"Quando dici molte parole, non sempre significano qualcosa, o forse non significano nulla comunque, e noi pensiamo solo che vogliano dire qualcosa". -Delirio-
" Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui
solo gli ottusi sono presi sul serio
e io vivo nel terrore di non essere frainteso." (Oscar Wilde)
"Le c0se n0n SeRve chE SiaNo aCcaDutE pEr eSsere vEre.
I RaCconti e i SognI son0 le vErità omBrA che durEraNno
quanDo i seMplIci fAtTi sAraNno p0lVere e cEneri, e DimentIcati."
(Sogno, in Terre del Sogno)
“Quando il fato t’è contrario e mancato ti è il successo...
Smetti di far castelli in aria e va a piangere sul...”
CURRENT MOON Waxing Gibbous 71% of Full Mon 7 Apr, 2025moon phases
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::martedì, maggio 27, 2008 ::
Momenti di libraria gloria
Sabato pomeriggio alla Libreria.Coop di Imola, affiancamento per il mio corso di formazione da libraia. alla faccia dei giovani d'oggi che non leggono, quattro ragazzine entrano alle tre e mezzo e rimangono due ore a sfolgiare e leggere libri. Avranno circa 13 anni. Per cui selezionano le letture fondamentali di quell'età. Prima il Kamasutra. Poi un libro di esoterismo da bancarella. Poi un manuale erotico. Una di loro, ad alta voce, declama: "...e mi costrinse a guardarlo mentre eiaculava. Oh, raga, che vuol dire eiaculare?" Silenzio perplesso delle altre tre. Momento di perplessa ilarità mio e della mia collega, entrambe appollaiate su una scala a spolverare scaffali. "Oh, no, davvero, ma che vuol dire?" "Oh, non lo so," sbotta un'altra. "Sarà qualcosa tipo una perversione, non so." Lo sguardo mio e della mia collega si fa sempre più ilare e anche un po' intenerito. "Cioè, eiaculare, tipo l'ho sentito, ma davvero che vuol dire?" Il desiderio di toglierle dall'impiccio linguistico è forte, ma come fare? Non possiamo scendere dalla scala e metterci a elargire perle di educazione sanitario/sessuale, proprio no... Alla fine una delle bimbe ha un'idea intelligente: "Prendiamo un dizionario!" lo prendono. Sempre ad alta voce cercano "Eiaculare, eiaculare, eccolo qui! Eiaculazione!" "..." Silenzio imbarazzato, seguito da risatine e da posa immediata del libro incriminato. E poi dicono che le tredicenni di oggi son tutte scafate e un po' zoccole! Infinita tenerezza, molte risate e ritorniamo a spolverare i libri. Il libraio è sempre un bel mestiere.
Vi lascio con alcune perle di uno degli uomini più lucidamente cinici che abbiano mai scritto: Emile Cioran. Reazionario, misantropo, ma pur sempre geniale. Il suo "Un apolide metafisico" è stato il mio ultimo acquisto in libreria. Me lo aveva consigliato Vanna Vinci un annetto fa.
"Al contrario di Giobbe, non ho maledetto il giorno della mia nascita. Ma in compenso ho colmato di maledizioni tutti gli altri giorni. "
"Anche quando disertano l'inferno, gli uomini lo fanno solo per ricostruirlo altrove. "
"Il male, al contrario del bene, ha il duplice privilegio di essere affascinante e contagioso. "
"L'unico modo di conservare la propria solitudine è di offendere tutti, prima di tutti, coloro che si ama. "
"La conversazione è feconda soltanto tra spiriti dediti a consolidare la propria perplessità. "
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::domenica, maggio 25, 2008 ::
Ultimamente mi sono resa conto che ho fatto passare, nel corso degli anni, alle persone atteggiamenti, azioni e "cose" in generale, con una leggerezza e una coglionaggine esagerate. Mi sono lasciata più di una volta trattare di merda per l'anima del cazzo e questo ha portato ad un atteggiamento generalizzato, ad un'autorizzazione implicita. E' sbagliato. Non porta a nulla essere gentili, essere magnificamente magnanimi e perdonare, porta solo a farsi prendere per il culo con più slancio e facilità. Non esiste Babbo Natale, quel che fai non ti viene restituito quasi mai in postivo. E raramente chi si merita davvero di vedersi tronare in faccia l'elastico da fionda che ha teso si becca davvero la botta e ci lascia un occhio. Normalmente stanno bene. Proprio benone. Quindi? Quindio basta. Semplicemente si constatavano cose. E da un po' potrei constatare di aver dato un taglio a questo atteggiamento assai poco produttivo. La cosa sta portando conseguenze che non credevo avrebbe portato e altre ancora si vedranno nel tempo. La sera mi addormento immaginando di veder bruciare cose e persone dentro ad omini di vimini.... E'ttantolibbberatorio, signora mia! E chissà, magari prima o poi capita davvero.
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::lunedì, maggio 19, 2008 ::
Un problema di marketing.
Prendiamo un prodotto che chiameremo "Prodotto A". I suoi punti di forza sono una eccellenza qualitativa e un costo proporzionato e ragionevole. Sono due fattori fondamentali, concorderanno tutti, due fattori essenziali nella scelta di un prodotto A rispetto ad uno B. Il prodotto A ha i suoi punti deboli in un packaging non di prima qualità, un'immagine insomma poco incisiva (non si tratta di un'immagine da discount, ma non è nemmeno curata dalla Armando Testa...) e in un brand non di punta.
Ragionando in generale, il nostro prodotto A se la cava piuttosto bene sul mercato, almeno in una prima fase, ma risulta molto difficile fidelizzare il cliente. Per intenderci. Se il prodotto A fosse uno shampoo, sarebbe ottimo per i capelli, li renderebbe setosi e lucenti, avrebbe un ottimo odore e avrebbe un costo medio basso. La sua confezione però sarebbe anonima, dal design forse un po' retrò e il nome sul flacone non sarebbe conosciuto né pubblicizzato sulle riviste da attrici e modelle che ne decantano le lodi.
Facciamo un'altro esempio. Il cliente tipo si rivolge al prodotto A per i suoi innegabili vantaggi: costa poco, garantisce anche una certa durata ed è di qualità comprovata. Mettiamo che il prodotto A sia un'auto. La nostra auto A consuma poco, costa poco, va veloce, non ci lascia a piedi, tiene le curve, è spaziosa e si parcheggia bene e come macchina non è nemmeno brutta. Però non ha un nome di spicco sullo stemma e non è proprio la macchina aggressiva e di moda che sognamo. Mettiamo di comprare la macchina A. La guidiamo felici per un periodo, lungo o corto che sia. Poi, ad un certo punto, ci si presenta la possibilità...
La possibilità è rappresentata da un improvviso accresciuto potere d'acquisto. Improvvisamente, per un motivo o l'altro, possiamo permetterci la macchina B. La macchina B è qualitativamente pari o persino un po' inferiore alla macchina A, costa un po' di più, ma è quella che potremo fare vedere fieri agli amici, quella che ci stimeremo a portare in giro. Il prodotto B insomma, ha un packaging decisamente migliore e un brand conosciuto e di spicco. Anche il consumatore più attento abbandona il prodotto A per il prodotto B.
Ecco il nostro problema di marketing. Se A e B sono a confronto, B ( con pari qualità, ma anche con minori qualità, in rapporto ad un punteggio maggiore nell'immagine) risulta vincente. Come fare in modo di creare una affezione del cliente per il prodotto A?
E' possibile fidelizzare il cliente? Come fare in modo che, col crescere del proprio potere d'acquisto il cliente non abbandoni il prodotto A per il prodotto B? E' una causa persa? Attendiamo le opinioni di chi di marketing e comunicazione si intende.
Chiedo scusa se la terminologia e i passaggi logici usati non dovessero essere proprio ortodossi, ma certe cose le ho studiate parecchio tempo fa e di certe altre son proprio digiuna.
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Diluvia, viene giù con forza, con rabbia e con prepotenza. La banda audio di questi minuti viene completamente occupata dal suono della pioggia sugli abbaini e nient'altro riesce a stargli sopra. Fulmini. Tuono. Sono ancora reduce dalla febbre e dalla tosse, ma avrei voglia di ballare sotto questo diluvio e farmi lavare via tutto quanto. Una volta o due ho fatto l'amore sotto una pioggia come questa ed è qualcosa di indimenticabile. Più di una volta o due ho ballato sotto una pioggia così, anche quella è una cosa che merita davvero. Ho passato tre o quattro nottate da incubo, con la tosse e la febbre, girandomi nel letto, facendo incubi nei rari momenti di vero sonno. Ho cose molto, molto brutte dentro. Le cose belle le abbiamo finite, spiacenti. Non ho voglia di nasconderle. Ho fatto una lunga lista l'altra notte, una lista utopica e vagamente stupida. Fuori tuona forte, un po' come una risata.
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::domenica, maggio 18, 2008 ::
Quando hai il cervello che non funziona troppo, tu non lo forzare e assecondalo. Prima o poi tornerà. Così mi dedico ad uno di quegli stupidi test da blog, uno carino. Un tot di domande a cui rispondere non a parole ma con la prima immagine che Google ti spiattella usando come chiave di ricerca la tua risposta.
Via che si comincia!
1) La tua età al prossimo compleanno. 2)Un posto che vorresti visitare. 3)Il tuo posto preferito. 3)Il tuo oggetto preferito. 4)Cibo preferito. 5)animale preferito. 6)Colore preferito. 7)Il posto in cui vivi. 8)Il nome di un animale domestico che hai avuto. 9)Il nome della tua nonna materna. 10)E di quella paterna. 11)Una tua brutta abitudine. (Loool!) 12)La tua vacanza preferita.
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::mercoledì, maggio 14, 2008 ::
Gli incerti del mestiere
Due studi di tatuaggi visitati oggi. Il primo è stato anche il primo che abbia mai visto, ci passavo davanti da piccola e volevo entrare, ma mia madre non era troppo d'accordo. Entro e chiedo info. Non ci capiamo proprio. No feeling.
Il secondo me lo ha consigliato Dile. Entro e chiedo info. Tatuatore disponibile, simpatico, propositivo, mi spara consigli e obiezioni, un prezzo onesto e tante idee. Good feeling! Ora faccio una selezione di disegni e poi glieli porto. Se avete disegni di Ouroboros, mandate, mandate!
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::domenica, maggio 11, 2008 ::
La Morte, l'appeso, l'Imperatore (ribaltato) Il Sole, la Torre, l'Eremita Il Giudizio, la Luna, il Diavolo.
Un po' più esplicito e preciso e ci sarebbero dovuti essere nomi e date. E mi avrebbe fatto davvero paura. Bel pomeriggio con Messer Gatto di Velluto e Dama Edera delle Erbe a chiacchierare e a consultare consiglieri per tutti i nostri dubbi e casini. Caramelle al caffè, sole caldo e i nostri tre cervellini all'opera in mutuo scambio di opinioni e consigli. C'è nuvolo all'orizzonte, ma anche qualche piccola soddisfazione, se la carta non mente. Detesto l'idea di quell'eremita, e di aver perso quel sole, ma quei giudizio-luna-diavolo non sono così lontani da non essere confortanti.
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::mercoledì, maggio 07, 2008 ::
Margarita night con la banda, un po' come una riunione di famiglia. sarebbe da istituire come tradizione, ghiaccio, fragola e tequila, chiacchiere e musicaccia messicana. Ora minicena sushi e intanto mi viene in mente quel film, tutto sommato niente di che, ma col "margarita di mezzanotte!, Amori e incantesimi... Qualcuno stasera mi ha visto terribilmente seelie. Questo è maaaaale. Bisognerà rimediare. Uuhh... la testa è vaaaga, stasera.
Ultimamente mi sento un po' così, un margarita di mezzanotte.
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::giovedì, maggio 01, 2008 ::
Per qualche ragione amo i papaveri.
Li amo per il loro colore, quel rosso che sa rispondere a qualcosa che ho dentro e che si mette in vibrazione con quelle tonalità, quei suoni cromatici. Li amo perché sono effimeri, non li puoi raccogliere senza che appassiscano subito, perdano la loro vitalità, la loro incredibile carica di calore e energia, possono essere guardati, toccati, ammirati, ci si può rotolare in mezzo ai papaveri, ma non li si può raccogliere. Li amo perché crescono ai bordi delle strade, dei canali, nei fossi, nei campi, senza regole, senza vergogna, senza limiti, sono fiori qualunque, fiori comuni, fiori che vediamo continuamente ma ai quali facciamo poco caso. E forse mi sento un po' come loro, fiore di fosso, fiore rosso, fiore del grano e dell'estate che arriva, fiore del quale ti devi accorgere per amarlo, fiore potenzialmente intossicante, fiore che non puoi strappare, fiore pericoloso, fiore che calma, fiore che sa consolare e uccidere, fiore pigro, fiore impudente.