero molto meno accogliente e leggera, ma per fortuna c'era modo di rimediare. Come al solito si è incontrata gente, ma meno degli altri anni, come sempre mi sono portata a casa due cazzatine, ovvero dei Cavalieri dello Zodiaco di gomma che ora campeggiano sulla mia libreria spavaldi! Però ho lasciato lì Minerva X in versione strafiga... Un peccato, ma 130 € ritengo siano ancora una cifra impensabile... Insomma, c'ho una dignità. Forse.
Ho cominciato oggi le lezioni all' Accademia Drosselmeier e sono strafelice della mia scelta. Mondo dell'editoria trema, prima o poi calerò come gli Unni!
:: Tanachvil alle 21:28
::pErMaLiNk::
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::domenica, ottobre 22, 2006 ::
E così alla fine la cuginetta si è sposata... Fa un certo effetto, devo dire, piacevole, ma pur sempre un certo effetto. E' la prima in famiglia a convolare a giuste nozze e per di più c'è anche il piccolo frutto dell'ammmor in arrivo. Molto in arrivo, data la rotondità della suddetta cugina che faceva capolino sotto ai pizzi e i bustini color panna. E' stato il mio primo matrimonio, tra le altre cose. Già, alla fin fine non ero mai stata invitata allo sposalizio di nessuno dei miei conoscenti e devo dire che, a cose fatte, è piuttosto divertente come esperienza. Certo, lo sclerometro ha toccato punte altissime quando la scarpetta di raso bianco ha deciso che non sarebbe restata ferma al piede della sposa e io e mia zia ci siamo messe a sistemarla col trinciapolli, ma nonostante tutto è stato bello e anche un po' commovente, suvvia! E' piacevole tornare in chiesa per qualcosa che non sia un funerale, di tanto in tanto e in questo caso è stato divertente, spensierato, pieno di gente allegra e felice. Bello, bello, sì, sì! Ora, ripiena di cibo e alcol come un cappone il giorno di Natale, vado a togliermi i quintali di trucco che ho addosso. Il vestito verde che mia sorella mi aveva prestato è già tornato in gruccia e devo dire che, per una volta, non mi sono nemmeno sentita troppo a disagio non vestita di nero. I tacchi hanno retto il tempo della cerimonia e poi sono stati sostituiti da un paio di onestissime ballerine, assai più comode per resistere fino a quest'ora, ma il resto ha retto a meraviglia. La mancanza di mio nonno si è fatta sentire forte er tutti avremmo voluto averlo lì, con noi, a tirare riso e a sorridere dietro allo strascico bianco di sua nipote... Ma il tempo passa e le cose sono come sono e non è il caso di essre tristi. La Marghe e Alberto sono una bellissima coppia, da dentro quel pancione tondo verrà fuori una nuova generazione della famiglia e tutti stasera erano felici e piacevolmente storditi... che chiedere di più?
:: Tanachvil alle 01:18
::pErMaLiNk::
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::lunedì, ottobre 16, 2006 ::
Questo post va in onda a reti unificate per la gioia di tutti i buoni! Byronic - Heartshapedbox
Si vuole qui far notare che:
Plutone E' un pianeta. Nel medioevo la terra ERA piatta.
E poi c'era la marmotta che impacchettava la cioccolata!
che volete di più?
(ho anche finito di vedere Lost, la seconda stagione e le prime due puntate della terza... Ho letto la Lostpedia e... CI CAPISCO SEMPRE DI MENOOOOO!)
:: Tanachvil alle 01:23
::pErMaLiNk::
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::venerdì, ottobre 06, 2006 ::
Ah-Haaaaa!!! Il mondo è mio!!! Ho preso Outstanding!!!
Hermione mi fa una pippa!
:: Tanachvil alle 14:57
::pErMaLiNk::
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::giovedì, ottobre 05, 2006 ::
Deep Lost
Ieri sera, dopo aver mangiato dell'ottimo sushi grazie al nuovo take away vicono a casa, mi sono dedicata al primo round di riordino casalingo (gasp!) e di seguito mi sono spalmata per gustarmi la quinta e la sesta puntata della seconda stagione di Lost...
Commento in nero-su-nero per evitarvi spoiler: se volete leggere selezionate il testo!
Porcatroia che colpo l'apparizione dell'insopportabile bambino!!! Se sento ancora urlare "WAAAAALT!" divento cattiva, giuro eh! Mi avevano detto che Shannon diventava più interessante nella seconda stagione... Eh, trombare Sahyd renderebbe più interessante chiunque! La domanda però sorge spontanea: tirerà le cuoia ora che "Rambina" l'ha abbattuta? (sottile speranza...) e Sawyer? Non fate perdere il braccio al piccolo Sawyer, vi prego! Echo mi piace un casino. Fine commenti.
Si prega evitare spoiler più avanti, grazie, che me la sto godendo!
Comunque, finito Lost, faccio un po' di zapping e su Jimmy cosa becco? Gola profonda. Giuro.
Beh, è un classico, dai, non potevo non guardarlo... E ho fatto bene! Se non l'avete mai visto, come direbbe Vulvia: "vedevatelo!"
E' un film assolutamente divertentissimo, pieno di humor e di cazzoneria casereccia anni '70, con attori ben lontani dalla perfezione plasticosa dei loro colleghi contemporanei. Qui si vede cellulite, baffoni, pelacci, pancette, persino una depilazione con schiuma da barba e lametta in tempo reale... E non sto parlando di barba. Insomma, Gola profonda fa decisamente ridere, anche solo a partire dalle premesse: una giovin figliola non riesce a raggiungere l'orgasmo, finché un discutibile dottore non scopre che la poverina ha il clitoride situato in profondità nella gola. Ah, dilemma! Ella abbisogna di compagni dotati di una misura decisamente notevole per poter raggiungere il suo centro del piacere! E da lì immaginatevi come prosegue! Le scene sono esilaranti siparietti con infermierine in reggicalze e pazienti bisognosi, dottori stremati dalla loro dedizione alla ricerca scientifica e poveri omini di nome Calogero che sono a "soli 4 cm dalla felicità". Insomma, un vero capolavoro trash porno, con scene di fellatio eterne sottolineate da canzoni a tema spassosissime o da motivetti stile Benny Hill show. Se non l'avete mai visto, fatelo, ne vale la pena! Sembra un porno girato dai Monthy Python... Del resto uno non diventa il primo film porno universalmente conosciuto per niente!
Guardare Twin Peaks di seguito è stato surreale... E' morta Maddy, tapim tapum!
:: Tanachvil alle 21:09
::pErMaLiNk::
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::mercoledì, ottobre 04, 2006 ::
Cose buone dal mondo.
Terribile onta in famiglia. Mio padre è di quelli che tagliano il sushi in due con coltello e forchetta. Che ho fatto di male oh Dei???
:: Tanachvil alle 21:08
::pErMaLiNk::
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::sabato, settembre 30, 2006 ::
Aggiornamento volante per comunicare che è online una nuova pagina del mio sito. La Galleria della Baggianate
Solo che ancora la devo collegare al suddetto sito, per cui, per ora, è accessibile solo da qui. Si tratta di una stupidissima gallery di stupidissime creazioni della sottoscritta... Io vi ho avvertiti!
:: Tanachvil alle 15:39
::pErMaLiNk::
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::martedì, settembre 19, 2006 ::
New York - Venerdì 7 luglio
Per prima cosa: chiunque abbia inventato l'aria condizionata e l'abbia poi data in mano agli americani è da considerarsi un criminale di guerra. Cazzo. Non si può passare da 36 gradi a 16 e viceversa in continuazione, minchia! Detto queso... New York. Manhattan. 8th avenue. Sticazzi. Questa città è il sogno americano. Non nel senso comune dl termine però. E' il sogno di un'America ideale, non perfetta, ma bilanciata nel suo delirio di opulenza e di disastri. Siamo in America, te ne accorgi subito e la differanza col Canda è netta, come quella che può esserci tra un paesino della campagna provenzale e Roma. qui tutto è, prima di ogni altra cosa, gigntesco. Le strade sono enormi, schiacciate in mezzo a colossi di vetro e acciaio, cemento e tralicci. E' uno di quei luoghi comuni che funzionano bene: ci sono giganti chini sulle trade di NY e sembrano i Vagabondi di Tolkien, pietrificati al sole, piegati a guardarti per decidere come sia meglio mangiarti. Il traffico sembra un incubo di sensi unici e divieti, ma per strada girano soprattutto taxi, a una velocità assurda e autobus, mezzi delle pulizie, camion di consegne e macchine della polizia. Il traffico privato quasi non esiste e del resto, per quanto riguarda Manhattan, la macchina davvero non serve. Si cammina un bordello in questa città e la si può camminare tutta, in lungo e in largo. Letteralmente, dato che le strade sono una griglia perpendicolare perfetta, interrotta solo dalla Broadway che pare un colpo di mannaia che taglia in due tutta sta perfetta geometria del delirio. Qui trovi veramente qualsiasi cosa tu stia cercando e a qualsiasi ora... Romanzi in giappionese, cene kosher a domicilio, gioielli, vestiti, tecnologia, gadget e intratenimento... Qui hanno tutto. Tutto a portata di mano e di metro, basta pagare. Ecco, praticamente sembra di essere nel centro del ciclone del consumismo mondiale e probabilmente è così. Il nostro impatto appena arrivate è stato caotico e vitale, con la settima avenue piena di gente, in un lunedì 3 luglio caldissimo e nuvoloso, con l'Empire State Building illuminato di rossobiancoebblù per l'arrivo imminente dellIndipendence Day.
Salire sull'Empire richiede uno dei soliti deliranti percorsi iniziatici, un bel po' di fila e un biglietto per niente economico, ma alla fine vale davvero la pena di farlo. La vista, da lassù, è qualcosa di tanto pazzesco da sembrare finto. E infatti, se si vuole, mentre si fa la coda, si viene fotografati con alle spalle un green screen. All'uscita vi verrà proprosto di aquistare la vostra foto contro uno sfondo surreale e artificiale montanto su a photoshop. Giuro. Neanche a Gardaland!
Vale la pena di ammirare questa città dall'altezza delle nuvole, vedere i grattacieli che si affollano come foresta e i ponti in lontananza, vale davvero la pena. Il nostro primo giorno alla fine si è risolto con giri in giro e salita sul tetto della città, camminata lungo la quinta avenue, cena a base di hamburger e schifezze, come da copione.
Il giorno dopo era il 4 luglio. Nessun particolare casino, nè dimostrazioni patriottiche particolari, sembrava abbastanza un giorno come gli altri. Ah... Ho detto una cazzata, altro che giretti e basta! Lunedì 3 luglio, 15.30 ora locale, ci siamo trovatre un bell'Irish Pub sulla 33esima dove guardare la partita! Molto tamarro, ma Italia-Germania non si poteva perdere!
Qui abbiamo fatto conoscenza con il nostro primo esemplare di Americanus Stronzissimus, quello che, se può farti un favore che non gli costa niente , NON LO FA. Lui ti rompe i coglioni e afferma il suo diritto a farlo. Io avrei tanto avuto vogia di affermare la sua faccia sotto le mie scarpe, ma ho preferito evitare di visitare così presto il NYPD... Se poi non ci sta Sipowitz uno ci resta male!
Ora, come al solito, letto. qui nella hall del New Yorker fa un freddo insopportabile e il mio collo implora pietà...
To be continued...
:: Tanachvil alle 14:12
::pErMaLiNk::
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Prima di ultimare la trascrizione del diario ammmericano, faccio una parentesi di diario Eymerichiano.
Di ritorno dal raduno annuale della mailing list Eymerich mi sono andata a rileggere cosa scrivevo l'anno scorso in proposito. Ribadisco: è bello trovarsi con gente che magari conosci solo per le parole che scrive in qualche mail e scoprire cosa c'è dietro, in bene e in male, perché in fondo tutti siamo un ricettacolo di difetti e i difetti sono anche cose belle e divertenti. Sono stati tre giorni di alcol, cibo, chiacchiere e posti splendidi... Tanto per farvi capire il posto da sogno dove eravamo andate qui e rifatevi gli occhi!
La Conca è un agriturismo meraviglioso sulle colline di Sansepolcro (che da quel po' che abbiamo visto è anche lei una cittadina assai bella), dove si incontrano caprioli e cervi e gli alberi hanno colori splendidi tra la nebbia delle nove di mattina. La pioggia ci ha tormentato, facendoci sentire raccolti nel nostro rifugio di fuochi accesi e parole leggere, rendendo per tre giorni quei boschi un angolo solo nostro e molto amato. Mi è dispiaciuto non fare un giro di notte tra gli alberi, ma non avevo l'abbigliamento adatto a scarpinare tra fango e diluvio, altrimenti, con un bel poncho di cerata e gli stivali lo avrei fatto eccome! Invece abbiamo bevuto un casino, chiacchierato, riso fino al mal di pancia, ascoltato aneddoti e cazzate, girato un cortometraggio delirante che purtroppo non ci è stato possibile finire, sempre a causa del tempo infausto, ma che si potrà trasformare in un validissimo documentario antropologico che Piero Angela ci invidierà a morte! Ho conosciuto listaroli mai visti prima o solo intravisti, ho viaggiato sulla Eyemerich Force One dell'Avvocato e ho assistito a valide dimostrazioni di perdita di aplombe da parte di qualcuno in particolare, ma anche di molti in generale. Ho visto una bambina splendida con due splendidi genitori, ho conosciuto meglio gente che conoscevo poco e mi sono rosolata davanti a un camino fantastico, ho mandato a fanculo la morigeratezza che mi si era imposta ultimamente e ho esitato solo davanti alla salsiccia fredda delle tre del mattino (scusa Rebus, ma il grasso che si fa cremoso mi ha impressionato!) e a null'altro! Ho portato a casa un ricco pacchettino di bei ricordi, da tenere stretto quando le cose diventano nere e nemmeno un po' glitterate, e mi sento meglio. Grazie a tutti quelli che c'erano, davvero, perché delle volte basta poco per cambiare il periodo grigio di una strega un po' rossa e un po' nera che non sa più se credere in sè stessa o negli altri. Mi si è detto che recito un personaggio e che sono intrappolata nel mio copione... Ma davvero io sono semplicemtne quella che vedete, il che non esclude che ci sia molto, moltissimo altro che difficlmente vien fuori, ma ogni cosa che trapela è vera, autentica e assolutamente non filtrata da una maschera. Ammesso che per una che faceva l'attrice si possa parlre di realtà in opposizione al teatro. Si sa che si può solo essere veri o essere pessimi sulla scena. Ma è vero anche che dell'attore c'è solo una parte sula palco e il resto è al sicuro dietro il personaggio e a volte semplicemente è giusto che se ne resti lì dove sta. Si è risvegliato il mio desiderio di fuoco nel camino, alto e profumato di resina che si scioglie e scoppietta, cose da arrostire mentre qualcuno racconta, vino da versare e la luce da veder comparire dietro la nebbia. Forse sono un po' più pronta ad affrontare l'autunno. Grazie.
:: Tanachvil alle 02:32
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::venerdì, settembre 15, 2006 ::
E all’improvviso eccolo qui. Arriva con la prima volta che ti accorgi che fuori sta facendo buio ma non è ancora sera, ancora non si sentono le serrande dei negozi andar giù e i rumori sono ancora quelli del lavoro e del traffico. L’autunno arriva per prima cosa nei suoni, nei rumori e nel canto di Bologna che va verso le notti lunghe e le strade bagnate. Dopo arriverà la pioggia e l’aria si farà fredda e poi, solo allora, all’improvviso ci saranno il rosso, il giallo e il marrone. Solo allora il vento cambierà davvero odore e comincerò ad avere voglia di vino novello e a sentire di nuovo il peso della solitudine, la mancanza di qualcuno a cui accarezzare la schiena sotto le coperte, da svegliare per fare l’amore, qualcuno a cui raccontare cosa hai sognato e a cui preparare il caffè, qualcun insomma e punto. Finisce la stagione del tempo eterno, delle cicale e delle stellate infinite, finisce la mia stagione e già mi manca il profumo dell’acqua e dell’elettricità prima di un temporale. Gira ancora una volta e mi preparo a cambiare, a cominciare di nuovo, a tentare ancora una volta, sperando che questa volta non ci sia un altro rifiuto. Mi sono resa conto che finora non ho fatto che prendere porte in faccia, rifiuti, come se non meritassi altro e forse me ne sono convinta fin troppo. Adesso basta. Cadranno anche queste foglie e moriranno anche questi dolori che non hanno ragione d’essere.
Se vi interessa finirò di pubblicarlo il mio diario Americano. Ho avuto qualche problema al computer e no, non ho abbandonato questo blog. Domani vado aSan Sepolcro per il raduno degli Eymerichiani, torno domenica.
:: Tanachvil alle 00:01
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::lunedì, luglio 31, 2006 ::
3 luglio 2006
Areoporto di Montreal ore 15.15
A quest'ora avremmo dovuto già essere sedute sul nostro bell'areoplanino. A quest'ora non avremmo dovuto pagare 4 dollari un cappuccino rovente da Starbuks. Insomma, come si può intuire, il nostro volo per NY è stato cancellato. CHE PALLE. Senza un avviso o uno "scusate", a causa di non meglio specificati problemi tecnici, la nostra partenza è stata rimandata di due ore. E questo, giuro, è l'aereoporto con meno passatempi che abbia mai visto. Si', persino peggio del Marconi!
In realtà preferisco nettamente non sapere quali siano i problemi tecnici che ci tengono qui, non credo che la mia paranoia potrebbe sopportarne la conoscenza. Ho accennato, vero, al fatto che sono assolutamente terrorizzata dagli aerei? No? Beh, lo sono. In maniera razionale se volgiamo e per nulla isterica, ma mi fanno un paura fottuta. Ma passiamo ad altro, così non ci penso...
La famosa scheda di immigrazione americana... Ebbene sì! Essa esiste e non è leggenda!
Ti viene presentato questo grazioso questionario che purtroppo ho dovuto compilare in gran fretta senza aver avuto il tempo di godermelo e farmi le terapeutiche risate che merita... A voi un estratto delle domande:
- Siete affetti da una malttia contagiosa, problemi mentali o fisici? Fate uso di stupefacenti? Sei un tossicomane?
- Siete mai stati arrestati o condannati per un delitto o un crimine contrario alla morale pubblica?[...] Richiedete l'accesso agli Stati Uniti con l'intenzione di dedicarvi ad attività criminali o immorali?
- Siete mai stati implicati o lo siete tuttora, in attività di spionaggio, sabotaggio, terrorismo, di genocidio o, tra il 1933 e il 1945 avete partecipato in qualsiasi manieraalle persecuzioni perpetrate in nome della Germania nazista o dei suoi alleati?
- Avete intenzione di cercare un lavoro negli Stati Uniti? Vi è già stato rifiutato l'ingresso? Avete ottenuto o cercato di ottenere un visto o ol'ammissione agli Stati Uniti con mezzi fraudolenti o con false dichiarazioni?
(Avevo intenzione di commentarvi queste meraviglie, ma... Si commentano da sole, n'est pas?)
Poi gentilmente ti dicono che il tempo stimato di lettura del formulario è di due minuti, quello per compilarlo da due a quattro minuti, per un totale di circa sei minuti... Un po' come in calce agli articoli di Vanity Fair...
Il lungo percorso del postulante verso la terra dorata delle opportunità è irto di ostacoli e prove iniziatiche, in modo da far capire e apprezzare ai viaggiatori quale onore gli si concede, ammettendoli al check-in. Per cominciare, il check-in non è certo unico e semplice come negli altri aereoporti, nossignore! Qui si passa da una prima gentile signora, la quale dà uno sguardo ai passaporti e consegna le carte d'imbarco, mette alla valigia il suo bel cartellino e saluta con gentilezza squisita, indicandoti di proseguire oltre. Tu non vedresti l'ora di lasciare la tua valigia alle amorevoli cure di prestanti nastri trasportatori e facchini, ormai incurante del suo destino: che la sballottino pure quanto gli pare! Ma il momento non è ancora giunto... Bisogna prima passare da un secondo controllo passaporti dove viene data una velocissima occhiata a voi e al vostro bel modulo 1-94W (quello delle domande, sì). In realtà il sospetto che sorge è che questo secondo controllo sia messo lì più per spezzare la fila e rallentarla un po', dando così modo a chi si trova agli step successivi di procedere senza essere incalzato troppo duramente da chi lo segue, ma sono solo sospetti detati dallo smaronamento della situazione. Proseguendo lungo il cammino iniziatico, si arriva ad una stanza con una luuunga coda serpentiforme di persone, cariche delle propie valige, che si incunea, seguendo un misterioso percorso pieno di svolte e angoli improbabili (probabilmente si va a tracciare un qualche cammino simbolico: l'iniziando avanza e arretra nella sua strada verso la luce...) verso gli ufficiali dell'immigrazione. La scena è dominata da una riproduzione (in plastica? più che probabile) della statua della libertà, dorata, alta un paio di metri e contornata da un picchetto d'onore composto da svariate bandiere a stelle e striscie. Un cartello avverte che non è permesso fare fotografie. ... Compiere il percorso in ginocchio non è obbligatorio, però potrebbe essere apprezzato. La nostra signorina dell'immigrazione è assai socievole e tranquilla, forse per rispettare le indicazioni del cartello che le campeggia alle spalle e che declama "Siete il volto dell'America Siate l'immagine dell'accoglienza e della professionalità del nostro paese!" Dopo averci preso le impronte (con lo scanner! huuuuuuariù hu-hu hu-hu!) e averci fatto la foto alla retina con una specie di webcam, ci fa passare oltre. Qui finalmente ci liberiamo della nigredo del nostro bagaglio e lo abbandoniamo al suo destino, lasciandolo libero di mescolarsi con le altrui valige. L'ultimo step è vicino ed è il solito metal detector per cose e persone, che ci lascia fondamentalmente indenni e, per una volta, non perquisite.
Finalmente siamo al Gate73 e ora aspettiamo. Fuori dalle vetrate ci sono lavori in corso di proporzioni immani e con un coso gigantesco pianta a terra dei piloni d'acciaio alti una quindicina di metri come fossero puntine da disegno. Pare di essere su Arrakis.
Gli ultimi giorni Montrealesi sono stati un po' frenetici, anche se piacevoli. I miei piedi mi odiano e un po' hanno ragione ad essere onesti. Abbiamo macinato chilometri, andando a finire costantemente in Place des Arts, al festival del Jazz. Aquistati regalucci, visto spettacoli e concerti vari, infine il tanto agognato SVACCO! Praticamente una necessità. I prati del vieux port sono accoglienti e conciliano il sonno. Cena di ieri sera in un locale di cui non ricordo il nome (Magellano? Verrazzano? Pizarro...?), posto molto caruccio, con un cortile-terrazza dall'aria accogliente e una stampa sbiadita di Quarto Stato di Pelizza da Volpedo su una parete. Mangiato bene, peccato per la corsa che abbiamo dovuto fare poi per prendere metro e autobus...Praticamente una amratona estenuante di scale e sotterranei, un po' come se stessimo scappando da un drago rosso nei sotterranei di qualche dungeon in stile scatola rossa, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Preso per l'ultima volta il 40, si ritorna al residence universitario e si fanno i bagagli. Abbiamo ancora un'ora abbondante da aspettare, adesso, il cappuccino è finito e il nostro volo ancora non si fa vivo, sperpero un po' di monetine controllando la posta da una postazione internet e attendo fiduciosa il coso volante che ci traghetterà in terra americana. Eccoci qui, l'aereo ci imbarca tra pochi minuti, la prossima terra che toccheremo sarà suolo statunitense, saremo a New York... Fa decisamente un certo effetto.
To be continued...
:: Tanachvil alle 21:58
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::mercoledì, luglio 19, 2006 ::
Laval Venerdì 30 giugno
Il solito orario indefinito serale...
Di ritorno da una serata a casa della famiglia che ospita Laura e i suoi. A parte la marea di zanzare che hanno divorato Fede, tutto assai bello.
Cena mezza italiana e mezza canadese, in giardino, sotto alla veranda, accanto al laghetto e alla piscina... La casa è tutta di legno, moquette e , nonostante questo, di buon gusto! Crepiamo dal ridere quando i nostri ospiti ci raccontano che stanno festeggiando il trasloco dei loro detestati vicini di casa: una famiglia di tamarri locali, che dalle descrizioni sembrano gli Osbourne! Pare avessero una macchina di quelle sportive anni '70, con le fiamme dipinte sulle fiancate, ma senza ruote, smollata in mezzo al giardino disseminato di bidoni e spazzatura, pare che si sentissero ruttare a una casa di distanza e, soprattutto, colpo di classe, pare avessero due pappagalli. I due pennuti erano addestrati a parlare a comando e ognuno dei due diceva sempre una stessa parola. Uno "fuck" e l'altro "off".
... superbo!
La stanchezza però ci ha colto abbastanza presto, il che non stupisce, considerata la giornata.
Ieri si è cantato di nuovo e devo dire che a me il concerto non è piaciuto affatto. Però la mattina siamo stati ricevuti dal comune di Laval, con tanto di buffa cerimonia ufficiale, firma del libro d'oro, buffet e strette di mano. Va mo là! Oggi invece eravamo liberi da impegni coristici e, dopo aver dormito come si deve, ci siamo risvegliati al suono dei tuoni canadesi, che sono - ebbene sì!- appena un po' più forti di un tuono normale! (questa chi la deve capire la capisce...) Diluvio universale insomma. A parte questo, la mattinata è stata una delle ormai consuete camminate per Montreal, con la sottoscritta che stava come il porco. Difatti provate a vestirvi un pochino più pesante del solito (piove, fa freschino, tira vento, però c'è il sole...) e a correre verso la fermata dell'autobus, che però è già passato. Immaginate di sudare. Ecco, ora togliete il sole e svariati gradi di temperatura. Aggiungete un bel vento gelido e mescolate bene. Otterrete una donna distrutta! Mi ci sono volute ore per riprendermi un po' e smettere di avere i brividi, cazzo! Comunque, a mezzogiorno Festival del Jazz in Place de Arts, poi via verso il quartiere ebraico-indian-greco-italiano (dove ricomincia piovere) per guardare la partita. (Italia-Ucraina).
Primo tempo visto al Club Social, ritrovo di italiani da barzelletta, che parlano praticamente solo inglese e al massimo intercalano con un "mammamia!" ogni tanto... Praticamente una cosa imbarazzante, soprattutto nel momento in cui, per esultare ad un'azione ben riuscita, esclamano felici e giulivi un agghiacciante "Viva Mussolini!" ... Però sono quelli che hanno fatto la coppa del mondo con la cartapesta e che la volta scorsa hanno sfilato per tutta la Petite Italie con le bandiere e uno splendido canguro crocefisso! Dopo il primo tempo strabordiamo verso little Italy e lì finiamo di vedere la partita, godendoci un po' di festa mentre ci avviamo verso il ritorno. Il resto della giornata è pioggia e corse verso autobus, metro e case. Ho i piedi come due salsicce e la schiena bloccata. Comincio a riconsiderare l'utilità dell'abbondanza di chiropratici da queste parti... Ora si legge un po' e poi si dorme.
To be continued...
:: Tanachvil alle 11:04
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::giovedì, luglio 13, 2006 ::
Laval Martedì’ 27 giugno Piove. Governi (quello del Quebèc e quello del Canada) ladri. I due suddetti governi si impegnano effettivamente parecchio nello spillare soldi agli onesti cittadini delle ridenti province canadesi. Ogni volta che si compra qualcosa, bottigliette d’acqua, pasti, oggetti, qualsiasi cosa, qui bisogna aggiungere al prezzo esposto, le tasse. Si paga il 15% circa, da dividersi in un 7% per il Canada e altrettanto per il Quebèc. La cosa crea qualche confusione devo dire… Non è affatto comodo non sapere mai in anticipo quanto costa una cosa, doversi mettere a fare calcoli e a sperare di prenderci. Oggi, come si diceva, piove. Quindi niente gitarellla a Quebèc city, che ci dicono essere alternativamente impedibile o inutile. La curiosità c’è, però Montreal è talmente enorme che di cose da vedere se ne trovano, anche senza andarsene a zonzo per lo stato. La giornata iniziata e finita sotto la pioggia, mi ha regalato ugualmente una bella abbronzatura muratoresca. Lo sapevate? Qui il sole uccide anche quando è nuvolo. Cazzo. Ora, io non è che sia propriamente un fototipo nordico, ma sono ugualmente a chiazze che variano dal rosato al rosso mattone… Nonostante la pioggia e le nuvole fitte, il caldo resta notevole e l’umidità è a livelli più che bolognesi. No buono. Se andate in Quebèc in questa stagione, datemi retta: canottiere, magliette e al massimo una giacca leggera e impermeabile! Tutte cose che, come ovvio, io non ho portato… La giornata è iniziata con un breve viaggio verso la città e il conseguente ritrovo con un po’ di coristi per continuare l’esplorazione della metropoli. Ci si ritrova sotto alla statua di Nelson in Place Jaques Cartier, posto assai caruccio, pieno di ristorantini e bancarelle che conduce giù al Vieux port. Il vecchio porto sembra tutto tranne che vecchio a dire il vero, ma è un posto davvero gradevole in cui passeggiare, guardare bancarelle di libri, svaccarsi su prati, noleggiare rollerblade e godersi lo svacco Montrealese. Tra l'altro, nella nostra prima visita alla città, ci siamo infilate dentro alla mostra Flora, che merita davvero una visita. E' un'esposizione di giardini, più che altro installazioni artistiche con piante e fiori di colori splendidi, ambienti assolutamente ftati e altri vagamente pacchiani o spaziali, alcuni semplicemente splendidi, altri vagamente assurdi... Due ore spese bene, garantisco!
Dopo aver appreso che la cattedrale di Montreal, che molto originalmente chiamasi Notre Dame, è stata teatro del matrimonio di Celine Dion e che il martedì sera ci fanno lo spettacolo di luci e suoni, abbiamo deciso che anche se non la visitavamo faceva poi lo stesso… Dopo aver visto questa foto dell'interno
non so se pentirmi per non aver visto cotanto capolavoro del trash o tirare un sospiro di sollievo... Carina la torre dell’orologio, invece, in riva al San Lorenzo e visitabile con un’agile scarpinata di 190 gradini.
Decidiamo di salire per godere del panorama, che ci dicono essere molto bello e meritevole. All’ultima rampa di scale, con 35 gradi e il 700% di umidità nell’aria, ho già i polmoni al posto delle scarpe, ma il colpo di grazia mi viene elargito dalle vertigini... Gli ultimi 40 gradini sono una bella scala a chiocciola, di ferrro, semi aperta e un po’ traballante. VERTIGINI 1 – TANA’ 0. Mi aggrappo terrorizzata alla ringhiera e cerco di scendere, imitando una cozza con dei problemi. Fanculo. Nel frattempo si fa mezzogiorno e qualcuno esige cibo. Qui la maggior partre dei posti in cui mangiare è o “etnica” o totalmente junk food. Ci infiliamo nella città sotterranea e vinco dei falafel appena commestibili. Pomeriggio al Biodome, posto che davvero vale la visita. Dove sorgeva il villaggio olimpico, i Montreallesi hanno messo su un megacinema Imax (lo Star Cité…giuro) e una enorme biosfera con vari ambienti naturali, il Biodome, appunto, costruito dentro l’ex velodromo. Si entra e ci si trova in una foresta tropicale, ricreata come in una gigantesca serra, dove caimani, scimmie e pennuti vari si lasciano ammirare in una specie di zoo ultramoderno. Si passa dai tropici alle foreste nordamericane (la lontra è un animale serio!) per poi attraversare il pre-artico e infine l’antartico. Purtroppo la visone dei pinguini, costretti in spazi piccoli e nemmeno lontanamente belli e curati come quelli degli altri ambienti, mettono addosso una tristezza terribile e una buona dose di sensi di colpa. Un vero peccato, perché di per sé il parco è un’esperienza favolosa, la possibilità di osservare animali stupendi (ci sono i capibara!) in un ambiente ricreato per farli sentire meno in gabbia possibile, anche se certamente non si riesce a dimenticare che sempre di gabbie si tratta, per quanto dorate, per quanto belle e confortevoli. La lince non si è fatta vedere, con mio grande disappunto. Avrei voluto tornare indietro e aspettare finché non si fosse fatta viva, ma la botta di tristezza data dai pinguini in scatola ha tolto a tutti la voglia di fermarsi ulteriormente. La seconda torre della giornata è stata decisamente meno problematica di quella del porto. Si sale con una funicolare fino in cima a questa struttura indescrivibile, più simile ad una rampa di lancio che ad un edificio (se si esclude l’Accademia della Flotta Stellare…)
e si vede tutta la città da davvero molto, molto in alto. Fa impressione sentirsi tappare le orecchie quando si sale, porcavacca! A questo punto mi chiedo che roba assurda sarà andare sull’Empire State Building! Se poi però non c’è Reed Richards pianto un casino, eh! Anche stasera Fede si è addormentata mentre scrivevo e non voglio tenere la luce accesa troppo a lungo, per cui faccio in fretta. Del resto non c’è poi stato granché d’altro da raccontare. Abbiamo scarpinato anche oggi e spesso in modo abbastanza inutile, per seguire le esigenze di uno o dell’altro. Domani ho bisogno di una giornata molto più rilassante se voglio sopravvivere! *angolo della bimba felice* Ho comprato sushi per cena e me ne hanno tirato dietro una vaschetta in più gratis, perché stava chiudendo! In questo paese sono FIGHI, non c’è che dire! Domani sushi! Alè! Ora a letto. Mi brucia tutto, mannaggia al sole!
To be continued...
:: Tanachvil alle 14:11
::pErMaLiNk::
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::martedì, luglio 11, 2006 ::
Come promesso, ecco quello che ho scribacchiato in questo giorni di viaggio, arricchito da alcuni commenti post-ritorno. I primi 12 giorni siamo stati nei didntorni di Montreal, Quebec, per il tour estivo del Coro Athena, nell'ambito della manifestazione Mondial Choral. Poi, il 3 di luglio, io e mia sorella (Fede) siamo volate a New York per sei giorni di camminate, visite, giri e stupori. Nonappena avrò le foto fatte da Fede con la digitale inserirò anche quelle!
Laval Lunedì 26 giugno Orario imprecisato tra le 11 e mezzanotte.
Certo che i miei buoni propositi di scrivere due righe durante questo viaggio sono andati immediatamente a farsi benedire, eh! Del resto non c'è stato gran tempo per fare altro che sgambettare in giro per i dintorni e cantare.
I dintorni...
Laval è una specie di gigantesca suburbia a metà tra Calderara di Reno e il nulla. Stradoni delle dimensioni dell'autostrada del sole mettono in comunicazione il niente con il deserto. In realtà ci sono case, tutte ben raggruppate in zone residenziali più o meno chic (ci abita persiono Celine Dion, va mo là!). Case che sembrano uscite da The Sims o da Barbie Quebec: colonne finto classiche, stile coloniale, vero-falso mattone, finestrelle con le tendine... Le ho immediatamente adorate, ovvio! Poi ci sono i condomìni, che al massimo hanno 3-4 appartamenti e sembrano la miniatura della nostra edilizia fine anni '70. Dei gioiellini dell'orrore insomma.
Per il resto, a Laval ci sono solo stradoni, chiropratici, cliniche dentistiche e solarium, intervallati, ogni tanto, da qualcosa di utile, come un supermercato o una tavola calda. Il problema è che, qui dove siamo, tutto è a distanze astronomiche e per raggiungere qualsiasi cosa (a parte un chiropratico) c'è da camminare parecchio. E qui nessuno cammina. Qui ci si sposta solo in macchina e questo effettivamente spiega molte cose. Spiega anche parzialmente perché gli automobilisti di passaggio ci guardassero con aria stupefatta mentre camminavamo di sera lungo gli stradoni, di ritorno da un concerto o da un saldo al cafè più vicino (un paio di km...). Se fossimo andate in giro vestite da conigli pasquali ci avrebbero guardato meno sconvolti, giuro...
Per fortuna almeno la Maison des arts di Laval è qui vicino, il che ci permette di non impazzire per raggiungere il centro dell'attività coristica.
Il coro, appunto. Dislocati per tutta Laval, ospiti di varie famiglie, ci incontriamo nel pomeriggio per andare a cantare. Prima di imbustarci su pulmini tali e quali a quello di Otto nei Simpsons, l'organizzazione ci offre il lauto pasto della giornata. La succulenta libagione, che funge da pranzo e cena, consiste in un menu carcerario da accaparrarsi alla locale mensa scolastica, convertita in quella che hanno ironicamnete chiamato "caféterie". Una simaptica signora ci offre sorridente, ormai da 4 giorni, pasta con sugo di carne (è "carne" generica, come lo spuntì) e lattuga (s)condita con un dressing arancione non meglio identificabile. In aggiunta possiamo avere una fettina di brownie e un bicchier d'acqua.
Se si aggiunge che la pasta è ovviamente e incolpevolmente scotta e che questo menu non sembra poter variare, si capisce come la situazione alimentare sia da pèrendere con filosofia.
I concerti però stanno andando benone, oserei dire in crescita. La prima sera ci è quasi preso un coccolone quando abbiamo visto che ci saremmo esibiti in un teatro. Un signor teatro, con una buona acustica e tutte le sue cosette a posto! E qui, nello stupore generale, il pubblico regala al Coro Athena la sua prima ufficiale STANDING OVATION!
La sera dopo, concerto nella fantastica chiesa di "Nostra Signora dei Playmobil" ovvero la chiesa più finta e assurda che avessi mai visto! Carina, tanto, colonne a formare tre navate e vetrate decorate con immagini sacre, fiori, panche di legno... Ma tutto assolutamente e totalmente finto! Moderno, a ricalcare l'antico, senza regole, senza uno stile preciso (anche se il gotico va forte) e senza nessuna vergogna nell'usare la plastica al posto del marmo o del legno. Un gioiello del kitch! Adorabile...
Prima di noi si esibisce il Coro S: Marco, veneti d'origine, ma canadesi da 50 anni. Età media immaginabile, repertorio soporifero e concerto infinito... Però simpatici, ancora due minuti e ci adottano. Il miracolo della standing ovation si ripete. E visto che il pubblico è composto per la maggior parte da ottantenni, di vero e proprio miracolo si può parlare.
Terzo concerto, altre chiesa finta, meno bella, però vagamente in odor di Sister Act. Questa è anche un convento e esibisce vetrate con su scritto MAGNIFICAT! Con il punto esclamativo! Oh Yeah! Gran concerto, davvero, nonostante la pessima acustica e il caldo infernale.
Lo sapevate? In Quebèc fa caldo per un solo mese l'anno, però lo fa sul serio! Il sole picchia duro e l'umidità non è per niente bassa. Sembra quasi di stare a casa. In compenso, mentre di giorno puoi beccarti un'ustione al cuoio capelluto e alle spalle (sigh...), di notte l'escursione termica è fortina e lascia un po' interdetti, anche perché negli ambienti interni rimane comunque un caldo porco e l'umidità si appiccica come una patina.
A quello che ci hanno raccontato però, questo è il momento migliore per essere qui... L'inverno qui lo fanno sul serio e pare che tra settembre e maggio le temperature viaggino sui -30 e che la loro temperatura da mite giornata di primavera sia da -4 gradi ad aprile. ARGH. E questo è quanto per ora. Ok, c'è stato il mio compleanno di mezzo, una prima visita a Montreal e una seconda oggi con tanto di partita dell'Italia vista a Little Italy, c'è stato un pranzo salvadoreno e il mercato Jean Talon, la città coperta... C'è la "cucina locale", il locale concetto di igene (vago) e il locale grado di civiltà (alto, molto alto)... Però comincia ad essere tardi e Fede dorme, anche se ho la luce accesa. Domani forse Quebec city o forse no. Fatto sta che ho un po' sonno pure io, và, e me ne vado a dormire.
To be continued...
:: Tanachvil alle 19:54
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Comunicazione di servizio
Sono tornata! Ho sulla schiena un macigno da sei ore di fuso orario e devo riprendere possesso di Felsina, ma son qui!
Presto comincerò a deliziarvi col diario di questo viaggio e le foto fatte dalla sorella.
Vado a leggere quintali di mail!
Però ecco... insomma... CAMPIOPNIDELMONDOOOOOOOOOOO!!! Mangia la polvere, transalpino!!! (scusate, ma quando ci vuole ci vuole!!!)
:: Tanachvil alle 14:47
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::mercoledì, luglio 05, 2006 ::
20.11 del 4 luglio...
Solo due parole: QUINTA STRADA.
Apple center, accanto all'ingresso di Central Park... Questa citta' e' un casino, seriamente, ma e' camminabile, calda e strapiena di roba. Domani Metropolitan, stasera fuochi d'artificio e oggi pomeriggio... A CASA TUNGNEN!!!
Due a Zerooooooooo!!! Ma vieniiiiiiii!!!
:: Tanachvil alle 02:12
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::mercoledì, giugno 28, 2006 ::
Chisto paese `o sole!
Qui Montreal, finalmente! Sono riuscita a trovare u cafe` con connessione internet e adesso scrivo di corsa prima che mi termini la mezzora a disposizione. Tutto benone, fa caldissimo, non credete a quelli cehdicono che qui fa freddo anche in estate! C`e` un` umidita` paurosa e piove pure... I concerti stanno andando srabene e il posto merita la visita. Al mio ritorno avrete resoconti piu`dettagliati, prometto! Sto scrivendo tutto! Nel frattempo attenti a Tonio Cartonio e ai Pompiamilli!
:: Tanachvil alle 18:52
::pErMaLiNk::
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::mercoledì, giugno 21, 2006 ::
Blame Canada!
Ed eccoci qua... Domattina si parte. Sono in uno stato di soporifera agitazione, come mio solito prima di una partenza: la nevrosi da dimenticanza di cose si fa sentire, la valigia è ancora da finire e ho un sonno bestia. E poi io odio volare. "Odiiooo il cielo di Pariiigiiii..." (citazione facile facile, dai!)
Domattina si salta sul coso volante, si fa scalo a Paris e poi via, verso Montreal! Lì si starà 11 giorni, col coro Athena a tener alto il nome del bel canto italico sul canadio suolo, per poi dirigerci, piene di curiosità e buoni propositi, alla volta di New York. Mica male... Non so se avrò tempo-voglia-possibilità di postare qualcosa dal nuovo mondo, quindi ci si risente al ritorno, che dovrebbe avvenire intorno al 9 luglio... cioè poi il 10, con tutti i casini di fuso orario. Insomma, intorno a quella data lì, dai!
Fate il tifo per noi, gente!
:: Tanachvil alle 22:08
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::domenica, giugno 18, 2006 ::
Si sente odore di putrefazione a Bologna, se soltanto metti il naso fuori in una serata come ieri lo senti forte. Ieri sera, serata calcistica, di schermi al plasma e boati nel silenzio cittadino. Una serata silenziosa, con tutti in casa a guardare la partita o stipati nei locali dove non c'è musica e non si parla per assistere al rito del sacro apllone mondiale.
Se come noi ieri sera, non ha voglia di guardare la partita, te ne esci e cerchi un posto dove bere qualcosa e fare due chiacchiere. Bene. Magari, siccome fanno 22 gradi e c'è un'umidità del 700% preferisci stare all'aperto, che almeno gira dlel'aria. Magari se poi fumi cerchi un posto che abbia la veranda in modo da poterlo fare senza dar noia a nessuno.
Giriamo come trottole e alla fine si fa quello che si fa dai tempi del liceo: quando ogni altra zona da pub si rivela fallimentare, vai al Pratello.
Arriviamo al Pratello e mi prende subito una strana sensazione di... Agosto, silenzio, vuoto. E' vero, sono tutti pigiati a guardare la fine del secondo tempo di Italia-Usa, però... E' all'altezza del Mutenye (o come cacchio si screive) che vediamo il primo e unico "dehor" (cazzo, e chiamala veranda, gazebo, nonna pina!) della strada. Pieno ovviamente. Perché al sardo, al Cantinone, agli altri locali, il permesso non è arrivato. Ci sono facce poco felici e poco piacevoli al Pratello, c'è poca gente anche dopo la fine della partita, c'è aria di un'estate che porterà caldo, polemiche e sicuramente una Bologna sempre più chiusa, sempre di più priva delle sue attrattive. Alla fien finiamo al Golem. Prezzi da capogiro e un po' di puzza sotto il naso, ma almeno possiamo sederci fuori. Al Golem nessuno ha fatto rogne per la veranda. Neanche al Diana ora che ci penso. Al Diana ce l'hanno fuori da Aprile.
Beliamo, che tanto ci son per noi fior di programmi, fatti per farci sentire snob o snobbati e non certo per dare a chi resta in città ad agosto qualche alternativa al cinema o al giro sui colli.
Sarà un'estate putrefatta.
:: Tanachvil alle 11:29
::pErMaLiNk::
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::mercoledì, giugno 14, 2006 ::
Io sono come Snoopy.
Mi innamoro di chiunque mi sorrida.
Oggi, mentre mi immergevo tra i libri di Feltrinelli e cercavo qualcosa da portarmi in aereo per cercare di non impazzire nelle 7 ore di viaggio, ho sbirciato fuori dall'uscita laterale, accanto alle casse. C'era un uomo meraviglioso.
Era seduto al tavolo del bar che sta sotto la galleria, leggeva il gironale e aveva un paio di occhiali da sole. Capelli neri, lunghi, barba, molto nera. 35 anni forse o giù di lì. Bello. Splendido. Colpo di fulmine.
Ho seriamente considerato l'idea di andare lì e dirgli... Cosa? "Ciao, sei uno degli esseri umani meglio riusciti che abbia mai visto" ? Anche no... "Scusa, posso sedermi qui e guardarti in modo imbarazzante per 10 minuti?" ...
Così mi sono limitata a ripassare di lì un paio di volte e a godermi quella vista di nascosto. Quelli così non girano a piede libero temo. Quelli così sono sposati e quando non lo sono comunqne non guardano quelle come me. Come del resto chiunque. Francamente non c'è più nulla al mondo che mi possa convincere a pensare "Magari questa persona può essere itneressata", dopo la serie di pesci in faccia presa e le prese per il culo fatte apposta per essere stronzi e farmi sentire idiota, uno lascia perdere, anche se gli paicerebbe tanto non farlo.
Però ogni tanto mi capita lo stesso: incontro qualcuno per caso, in strada, al bar, in fila da qualche parte, in libreria e per un attimo si ferma tutto. Sogno di essre così bella da non ammettere rifiuti e avere la possibilità almeno di un tentativo. Po inevitabilmente torno alla realtà e vado via.
Però, sappilo, bellissimo essere umano coi capelli neri e la barba, che leggeva il giornale al bar sotto la galleria, tra le 11 e mezzogiorno di oggi, avrei voluto poterlo fare.
:: Tanachvil alle 12:40
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::venerdì, giugno 09, 2006 ::
Stasera, Museo Archeologico, ore 21.00
Coro Athena canta Mozart e Haydn. Lo sapevate?
Sapevatelo! Su reieduchescional coro! (è gratis, è bello e fa un sacco colto, quindi veniteci!)
*** *** ***
Parlando d'altro... Ho letto Anansi boys.
Neil Gaiman ha su di me sempre lo stesso strano effetto. Che si tratti di fumetti, sceneggiature, romanzi, le sue opere mi fanno sempre un effetto strano, molto forte e non del tutto positivo. Finisco di leggere o di guardare e immediatamente vengo colta da una sensazione che potrei descrivere solo come "Bene. C'è bisogno forse di scrivere altro?" Leggo quello che lui scrive e penso che è quello che avrei voluto-potuto-dovuto scrivere io e che probabilmente lui lo ha fatto meglio e non solo prima. Ogni mia velleità di scribacchina corre a nascondersi quando finisco di leggere qualcosa che porta la firma del signor Gaiman. E' più forte di me.
Anansi Boys non fa eccezione. Bello, molto bello. American Gods è un capolavoro, Anansi Boys è molto bello. Intenso, cupo, ma rapido e un po'... E' una short story travestita da romanzo, non so se riesco a spiegarmi. Il che non gli toglie niente, per carità, ma lascia un po' in sospeso, come se fosse un capitolo di qualcosa e non un romanzo a sè stante. Si legge liscio come il filo di una ragnatela e si manda giù senza respirare. La traduzione mi lascia perplessa. Si dovrà vedere com'è in originale, che è meglio. Da leggere? Assolutamente sì! (lo trovate, per 15 euro, sotto il titolo I ragazzi di Anansi ed è edito da Strade Blu Mondadori)
:: Tanachvil alle 10:49
::pErMaLiNk::
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::martedì, giugno 06, 2006 ::
Sfere rotanti
Tempo di merda, non c'è che dire e giornate vagamente in stile. No, alla fine mi sto godendo questo momento di realx, più che benvenuto dopo i mesi in ufficio. Faccio ancora fatica a rilassarmi, mi sveglio a metà notte pensando che non ho puntato la sveglia che quindi farò tardi in ufficio o che devo scrivere comunicati che si accumulano l'uno sull'altro...Faccio insomma fatica a pensare che ora ho più tempo e posso usarlo.
La mattinata di oggi comincia sotto il segno dei prelievi di sangue, del'umanità sgradevole e sgarbata e dei vigili urbani bastardi.
Ho dimenticato di portare il motorino in cortile e l'ho lasciato nei parcheggi vicino alla piazzetta. Loro stanotte lavavano la strada. Diluviava che nemmeno in Honduras e loro lavano la strada. Ergo rimuovono le macchine e ogni mezzo che sia regolarmente parcheggiato lungo la via. Paradossalmente se parcheggiavo dietro l'angolo, nella piazza, che è pedonale e dove in teoria non si può assolutamente parcheggiare, mi andava fatta meglio. Invece mi sono beccata ben 86 cazzo di euro per la rimozione e ben 35 di multa. Ma vaffanculo. Esseri umani di merda, vorrei vedervi implodere nelle vostre divise blu del cazzo. Secondo me se decidessimo di usare i vigili come offerta sacrificale per un bell'olocausto in piazza ne trarremmo giovamento. Gli Dei si compiacerebbero (anche se un po' storcerebbero il naso)e faremmo buon uso di un materiale umano altrimenti inutile e dannoso.
Insomma, ho iniziato bene la giornata.
I vigili mi dissanguano. Metaforicamente. Dopodiché vengo dissanguata anche letteralmente parlando. Devolvo svariate provette di sangue sciapino e anemico (ma quello venoso fa abbastanza bella figura, è quasi di un rosso decente!)e poi vado a recuperare il povero Punxatawney dal deposito in via Tanari, cospargendo Bologna di bestemmie mentre torno verso il centro alla folle velocità dei 45 km/h. Il passo successivo è farmi trattare di merda da un stronza della filiale Carisbo di via Marconi (se lo sapessi vorrei fare il nome, ma ahimè non lo so) che con un tono da saccente stronzetta mi liquida come fossi entrata a chiedere l'elemosina e poi mi ignora. C'è una sola cassa aperta e 20 persone in fila ad aspettare. Dopo 20 minuti la situazione non è cambiata, mi girano le palle e me ne vado.
Adesso vorrei riuscire a fare almeno una delle cose che volevo fare stamattina, prima di dover preparare il pranzo (altrimenti mio padre comincia a dare di matto...)e successivamente sparecchiare e caricare lavastoviglie e lavatrici.
Prima di questo ho una domanda importante da porvi.
Ci pensavo ieri notte e giuro che non mi ricordo perché, quindi aiutatemi voi che leggete. Allora, io geografia astronomica non l'ho praticamente mai fatta alle superiori, perché la nostra prof ("Percheeeé riidiii?" - Remember,Byron? ^_^)pareva preferire la geologia, i monzogabbri, le olivine e tutte cose molto più terrene rispetto a nubi gassose, palle rotanti e attrazioni interstellari. Però è un argomento che mi affascina. Ieri notte, cercando di prender sonno, pensavo che non ricordo assolutamente per quale motivo i pianeti... Ruotino.
Cioè... So che ha qualcosa a che fare con la gravità, attrazione gravitazionale del sole forse? Ma... Le domande sono: perché diavolo la Terra (e gli altri pianeti pure) gira su se stessa? E perché proprio in quel senso? Perché, ad esempio, i poli magnetici stanno su in cima e giù in basso e non di lato? e poi perché tutta questa roba oltre a fare piroette su se stessa gira pure intorno al sole? E -poi finisco- perché se la risposta a tutto questo è "Attrazione gravitazionale delle palle grandi verso le palle piccole" le palle piccole non si schiantano semplicemente contro quelle grandi e buonasera?
Ecco. So perfettamente che potrei risolvere tutti questi annosi quesiti in un batter d'occhio con una visitina a un paio di siti e una ripassata ad un atlante. Ma è troppo bello pensare alle facce scandalizzate o ai mezzi infarti secchi che posso aver provocato in fisici, astronomi e gente di passaggio!
Abbiate pietà di me e illuminatemi! Per una volta che ammetto la mia ignoranza con candore! (però un sacco di altre cose le so, eh!Mi mancano solo queste piccole e ininfluenti nozioni di base, che volete che sia!)
AH, PS: è il 6/6/06, micacazzi!
:: Tanachvil alle 13:21
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::mercoledì, maggio 31, 2006 ::
Ima ga sono toki da!
Manca poco meno di un'oretta e poi sarò autorizzata a lasciare questo ufficio. Ultimo giorno di lavoro, fine stage, fine contratto, fine del mio periodo di strano sfruttamento professional-delirante. Il capo mi ha regalato un quaderno di Muji. Bello. Colleghi che sembrano alternativamente dispiaciuti o imbarazzati dal vedermi andare via. Poco meni di un'ora e poi prenderò Punxatawney(il mio metereopatico motorino) e cercheerò di non farmi abbattere dal diluvio che sembra prepararsi là fuori. Mi mancherà la connessine ultraveloce, il piccolo ImacG3 con le icone fighissime (di cui fornisco immagine), mancheranno i giornali gratis al mattino, alcuni colleghi simpatici, certi alvori qusi interessanti. Non mi mancheranno affatto, invece, gli isterici bastardi che hanno tentato per 4 mesi di farmi andare in pezzi, senza riuscirci, ma dandoci comunque un bel cuccio, i saccenti, i presuntuosi, gli spocchiosi del cazzo di cui questo ambiente è farcito, non mi mancherà il caffè mortalmente schifoso e venefico del primo piano, nè le dodici ore filate di lavoro di certe giornate assurde. Stanotte ho avuto di nuovo freddo, sotto le coperte. Però il mio letto è rosso, carico, caldo, almeno nell'aspetto. Stasera si gioca a Robottoni a casa mia, ne approfitterò per festeggiare la ritrovata libertà e rilassarmi finalment un po'.
E' ora di cominciare il giro dei saluti...
:: Tanachvil alle 17:15
::pErMaLiNk::
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::lunedì, maggio 29, 2006 ::
Madonna on the rocks!Finesettimana di cinema, e che cinema... Si comincia con le aspettative molto basse, andando a vedere "Il codice Da Vinci", giusto perché è lì... In realtà ero curiosa, dai, prima di tutto perché forse la storia, che nel romanzo funzionava così maluccio, era più adatta proprio ad un filmone hollywoodiano, poi, insieme ad altre ragioni, c'era anche l'idea che se una cosa è tanto osteggiata dalla Chiesa, un fondo di buono deve avercelo! Lo so, molto infantile... Ad ogni modo, venerdì sera, si vede il Codice Da Vinci. Commenti? Molti. Riassumibili in parte con "Bhuahahahahahahahahahaha!!!" Che aggiungere? Di per sè la prima mezzoretta di film scorre via nemmeno troppo male, se non fosse per alcune ridicolaggini del genere "Salve, sono il poliziotto sfigato della storia, mentre firmi autografi e ci guarda mezza Parigi, daresti un'occhiata alla foto di un vecchio nudo morto sul pavimento del Louvre?". Insomma, a parte Langdon con la faccia di Tom Hanks e le sue tre espressioni -marpione/divertito/trip allucinogeno-, a parte i momenti in cui la pellicola viene posseduta dallo spirito di Power Point, a parte che la storia resta leggermente ridicola... fino a che Audrey Tatou non si gira e grida "Madonna of the Rocks!" a mo' di bestemmia anglofona, va quasi tutto bene... Da lì in poi, il delirio. Il film dura decisamente una mezzora di troppo e le scene finali che vorrebbero essere evocative e misticheggianti ci provano, ma non ne hanno colpa. Come dire... Stanno andando quasi bene, col gioco di lastre e graticci, la piramide, un attacco di bella fotografia e bella musica, la vocina che recita la poesiuola/indovinello e poi tom Hanks si inginocchia e fa la faccia di uno che non abbia digerito i frutti di mare. Sigh. Non puoi chiamare un perosnaggio Aringarosa e pretendere che lo si prenda sul serio. Volgio un cardinale che si chiami Merluzzoggiallo! Sardinazzurra!!! Silas è l'albino con le bazze... albino, sì, ma stragnocco e con gli occhi azzurri! Ecchissei? Elric? E, soprattutto "Io sono TUA NONNA!" Nemmeno Chiquito e Paquito... Riassumendo: Al tempo stesso soporifero e esilarante. *°*°*^*°*°*
Sabato si tenta di rifarsi e finalmente si va a vedere l'attesissimo X men 3, carichi di aspettative questa volta. Deluse. Sigh e poi anche sob. La mancanza di Brian Singer si sente, ahinoi, e anche la mancanza della sceneggiatura. Hanno tirato in ballo ventimila trame e sottotrame, un sacco di personaggi secondari che non hanno usato, ci hanno dato colpi di scena che certo, ci hanno lasciato di stucco, ma che francamente sarebbe stato meglio evitare, grazie! Certi personaggi hanno una DIGNITA', porcamiseria! Halle Berry ha tanto rotto perché venisse dato più spessore al suo personaggio. Il problema è che lei con Tempesta non ci sta a dire un ciufolo e alla fine in questo film fa semplicmente un paio di uscite isteriche che non servono a granché, ma ci fanno capire che la ragazza non è metereopatica, è proprio nevrotica e basta. In parole povere: non ci siamo, un film tutto sommato noiosetto e privo del mordente degli altri due, privo delle battute e della cura degli episodi precedenti e soprattutto con alcune cadute di gusto epocali, come il falshback in cui viene fatto un lifting digitale AGGHIACCIANTE a Sir Ian e a Paddy Stewart che rivaleggia in quanto a fastidio, con alcune scene di Ju-On! Oppure come la tremenda parrucca color "Ops!Avverto le prime avvisaglie della menopausa." che hanno messo in testa ad una certa persona... O il brillante discorso di zio Wolvie a Bobby e gli altri pischelli... O il doppiaggio fatto coi piedi... In una parola: Inutile. Tranne che per una scena. Unasingola scena In infermeria. Wolvie+donna immeritevole.(no, dico, ma state apprezzando lo sforzo che faccio per non fare spoiler?) Invidia. Ormoni che esplodono. Certe cose non si fanno. Perlomeno si avverte. "Attenzione, tra pochi istanti assisterete ad una scena alla quale forse preferireste non assistere in pubblico. A coloro che ritengono di non poter tenere sotto controllo bavetta, muscoli facciali in genere e altre reazioni fisiche indesiderate, consigliamo una passeggiata fuori dalla sala." Anche io vojo graffiettare Wolvie... Oh. Cielo...
(Giusto per la cronaca... E' dall'età di sette anni che ritengo improbabile qualcuno possa essere altrettanto sexy del canadese artigliato. Attendo il dì in cui dal cielo discenderà l'uomo perfetto: un incorcio tra Dago e Logan... Vedere certe cose, per chi è come me, è dannoso. Cazzo. Ecco. E comunque a noi ci piace col costumino giallo o in alternativa in versione fetish Morrisoniana/filmica. Ma il meglio lo da in canotta, su. )
:: Tanachvil alle 09:57
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::venerdì, maggio 26, 2006 ::
Il genio e l'abisso. Quattro constatazioni sulla natura umana.
Ci sono momenti in cui mi sento particolarmente Roddenberryana e penso che in fondo la razza umana può avere un futuro se sa dimostrarsi così geniale...
Primo caso: Napoli, Liceo Mazzini. Voi per saltare le lezioni telefonavate dicendo "C'è una bomba nella scuola!" ? Tsk... Vuotavate un barile di vermi nei bagni? Avete saldato le serrature o le avete riempite di silicone? Primitivi. Al Liceo Mazzini si sono guadagnati la mia stima sempiterna. Loro, con raffinata preparazione, hanno disegnato a terra la sagoma di un uomo, con il gesso. Poi hanno simulato gocce di sangue con lo smalto. Hanno recintato la zona con il nastro bianco e rosso e infine, tocco di classe, hanno apposto un cartello che diceva "Immobile sottoposto a sequestro giudiziario..." e che spiegava che, in qunto luogo di un delitto, la palazzina del liceo era sotto la custodia delle forze dell'ordine. Al mattino, il bidello venuto ad aprire il portone non se l'è sentita di sbaraccare tutto, ma ha voluto, per sicurezza, prima indagare se si trattasse o meno di uno scherzo. E la mattianta è scivolata via senza che la scuola aprisse. Sublime.
Secondo tocco di genio: Flap Art Avete presente quelle volte in cui -se siete lettori compulsivi, come la sottoscritta- state leggendo in pubblico, per diletto o per dovere, qualche libro che magari un po' vi vergognate a mostrare in giro? Che ne so, magari perché è imbarazzante ma utile oppure perché poco si addice all'immagine che di voi amate dare... Ecco, in quei casi i più organizzati usano delle sovraccopertine rubate a romanzi e saggi di alta levatura, in modo da nascondere un "I consigli di Ilona sul sesso occasionale" sotto l'innocente e prestigiosa maschera di un "Pendolo di Foucault". (Oddio... la quantità delle pagine potrebbe sbugiardarvi immediatamene, ma nemmeno la metà delle persone che sostengono di aver letto il Pendolo lo ha fatto veramente e di questa metà una su due non ha mai nemmeno visto un'edizione del Ecoico volume, per cui siete salvi.)
Ma torniamo a noi: perché non fare il contrario? Perché non divertirsi a shockare il prossimo apponendo ad un innoquo "La cucina macrobiotica" una copertina come questa
Oppure questa: Puro genio.
D'altro canto, due sono le notizie che mi avviliscono. (Oltre alla constatazione che al momento la mia collega è desaparecida e quindi sono bloccata in segreteria da sola...)
La prima è di natura Totemico-Ecologica ed era stata già fatta emergere da un anonimo commentatore.
l'Orso bavarese. Che in realtà bavarese non è. In pratica, un bell'esemplare di orso italiano, vispo e sano con tutti i suoi istinti al posto giusto, stimolato dalla primavera e da un languorino a cui nemmeno Ambrogio avrebbe saputo porre rimedio, ha attaccato una mandria. La cosa ha mandato in bestia allevatori e autorità bavaresi che hanno aperto una caccia all'orso il cui imperativo è un "wanted dead or alive" che francamente non ci piace per niente. Insomma, tanto si è faticato per fare in modo che gli orsi tornassero a popolare i nostri boschi e adesso che non fanno altro che comportarsi da orsi gli volete sparare? Ma andateeneaffanculovà! Ok, il fatto che l'Orso sia l'animale totemico della mia famiglia da sempre ha sicuramente influenzato questa mia profonda analisi, ma voglio dire... Quando hanno reinserito gli orsi nel territorio del Tirolo e dintorni che cosa sia aspettavano? Che si recassero ordinatamene a mangiare alla mensa aziendale?
Ultima constatazione deprimente, che questa mattina mi ha abbattuto in maniera incomprensibile per chi non abbia la mia affezione per Harry Potter e non conosca la mia avversione per HBC. HBC? Helena Bonham Carter. La donna che è riuscita a rincitrullire sia Kenneth Branagh che Tim Burton. La donna con la faccia da pitbull. Che con un fulmineo cambio di casting interpreterà Bellatrix Black Lestrange in HP and the Order of Phoenix. Un solo commento: Perché??? Schifo, orrore e delusione.
:: Tanachvil alle 08:52
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::lunedì, maggio 22, 2006 ::
And so the story goes...
signore e signori, ecco a voi le parole di una donna con un mal di testa epico, in ufficio sa ormai più di due ore, con la porta che costantemente sbatte due emtri da lei, con i telefoni che suonano e i colleghi che strillano. Vaffanculo. Sabato mattina in ufficio. Sabato pomeriggio prove del coro. Domenica registrazione del cd. Da mattina a sera. Tempo fa ero uscita con un direttore d'orchestra. Poi avevo rimosso dalla memoria quanto fossero stronzi e antipatici i musicisti d'orchestra. Ora la memoria è stata rinfrescata.
La madonna è scesa e non è piovuto. E' uno dei segni che annunciano l'Apocalisse, credo.
Ho anche letto, per curiosità dato tutto il parlare che se ne fa, Il Codice Da Vinci. Per una recensione più approfondita vi rimando a un momento in cui la mia testa non mi stia facendo vedere tutto ondulato come una tettoia di plastica...
:: Tanachvil alle 09:51
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::venerdì, maggio 19, 2006 ::
E se - per ipotesi- a uno non gliene fregasse NIENTE nè della partita del Bologna, nè della processione della Madonna???
:: Tanachvil alle 16:06
::pErMaLiNk::
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::giovedì, maggio 18, 2006 ::
Guarda che luna...
Ieri é stato il primo vero giorno di caldo e profumi nell'aria. Qui in ufficio si soffocava e il profumo dei gelsomini che stanno fiornedo in terrazzo é stato l'unica a cosa ad impedirmi di mettermi a sparare a chiunque nei paraggi. Tornando a casa, dopo aver giocato a robottoni a casa di Juri, con lo scooter lanciato alla follllle velocità dai 45 all'ora, c'era un profumo splendido e notturno, di fiori umidi e erba giovane, asfalto bagnato e silenzio. Mi sono goduta il tragitto inspirando e schivando carri attrezzi molesti lungo via S.Stefano e non so bene perhcé ho fatto un giro un po' astruso, finendo per passare da piazza S. Domenico. Vedere l'altana, la tomba del glossatore e l'acciottolato é stato un tutt'uno col cominciare a canticchaire...
Guarda che luna, guarda che mare, da questa notte senza te dovrò restare folle d'amore vorrei morire mentre la luna di lassù mi sta a guardare.
Resta soltanto tutto il rimpianto perché ho peccato nel desiderarti tanto ora son solo a ricordare e vorrei poterti dire guarda che luna, guarda che mare!
Ma guarda che luna, guarda che mare, in questa notte senza te vorrei morire perché son solo a ricordare e vorrei poterti dire guarda che luna, guarda che mare! Guarda che luna, guarda che mare! Che luna! Fred Buscaglione
:: Tanachvil alle 13:00
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::martedì, maggio 16, 2006 ::
Tic-tac-tic-tac...
E' (quasi) la fine di una lunga, lunghissima giornata di lavoro. Per citare uno dei miei film preferiti, si potrebbe dire che questa settimana si preannuncia con le stesse prospettive del Titanic. E non parlo del film, che sarebbe una buona cosa in termini di successo. Sabato é stata una bella giornataa, questo é da dire. Dopo un venerdì sera in cui ho aavuto la vita sociale di una bustina di the, arrivando a casa e andando a dormire alle otto, mi sono alzata dodici ore dopo, riposata e di un umore meno grigio del solito. Miracoli di un buon sonno, credo. Spesa, cucina e poi un pomeriggio all'insegna delle pulizie primaverili... Sbattendo i tappeti, aprendo le finestre e lavando i pavimenti ho pulito la mente da tutta una serie di grovigli scomodi, ho pianificato la sessione di Hogwarts e ridato a casa mia un aspetto umano. Decisamente positivo. Sono una teorica delle pulizie come terapia. E' per questo che non bisogna farlo troppo spesso, altrimenti la cura perde di efficacia, no? La serata é stata graziata da una sessione di Hogwarts davvero bellissima, non mi divertivo tanto a masterizzare dai tempi di Irish Changeling... Anche se alcuni momenti della finale erano stati altrettanto divdertenti. Solo non con la stessa sfumatura dell'aggettivo. Peccato mancassero un po' dei miei studentelli Potteriani, recupereremo presto, spero. Insomma, una specie di balsamo ruolistico per tutte le preoccupazioni. Peccato che il week end duri solo due giorni insomma. Domenica di lettura, riordino e Enterprise, per le ultime puntate prima dell'ultimissima, domenica prossima, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima... Ma adesso qui c'é sonno e voglia di casa, di chiacchierare con qualcuno, di leggere un po' e bere qualcosa di fresco, scrivere e non dover scansionare stupidi articoli di nessun inteesse o impostare archivi idioti o riscrivere per l'ennesima volta articoli illeggibili e cose del genere. Voglia di uscire di qui insomma.
:: Tanachvil alle 17:19
::pErMaLiNk::
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::mercoledì, maggio 10, 2006 ::
Mi accorgo che qualcosa non va.
Acuto spirito di osservazione.
Guardo una fotografia su un blog per dieci minuti, cercando di capire perché dovrebbe far ridere, ma non ci riesco. Reinstallato The Sims. Male. Ho sonno e freddo e penso che forse sto pagando per qualcosa che ho fatto, karmicamente parlando, ammesso che uno ci creda. Anche l'anno scorso era brutto in questo periodo. Eravamo su a Rohan e tirava vento, grandinò persino, con una violenza pazzesca e alla fine facemmo la festa per mia sorella lo stesso e si stava bene. In realtà mi piace quando diluvia, ma non ne posso più del freddo. E ho paura dei tuoni. Già. E' che mi fanno sentire molto piccola e molto sola. tempo fa avevo iniziato a far euna lista delle cos eche mi mancano molto dell'avere qualcuno accanto, di quelle non ovvie e scontate come sentire che ti volgino bene o del fare sesso. E c'erano cose che riguardano i tuoni, anche. E la voglia di mettersi a piangere.
Ieri ascoltavo tre canzoni nel lettore mp3, camminando e cercando di non farmi buttare troppo giù dal tenore della giornata. Ho pensato che alla fine mi riassumono un po'. Perché sono un po' così io, un mix di cose che non c'entrano niente. Fiorini fischietta Cento Campane e poi arrivano i Ten e c'è Red che è quel bel metallo leggero e saltelloso e poi alla fine i Depeche, Waiting for the night. Secondo me corrisponde.
Domenica prossima finisce Enterprise. Me non contenta. Ho addosso la maglia con le porte di Moria che adoro, ma qui nessuno le riconosce.
Questa è più o meno la mia attuale playlist da lettore Mp3. E chiuso così, dai. Jeff Buckley - Allelujah Lando Fiorini - Cento Campane Ten - Red Depeche Mode - Waiting for the night Tori Amos - Cornflake Girl Muse - Muscle Museum Nyman - Prospero's Magic Mozart - Misericordias Domini KV 222 Subsonica - Tutti i miei sbagli The weird sisters - Can you dance like an Hyppogriff?
I'm waiting for the night to fall I know that it will save us all When everything's dark Keeps us from the stark reality
I'm waiting for the night to fall When everything is bearable And there in the still All that you feel is tranquillity
There is a star in the sky Guiding my way with its light And in the glow of the moon Know my deliverance will come soon
I'm waiting for the night to fall I know that it will save us all When everything's dark Keeps us from the stark reality
I'm waiting for the night to fall When everything is bearable And there in the still All that you feel is tranquillity
There is a sound in the calm Someone is coming to harm I press my hands to my ears It's easier here just to forget fear
And when I squinted The world seemed rose-tinted And angels appeared to descend To my surprise With half-closed eyes Things looked even better Than when they were open
Been waiting for the night to fall I knew that it would save us all Now everything's dark Keeps us from the stark reality
Been waiting for the night to fall Now everything is bearable And here in the still All that you feel is tranquility
:: Tanachvil alle 09:04
::pErMaLiNk::
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::lunedì, maggio 08, 2006 ::
Ogni figlio di Troia morirà!
Ci sono certe persone che si guadagnano stima e affetto, anche se poi alla fine non è che se lo meritino più di altre. Criptica? Mi spiego. Wolfgang Petersen. Fino a poco tempo fa quest'uomo aveva un grande bonus dalla sua parte, aveva un merito che gli si riconosceva per i bei momenti passati quando si era più piccoli. Aveva diretto "L a Storia Infinita", dai. Ok, il romanzo è infinitamente più bello del film, non c'è paragone possibile, e se vogliamo vedere proprio il pelo nell'uovo ci sono alcuni piccoli tradimenti alla trama(almeno la parte presa in considerazione nel film) che snaturano un po' il senso di tutto quanto. Però quel film è favoloso, la colonna sonora è pacchiana e splendida ed è anche il primo film che ho visto al cinema in vita mia, per cui non posso che amarlo visceralmente. Quindi il suo regista gode di meriti pregressi. Però... Ecco, però uno tira la corda, che i meriti pregressi non possono mica salvarti in eterno!
Due anni fa Wolfgang Petersen torna sul grande schermo con un opera che già dalle premesse aveva la stessa credibilità di Harpo Marx...
Ahem...
Che dire? Troy è una delle cose più divertenti che abbia mai visto in vita mia. Erano anni che non ridevo tanto al cinema. Sabato sera, in preda ad una crisi di cazzoneria, decidiamo di noleggiare Troy e di svaccarci in visione di cotanto capolavoro per rallegrare la serata. E poi Jizoo non l'aveva mai visto, dai!
Oh saggia decisione! Anche alla seconda visione non si disperde il potere ilare della pellicola...
Vorrei ricordare solo alcune perle come... I Mirmidoni: l'angolo del fetish nell'esercito Acheo, pelle nera, borchie, muscolo lucido e Sandokan a guidarli. L'attacco all'accampamento con le palle di fuoco (che va bene tutto, ok, ma ftto così pareva D&D!!!) Gli Dei, che nell'Iliade sono vagamente importanti, a quanto ricordo, qui non cagano pari la mossa...vabbeh. Achille che si incazza perchè hanno ucciso "a suoccugginoooo!!!" Seee, vabbeh... Peter O' Toole che ormai pover'uomo non ne ha colpa. La spada di Troia... Per fare una guerra grande ci vuole un guerriero grande! (sssiiigh...) La pettinatura di Agamennone. Che tra parentesi muore. E uno si chiede...E euripide che fa? Si suicida? Ma tanto muore anche Menelao e ciao ciao a Sparta. Una moria pazzesca e generale! Alè! L'Ulisse meno cunning della storia. Il cavallo di vimini dell'Ikea. Elena con l'ombrellino parasole.(avanti eh, quelli di Troia!) "Tu, ragazzo, sei troiano" ""Si!" (e accidentalmente sono tuo cognato Enea, brutto pirla! E soprattutto, dove cacchio è finito Ascanio!?) ... e potrei andare avanti troppo, troppo a lungo!
Siete invitati caldamente ad aggiungere!!!
Devo dire che la serata ha meritato, che c'era bisogno di ridere un po' e di gusto anche... Colposegretodell'achille incazzato!
PE'TTTTTRRROOOIAAA!!!
:: Tanachvil alle 09:22
::pErMaLiNk::
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::martedì, maggio 02, 2006 ::
Che brutta roba tornare a lavorare...
Scontato, eh? Oi, però non è che uno alle nove e mezza di mattina può elucubrare qualcosa di molto meglio eh...
Ho approfittato della pausa primomaggesca per dedicarmi a quelle attività inutili e gratificanti che da troppo mancavano ai miei programmi. Certo, questo ha significato anche un certo isolameto autistico, ma non del tutto volontario. Ho anche provato a farmi viva, ma un po' la stanchezza (mia e altrui) un po' la mancanza di comunicazione han fatto si che non si mettesse piede fuori per tutto il uicchend. Praticamente la vita sociale di un lombrico. Però mi sono tanto instupidita a giocare a Caesar III come non facevo da eoni! E ho avuto tempo di andare a leggere qualche nuova fan fiction su Harry Potter e di rispondere a messaggi vari! E ho trovato anche un po' di tempo per scribacchiare qualcosa, che è una specie di miracolo. Non so bene il perché, ma da quando lavoro qui non sono più riuscita a scrivere nulla. Non intendo nulla di leggibile o di decente... Dico propio NIENTE. Non ho ne la voglia, né le idee e non mi è mai riuscito di produrre nulla senza la carica, l'energia necessaria e le idee chiare. Non sono tra quei fortunati che messi davanti al foglio bianco in qualsiasi situazione rpoducono sempre cose belle. Lo si può vedere anche da quello che scrivo per alvoro... I miei articoli e i miei comunicati stampa sono il top dello sterile il più delle volte. Certo, il più delle volte è quello che ci si aspetta da me, quindi no problema, però è deprimente.
Comunque festa grande, perché per la prima volta dopo mesi ho buttato giù due paginette di roba stupida, ma almeno sono riuscita a farlo! Fatica però, come se avessi perso l'allenamento a far scorrere le parole, come se si fosse otturato il tubetto della colla o qualcosa del genere.
Poooi, beh, poi ci si è dedicati alle mie due perversioni televisive, le due che mi son rimaste. Ormai uso la televisione esclusivamente come supporto per il dvd nel 90% dei casi. Non la tengo accesa se non voglio vedere qualcosa in particolare, non faccio zapping, una volta finito il film che volevo vedere, spengo. Il che, ho scoperto, mi mette in netta minoranza rispetto al resto dell'umanità, ma ne vado abbastanza fiera. Ho solo due piccole perversioni e dipendenze televisive e sono, come da copione, due telefilm...
La domenica sera, su La7: Enterprise e il lunedì sera, su Rai2: Lost! Oh goduria maxima lo spaparanzarsi davanti al tivvù mentre il povero e favoloso Shran sperimenta la sfiga quantica , come la definisce mia sorella! Oh, le gioie del bere una tazzona di caffè e fumar sigarette mentre i dispersi si arrabattano intorno ai misteri dell'isola! Sembreranno piaceri da poco, ma quando uno riesce a concederseli solo ogni tanto diventano ben sublimi!
Star Trek Enterprise si piazza nella mia top dei migliori telefilm di sempre e contende il podio delle serie Trekkiane alla sua cuginetta Next Generation. Il fatto è che Scott Bakula è smisuratamente e ontologicamente figo non ci si può fare nulla... E insomma... Ma D'Pol l'avete vista? E poi le trame sono avvincenti, il ritmo perfetto e la fotografia decisamente molto più odierna delle altre serie della saga. e poi gli alieni sono una figata dai!
Shran è il mio omino blu con le antennine preferito!!! Mamma ne voglio uno anche ioooo!!!
E... ?
Lost è geniale. E', come si diceva ier sera con la Scimmia, Lynchano da morire, pieno di piccole finezze, misterioso, intricato e appassionante, crea dipendenza e manda in tilt la parte del cervello adibita alla formazione delle congetture assurde! ...E Sahid è veramente bonissimo. Scusate ma è vero. La bionda stupida è odiosa. Viva il piccolo hobbit tossico! Loke è definitivo!
Teresa cade salendo le scale. Teresa cade scendendo le scale.
E
nel caso ve lo foste dimenticati
i gufi non sono quello che sembrano.
:: Tanachvil alle 09:26
::pErMaLiNk::
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