" Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui
solo gli ottusi sono presi sul serio
e io vivo nel terrore di non essere frainteso." (Oscar Wilde)
"Le c0se n0n SeRve chE SiaNo aCcaDutE pEr eSsere vEre.
I RaCconti e i SognI son0 le vErità omBrA che durEraNno
quanDo i seMplIci fAtTi sAraNno p0lVere e cEneri, e DimentIcati."
(Sogno, in Terre del Sogno)
*A me MI piace*:
*A me invece non MI piace*:
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“Quando il fato t’è contrario e mancato ti è il successo...
Smetti di far castelli in aria e va a piangere sul...”
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::giovedì, luglio 30, 2009 ::
Il caldo è la mia dimensione, ma quest'anno mi devasta e mi fa passare giornate comatose. Torno a casa dal lavoro, dopo aver fatto la mattina e collasso, riprendendomi solo in aprte e dopo ore. Stasera si va abere qualcosa con due colleghe e io mi sento uno straccio. Nausea, giramento di testa, forze al minimo. Decido di bere, per la prima volta in vita mia, una red bull, una di quelle che ha lasciato Marchino dopo la festa del mese scorso. Dopo il disgusto iniziale, la butto giù, cercando di ignorare il sapore tremendo e il gasatino schifido. E incredibilmente va un po' meglio, la testa gira meno e la nausea si attenua un pochetto. Miracolo. Doccia, ventilatore e testa vaga. Son tornata da due settimane di ferie e già bramo la domenica in arrivo. Una settimana di mare, nonostante le alghe e il raffreddore, mi ha rigenerato come non credevo fosse possibile. Mi mancano le mie mini fughe a casa di Ceci, il tempo da poter passare su tra gli appennini, al fresco della quercia, nel paradiso vegano fatto di prati, orto, fiume, cagnoloni festanti, chiacchiere e piccoli piaceri. Devo poter staccare periodicamente da tutto quello che ho intorno: libreria, traffico, orari, appuntamenti e scadenze, oppure impazzisco.
:: Tanachvil alle 21:17
::pErMaLiNk::
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::venerdì, maggio 29, 2009 ::
Sono alla deriva. E la cosa buffa è che non dovrei. Non potrei. Houn lavoro, finalmente, ho un lavoro e questo dovrebbe rendermi felice. Ma le cose al lavoro non sono mai perfette e belle come te le immaginavi quando quel lavoro cercavi di averlo. Ci sono quantità impressionanti di scazzi e di giramenti di palle, e come no. E soprattutto, purtroppo, non basta. Mi sento orribilmente sola, è questo il fatto. Passo le serate in casa, da sola. Scrivo. Photoshoppo. Videogioco. Guardo film. Leggo. Dormo. E mi rendo conto di quanto ormai sono isolata da tutto e tutti nel momento in cui ho una settimana di ferie e voglio andare da qualche parte. Ma mi rendo conto che se voglio farlo devo farlo da sola, perché nessuna delle persone che conosco potrebbe o vorrebbe venire con me. Qualcuno è a coppia e quindi nisba, qualcun altro non ha abbastanza confidenza con me e io non ce l'ho con lui, altri invece hanno impegni, e altri ancora altre cose e impedimenti vari. E poi la scelta non è mica tra tantissime persone. Così mi rendo conto che se volgio fare un viaggio, andare alle terme, organizzarmi per visitare una città, qualsiasi cosa insomma, devo farlo da sola. E io ho sempre detestato andare in giro da sola. E finirò per passare quei giorni di ferie a casa a far niente. E a sentire la mancanza delle persone. E a detestare ogni minuto. E la cosa pacevole è che, con tutti i vari facebook e compagnia bella, questo è ancora uno spazio relativamente privato, in cui chi mi conosce difficilmente mi legge più e chi mi legge non mi conosce. Per cui scrivo e chissenefrega. Tranquillamente. E' estate e mi sento di merda.
:: Tanachvil alle 12:17
::pErMaLiNk::
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::venerdì, aprile 10, 2009 ::
Gli anniversari arrivano, positivi o negativi che siano, arrivano. Pessime giornate che si portano dietro pessimi ricordi e portano pessimo umore. Niente male insomma. E ovviamente sono solo io a ricordarmi che ormai è passato un anno, un intero anno a comportarsi da testa di cazzo, senza miglioramento alcuno. Il vantaggio è che posso scrivere qui, senza colpo ferire, un po' quello che mi pare per la prima volta dopo parecchio tempo, tanto so che difficilmente viene letto da chi è coinvolto e, al tempo stesso, che cazzo potrebbe mai fregargliene? Se non gli è fregato un cazzo di niente fino ad adesso, perché dovrebbe cominciare adesso? Ha già fatto finta che gli interessasse per mettersi l'anima in pace e sentirsi dire che lui ha fatto la sua parte. Francamente per me può andarsene a fanculo se questo era tutto quello che gli interessava. E andiamo! Detto questo, mi bevo il mio litrozzo di caffé mentre fuori c'è la nebbia e sembra di essere tornati a un mese fa. Ho bisogno di caldo e di notti passate all'aperto, di dormire un po' di più e di non sentire freddo addosso. Quindi, cazzo, volgiamo migliorare, tempo di merda?
Oh, come siamo raffinati stamane!
:: Tanachvil alle 07:54
::pErMaLiNk::
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::venerdì, marzo 20, 2009 ::
Quarto caffè. Anche solo il tempo di starsene un attimo qui a bere il caffè e a scrivere due cazzate sul blog è tempo che sottraggo ad altro. E non dovrei. Non potrei. Dovrei stare scrivendo altre cose, ma in questo momento, dopo la mattinata passata a trotterellare in giro e a fare le diciottomila cose in casa che devo fare, ho bisogno di regalarmi, di tanto in tanto, cinque minuti.
Cinque minuti per un altro caffé, due vaccate su facebook, una scorsa alle notizie di oggi, uno scambio veloce su msn con qualcuno. Ho sonno. E ho anche un male ai piedi pazzesco. E pensavo che alle volte basterebbe veramente una parola, una frase. Quel genere di frase che non richiede grande sforzo per essere pensata e elaborata, né per essere detta, pronunciata, scritta, come vi pare. Basta pochissimo, richiede uno sforzo minimo, eppure non viene detta, né scritta. A volte basterebbe davvero un minimo di sforzo. Però questo comporterebbe porsi il problema "Hey, c'è qualcosa che non mi costa nulla ma farebbe contenta un'altra persona" e questo è uno sforzo che il 90 percento degli esseri umani giudica eccessivo e inutile. Come dire, rispondere a un messaggio, farsi sentire, proporre un'uscita, fare una telefonata, rivolgere una parola gentile di tanto in tanto. Cose così. Sto perdendo la voglia di essere gentile, anche con chi credo se lo meriti. Ho sempre più voglia di rispondere male solo per il gusto di farlo, per il gusto di ferire, per il puro piacere di vedere la delusione e il fastidio che colpisce qualcun altro, una volta tanto. Fine dei cinque minuti. Fine del quarto caffé.
:: Tanachvil alle 11:44
::pErMaLiNk::
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::mercoledì, febbraio 25, 2009 ::
Ora, io nell'anno del referendum avevo appena sette anni e facevo le elementari. Ricordo bene il panico post Cernobyl, ricordo le immagini, ricordo la paura di toccare qualsiasi cosa fosse rimasta all'aperto nei giorni della "grande nube". Ricordo che mia madre buttò via tutto ciò che era stato appeso al filo per stendere nel giorno dell'incidente. Ricordo anche le maestre che ci urlavano di lasciare stare i rusticani e ci minacciavano di farci fare ricreazione in classe se non avessimo obbedito. Ricordo che il referendum fece tirare a molti un sospiro di sollievo. Erano anni diversi, erano anni più ingenui per molte, moltissime cose. Oggi, passati i decenni, del risultato di quel referendum, ce ne sbattiamo elegantemente le palle. Perché il voto del 1987 fu un voto contro il nucleare. Certo, fu dettato dall'onda della paura che stava in coda al disastro di Cernobyl e non fu certo ragionato con in mente la crisi economica e le necessità energetiche degli anni 2000. Oggi consumiamo talmente tanto, senza riserve e senza alternative, che il nucleare appare come l'unica risosrsa possibile. Non è vero, naturalmente, ma questo è quello che viene fatto passare. "Perché se non riapriamo le centrali italiane saremo costretti a dipendere per sempre dalla Francia!" E nemmeno si prende in considerazione l'idea di ridurre i consumi, tanto per cominciare.
Nel 1987 il referendum, al contrario di quanto si pensa, non chiedeva "Volete abolire il nucelare in Italia". No, purtroppo no. Di fatto questi signori oggi hanno la possibilità di riaprire le centrali perché i tre quesiti referendari dell'8 novembre 1987 erano altri. I quesiti erano:
1-Volete che venga abrogata la norma che consente al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non decidono entro tempi stabiliti?
2-Volete che venga abrogato il compenso ai comuni che ospitano centrali nucleari o a carbone?
3-Volete che venga abrogata la norma che consente all’ENEL (Ente Nazionale Energia Elettrica) di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero?
In pratica, con la prima domanda si chiedeva di abolire la norma che permetteva al Cipe di piazzare centrali in un comune anche se l'amministrazione locale si opponeva a oltranza. E da lì sorsero quei cartelli che ancora oggi vediamo in giro "Quarto Inferiore- Comune Denuclearizzato". Cominciamo a fotografarli che presto saranno modernariato.
Con la seconda domanda si chiedeva di abolire la cosiddetta "monetizzazione del rischio" ovvero. "Caro comune, fai una centrale potenzialmente dannosa, ti darò dei bei soldi in cambio!" Molti comuni in difficoltà sceglievano di ospitare centrali nucleari o a carbone per avere quei fondi.
La terza è piuttosto chiara e impediva all'Enel di partecipare nella costruzione e gestione delle centrali fuori dall'Italia. Due anni fa però questo voto referendarioè stato aggirato in qualche modo, dato che Enel compartecipa in Sloveske Electrarne, società di produzione energetica nucleare slovena.. sarei curiosa di capire qualcos di più.
In parole povere, col referendum dell'87 non si vietò il nucleare, ma si limitò la possibilità di averlo. si girò intorno alle norme per ottenere il massimo che si poteva ottenere e ci si accontentò. Per quell'essersi accontentati, oggi ci troviamo dove ci troviamo. Ma davvero pensiamo che un paese che non è in grado di gestire nemmeno i normali rifiuti casalinghi senza far esplodere un casino di proporzioni internazionali e senza rovinare l'economia e l'ecosistema di svariate regioni, sia in grado di gestire lo smaltimento di scorie radioattive? Davvero pensiamo che in un paese in cui la prevenzione e la manutezione degli impianti è talmente da barzelletta che ci ritroviamo quotidianamente con incidenti sul lavoro, scandali su appalti truccati, treni che non vanno, tunnel senza sistemi di sicurezza e via dicendo, si possa gestire una centrale nucelare senza fare un macello?
Io non lo penso. Affatto. E penso anche che presto ci troveremo faccia a faccia con le conseguenze di queste decisioni. O meglio forse ci si troveranno i nostri figli, se va fatta bene, altrimenti non ci sarà nessuno a trovarsi davanti a niente, nel peggiore dei casi e via di Ken il Guerriero!
Ad ogni modo, signori, benvenuti a Springfield!
:: Tanachvil alle 12:06
::pErMaLiNk::
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::mercoledì, gennaio 14, 2009 ::
True Blood and graveside sex!
Tempo fa parlavo, su altri mezzi, di True Blood, serie della HBO basata sui romanzi di Charlaine Harris. Il tema vampiresco è ripreso con una dose massiccia di umorismo nero, atmosfere fuori dai cliché e erotismo scanzonato e sanguigno (no pun intended). Insomma, non è la solita storia di vampiri, tutta fascino, tenebre, trine settecentesche e gelida eleganza, o al massimo pelle nera e vinile, no, no, qui siamo nel sud degli Stati Uniti e tutto sa di palude, sudore, cibi fritti e accenti appiccicosi e musicali. Ci piace, ci piace parecchio. E poi, nell'ottava puntata della serie, c'è quella che secondo me è una delle migliori scene di sesso viste in televisione fino ad ora. Non nella nostra televisione, non sia mai. Da noi True Blood non va ancora in onda e si può immaginare che, se mai dovesse succedere, la scena in questione (come molte altre) sarebbe ampiamente censurata, tanto quanto i baci di Brokeback Mountain o le battute piccanti in Buffy. Gratuitamente insomma.
Perfino il tollerante Youtube pare abbia tolto dallo sharing la scena in questione, che un fan della serie aveva reso disponibile. Si tratterà di problemi di copyright come dichiarato o di pruderie? Fatto sta che il video, tagliato proprio prima dell'inizio dell'atto vero e proprio, ora si può vedere... Cos'è? Il copyright era solo sui gemiti? ^__^
Beh, insomma, attraverso un altro sito di video ho trovato il modo di embeddare la scena in questione. Eccola qui.
Non è nulla di chissà che, non che sia sconvolgente o incredibilmente innovativa, eh, ma a me piace da matti. E' sensuale, cruda, senza tanti fronzoli e per niente patinata. Ah... ovviamente: spoiler alert! Se non avete visto la serie e non volete proprio nessun tipo di spoiler in proposito, non guardate il viedo. Non che venga rivelato granché, ma c'è chi si incazza anche se gli dici che in Lost stanno su un isola, per cui... Better safe then sorry!
True Blood - Bill & Sookie in the Graveyard - These bloopers are hilarious
:: Tanachvil alle 20:12
::pErMaLiNk::
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::giovedì, gennaio 08, 2009 ::
Oh, no, non è una novità, lo si era già fatto e già lo avevano fatto altri prima di me. Lo si era già fatto nel 2007 e poi non mi ricordo se lo avevo ripetuto nel 2008, ma mi sa di no. Oggi lo fa Daveblog e io, che l'idea l'ho platealmente e apertamente copiata da lui, lo faccio oggi, va mo là. Con una postilla: mica son celebre come il Dave, per cui do ai miei lettori un po' di tempo in più
Di cosa sto parlando? Ma del Delurking Day, è ovvio!
Delurking day, ovvero quel giorno in cui tu, lettore silenzioso di questi sproloqui, decidi di lasciare un commento, anche se non hai un cacchio da dire, anche se non l'hai mai fatto prima, anche se non te ne può fregar di meno. Ma di tanto in tanto passi, leggi, dai un'occhiata ai link e oggi, proprio oggi, approfitti del Delurking day e ti palesi! Ricordate: Poi, siccome la consuetudine vorrebbe che questo fosse appunto un giorno per uscire allo scoperto e poi ritornarci alla chetichella, ma io temo che i miei 27 lettori (Manzoni era ottimista) si perdano la ghiotta occasione, io dichiaro questo il Delurking Week End! Ovvero: oggi si delurka ufficialmente, ma avete tempo fino a domenica sera per farvi vivi. Son poi buona, vero? L'ultima volta vi siete fatti sentire in... tre? Quattro? Una tristezza immane. Stavolta, dai, suvvia, fatemi contenta!
Bon, pronti.... Via! Delurking!
:: Tanachvil alle 12:00
::pErMaLiNk::
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::domenica, gennaio 04, 2009 ::
Torno a casa dopo la giornata di inventario in libreria. Ceno, con la fame da lupi di una giornata di digiuno e ora mi bevo un bicchierozzo di grappa al lampone per mandare via il freddo. E' quella comperata quest'estate con Ceci, Tippy, Andreas, su in montagna, al concorso di bellezza per spaventapasseri e, no, noi non eravamo in gara. Il freddo se ne va piano piano e intanto faccio due conti su un apposito fogli excel per vedere quante ore ho lavorato in queste settimane... La settimana che va a concluedersi vede qualcosa come 15 ore dis traordinario, andando a comporre un bel orario settimanale di circa 38-39 ore... E meno male che sono un part time! Domattina si torna in libreria alle sette, per finire con l'inventario e cercare di rimettere tutto in ordine per le nove, quando apriamo al pubblico. ho la polvere dappertutto e la schiena a pezzi, ma questo lavoro continua a piacermi, nonostante tutto. Avrei strangolato un paio di persone oggi e spero si sia anche visto. Detesto quando mi faccio un mazzo tanto e non solo non mi viene riconosciuto, ma non lo si nota nemmeno, spronandomi a fare meglio, più in fretta, di più, mentre sto già danto tutto quello che ho e il merito (merito è una parola grossa) se lo prende qualcun altro. Fatto sta che eravamo troppo pochi per riuscire a finire tutto in una giornata sola e quindi domattina si fa la levataccia. Mi sembra di nona ver mai lasciato la libreria in questi giorni. Il mio giorno libero è scomparso dalla tabella orari da un bel pezzo, causa feste e festività varie e comincio a sentire il peso di queste tirate non-stop. E dire che, sempre per il discorso che sarei un contratto part time, dovrei avere tre giorni a settimana di riposo e lavorarne quattro. Part time verticale, già... Nel senso che puoi impilare verticalmente tutte le ore che vuoi nelle mie giornate. Comincio a perdere il mio aplombe librario e a desiderare di saltare alla giugulare del prossimo che mi chiede cose assurde... Ora vado, guardo qualcosa di rilassante e poi collasso. Però, devo ammetterlo, non ero così stanca e serena da molto tempo. Mi servirebbe solamente mettere a posto un'altra piccola cosa e poi non andrebbe così male. Oggi è bastato nominare un certo argomento che il mio umore si è inabissato come fosse il Nautilus e non sono riuscita a pensare ad altro per un bel pezzo, mentre facevo fare "blip" a ogni codice presente sugli scaffali... Dannati lavori ripetitivi da inventario, ti lasciano il cervello libero di vagare. E le palle di vorticare.
:: Tanachvil alle 21:03
::pErMaLiNk::
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::giovedì, gennaio 01, 2009 ::
Un buon anno a voi e un buon compleanno a questo blog, che entra così nel suo ottavo? Settimo? Boh? Insomma, ennesimo anno di età. Ultimamente scrivo poco, la colpa è del proliferare di strumenti di social networking, come dicono quelli che ne sanno a pacchi, che mi prendono la mano e mi distraggono un po' dall'approfondire le cose qui. Ma con lo scadere dell'anno arriva anche il genetliaco di questa pagina e non posso esimermi dal celebrare, con un brindisi virtuale ma poco virtuoso, un altro anno passato a riversare il contenuto logorroico e caotico della mia testa su queste paginette nere. Sono le sei del mattino del primo dell'anno, fuori nevischia e fa freddissimo. Non c'è ancora luce, ma si vede una specie di chiarore in lontananza che lascia intendere che presto arriverà mattina davvero. Mi piace prenderla come una metafora... Ancora non si vede, ma la luce sta lì dietro l'angolo e arriverà, arriverà presto, magari quando sarò distratta e non starò aspettando, improvvisamente si sarà fatto giorno. Buon anno a voi, a tutti quelli che passano di qui ormai da anni e di tanto in tanto commentano, a quelli che non lo fanno mai ma leggono e mi seguono, a quelli che passano ogni morte di papa e che si perdono nei miei deliri, a quelli che passano per la prima volta, a quelli che passano solo per dirmi che non aggiorno mai... Sono qui, resto notturna, incasinata e arrabbiata. Viva, complicata e semplice, malinconica e piena di sogni un po' malconci, ma viva.
:: Tanachvil alle 06:10
::pErMaLiNk::
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