"Quando dici molte parole, non sempre significano qualcosa, o forse non significano nulla comunque, e noi pensiamo solo che vogliano dire qualcosa". -Delirio-
| *Qualcosa da dichiarare?*|
" Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui
solo gli ottusi sono presi sul serio
e io vivo nel terrore di non essere frainteso." (Oscar Wilde)
::lunedì, marzo 31, 2003 ::
Mi bruciano gli occhi.
Stanotte ho sognato, ho sognato un sogno di quelli che si fanno alla fine delle cose, di quei sogni che riassumono una vita, una delle tante.
Una delle migliori.
Ho sognato un deserto, di nuovo, e nel deserto c'era un rumore, insistente, soto un cielo rosso fuoco e profumi intensi, pazzeschi...E il rumore diventava riconoscibile solo dopo un po' ede era il suono di un mantello che si agitava al vento cone una bandiera e allora io mi voltavo di scatto e dietro di me c'era qualcuno. Amin stava alle mie spalle, con le mani sulle mie spalle, il sole che moriva alle sue spalle... diceva qualcosa, ma non lo capivo, credo o forse non lo ricordo semplicemente, poi mi baciava la fronte e cominciava a camminare verso una grotta.
La grotta mi appariva davanti cone se la pellicola del film fosse stata tagliata malamente... Era umida, fresca, sapeva di muschio e di acque e io mi rendevo improvvisamente conto di quanto avevo caldo e sete. Allora mi immergevo nel laghetto sotterraneo che mi accorgevo di avere davanti e chiudevo gli occhi e c'erano odori di muschio, di aghi di pino, di terra umida.
Quando ho riaperto gli occhi, in sogno, mi è sembrato di svegliarmi e ho avuto un attimo di smarrimento totale, vedendo che non ero dove mi aspettavo di essere, ma in un altro laghetto, sotterraneo, sì, ma in un altro posto. Intorno era grande, strano e c'era una porta. Uscivo dall'acqua, qualcosa mi cadeva addosso dall'alto, ma non mi spaventavo, alzavo le braccia e e mi rendevo conto che era una specie di abito, tutto fatto di tele di ragno e piume di corvo e mi si appiccicava alla pelle bagnata.
Andavo verso la porta, lentamente e la aprivo, lentamente e guardavo fuori... Fuori era tutto buio e uscendo mi accorgevo di essere sotto i rami di un grande pino e di altri alberi che nascondevano la piccola porta di legno incassata nella collina che si richiudeva dietro di me. Non mi ricordo come, ma ad un certo punto ero in cima, dall'altra parte, e vedevo alberi tutto intorno e c'erano le statue delle dodici vestali di Collecavo e c'erano delle persone che parlavano, in lontananza, due che facevano luce e una che la divorava.
Cercavo di avvicinarmi senza farmi vedere e gli arrivavo vicino e loro sembravano non accorgersi per niente di me, fino a che non soffiavo tra un viso e l'altro e cominciava a d alzarsi una nebbia rossiccia e fitta. Allora una delle due, una ragazza, alta, tutta bianca si voltava e mi guardava dritta negli occhi, ma mi accorgevo che non stava guardando me, ma dietro di me. mi voltavo e alle mie spalle era tutto buio, tranne due occhi e un sorriso lucente come fosse stato di metallo, come uno stregatto nella notte. Mi voltavo di nuovo e la terza persona era un ragazzo con una gran coda di pavone e io la urtavo e mi tagliava le mani e allora si accorgevano di me e più cercavo di tenerli lontani, più mi tagliavo le mani e le braccia e il viso, con le piume e cone delle farfalle bianche che volavano tutto intorno.
Il sorriso delle stregatto diventava una specie di ringhio e poi allo stesso tempo un sorriso e un ringhio e di nuovo sentivo le mani sulle spalle, come con Amin, ma questa volta era un Principe con un solo corno che mi portava semplicemente via. Camminavamo un po' e tutto intorno sembrava accendersi di verde e di nero, fino ad arrivare al bacile, pieno di acqua piovana, sulla collina. Guardavamo dentro e dentro c'era una maschera nera, io la tiravo fuori e cercavo di asciugarla, ma era lei a bagnare me e rapidamente eravamo tutti fradici, io, il principe e la amschera, ma non era acqua, era sangue, rosso scuro e cominciavamo a ridere, come isterici, ridere fino ad avere male alla pancia e insieme a noi si aggiungeva la risata dell'uomo dietro la maschera, macilento, distrutto, ma imponente, pazzesco. Ikhernofrett apriva il mantello nero e abbracciava me e il Principe e non vedfevo più nulla, non sentivo più nulla, solo, mi sembra, lo sgocciolare di qualcosa di liquido e, in lontananza, odore di sabbia e una voce maschile che cqntava.. E pii più nulla, mi sono svegliata.
:: Tanachvil alle 12:48 ::pErMaLiNk::
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::domenica, marzo 30, 2003 ::
C'è questo articolo de Il Manifesto che francamente mi è sembrato parecchio azzeccato come punto di vista sulla guerra e tutto quello che sta succedendo... Io l'ho letto l'altra mattina al bar a Venezia, voi potete farlo al link che vi ho dato lì sopra.
:: Tanachvil alle 17:38 ::pErMaLiNk::
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::sabato, marzo 29, 2003 ::
Cominciamo così, con una bella carrellata di quiz che trovate a
questo indirizzo...
Che principessa Disney sarei scusa?
Oh, vabbeh, ci può anche stare, mi piace, mi piace...
quanto a Buffy pare che io sia..
non c'è neanche male, dai!
e neanche a farlo appostoa...quale stupido stereotipo sono?
Beh...
Ma questo disegno è orribile o no?
:: Tanachvil alle 13:24 ::pErMaLiNk::
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::martedì, marzo 18, 2003 ::
Bloggo, ebbene sì, quest'oggi si finisce alle 16 e io corro ad attaccarmi in rete come una tossica!!!
Questo oggi è il canto di Parma...Che Parma è una città di scorci, di cose nascoste e nascoste bene, dietro a muri, cancelli, vetrate, strade in cui non ti avventureresti se non con scorta armata... Parma è una città con colori splendidi, ma è una città fatta per essere guardata di giorno e io vivo quasi solo di notte...Come potrei arrivare mai ad amarla? Di notte i suoi colori scompaiono e i gioielli restano nascosti, in attesa che una giornata di marzo come oggi li metta in luce. Così, mentre passeggi per tornare a casa, trovi un cancello e dentro il cancello una torre e intonro alla torre un piccolo porticato a chiostro e in mezzo un albero e tutto di un mattone rossiccio...Oppure vedi terrazze con archi, piante a cascata, muri scrostati accanto a cancelli, muri su cui qualcuno ha scritto, a gesso bianco Betelgeuse e a te sembra quasi che quel nome sia lì ad evocare la stella...Come chi non sapesse disegnare e avesse voluto in qualche modo rappresentare l'idea, su quel muro... Parma di notte nasconde tutto e aspetta il mattino, Parma di notte cvhe chiude tutto, serrande, portoni, passaggi, strade e ti sembra, già alle 20.00 di essere rimasto solo al mondo, Parma fredda, ma oggi no....
Oggi ho imparato a suonare 'Love Song' dei Cure al pianoforte, in stile Tori Amos, ma con mooooolta meno bravura...Pazientiamo e intanto siamo molto soddisfatte di noi! Soddisfatta, sì, che quella canzone suonata da Tori mi sembrava ancora più bella e adesso almeno in parte la so riprodurre! Sì, vedi, ci vuole poi poco...
:: Tanachvil alle 17:10 ::pErMaLiNk::
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::domenica, marzo 16, 2003 ::
Altro test altro regalo prima di andare a dormire...
che personaggio dei Peanuts sei?
Ecco...lo sapevo!
Ma io volevo essere Lucy!
E amo Schroeder!
Vabbeh...aspettiamo la ragazzina dai capelli rossi, và!
Notte!
:: Tanachvil alle 05:22 ::pErMaLiNk::
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Stasera ho ballato, ho ritrovato una persona e ho capito quanto sia diverso avere voglia di lasciarsi andare e farlo e invece averne volgia ma avere qualcosa che in un modo o nell'altro ti trattiene. Forse domani lo rimpiangerò.
Poi ho riso e cazzeggiato con due persone che mi piacciono un sacco e se magari stanno leggendo -dubito, ma chissà- mi fa piacere che lo sappiano, che trovo entrambi due gran bei soggetti e che riescono a mettermi di ottimo umore quasi sempre e la cosa vale tanto: Grazie D&D (Un po' come dungeons and dragons, ma con i procioni e la pizza! ) siete un grande antidoto contro la malinconia!
Poi due amici hanno avuto un pensierino per me che ha gli occhi pallati e che tutti hanno riconosciuto subito...Sto ancora sghignazzando J & D: siete geniali!
Poi ho acceso lo stereo della macchina e da un CD è uscita questa canzone con queste parole, che sono quelle con cui vi lascio e quell che mi girano per la mente mentre vado a dormire.
Sì, è proprio George Michael... Perché non si può?
I should have no better than to cheat a friend,
And waste the chance that I'd been given.
So I'm never gonna dance again,
The way I danced with you.
Time can never mend,
The careless whispers of a good friend.
To the heart and mind,
If your answer's kind...
There's no comfort in the truth,
Pain is all you'll find.
What am I without your love?
Tonite the music seems so loud,
I wish that we could lose the crowd.
Maybe it's better this way,
We'd hurt each other with the things we want to say.
We could have been so good together,
We could have made this last forever...
But now, who's gonna dance with me?
Please stay.
And now it's never gonna be
That way...
Now that you're gone...
Now that you're gone...
Now that you're gone...
Was what I did so wrong?
So wrong that you had to leave me alone?
(careless whisper)
Ma guarda che buffo... Non abbiamo mai ballato noi due.
:: Tanachvil alle 05:13 ::pErMaLiNk::
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::sabato, marzo 15, 2003 ::
Messaggio indirizzato a Odino (sì, ok, non vi stupireste se stessi parlando col ben noto Dio senza un occhio...Ma vi lascio nel dubbio!)
Here we are! Gli esami non finiscono mai...almeno speriamo siano tutti trenta! Yep!
E poi, messaggio subliminale ma non troppo: Leggete 'L'elenco telefonico di Atlantide' di Tullio Avoledo! E' fantastico! Questo è matto quasi quanto noi!!!
:: Tanachvil alle 20:17 ::pErMaLiNk::
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Beh...che dire?
Che personaggio sono di Pulp Fiction....
:: Tanachvil alle 10:12 ::pErMaLiNk::
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::lunedì, marzo 10, 2003 ::
Serata malinconica...Sì, mi è presa una malinconia di quelle che penso mi staranno dentro come un tarlo per un po'.
Da una chiacchierata in macchina ho cominciato a pensare al fatto che ho quasi 24 anni....I miei amici hano più o meno la mia età, qualcuno arriva intorno ai trenta, anno più, anno meno e tre quarti di loro ormai ha una storia fissa, convive, poco poco e si sposa... Cazzo. Convivenze e matrimoni... Ma mi chiedo che cosa c'entro io. Io che ancora esco il sabto sera e penso 'Quello è carino!' e poi ci sis cherza, ci si ride...Ma le persone con cui parlo,s cherzo, bevo, ballo, esco, una volta tornate a casa, troveranno la loro ragazza ad aspettarli, o il giorno dopo andranno a pranzo dai suoi genitori...E' un altro mondo, un mondo in cui io non sono entrata mai e sospetto non entrerò.
Quando è sucesso che loro sono diventati 'grandi' (brrr...) e io sono rimasta alla fase liceo? ala fase in cui Tizia sta con Caio ma poi due mesi dopo si sono mollati e stanno con altri e le storie non sono quelle che poi dureranno per sempre e io non sono una specie di relitto adolescenziale in cerca di affetto? Quando è successo che improvvisamente mi sento una mosca bianca in mezzo a fidanzati in libera uscita? Una mosca bianca che si sente terribilmente infantile delle volte a pensare 'Quanto mi piaceva quello...' e a capire che anche se mi piaceva tanto e avrei voluto e avrei sperato, quel NO era un no definitivo perché orami quella persona ha trovato la sua allegra metà e che quella resterà... E io intanto ballo, dico cazzate, ogni tanto esco con qualcuno di cui magari mi frega il giusto e le storie che ho avuto fino ad ora sono due in 24 anni...e intando le volte in cui la persona con cui stavo stava proprio con me e non con un altra e in cui sis tava proprio insieme...e una di queste due volte aevo 15 anni...cazzo. Mentre gli altri...Beh, gli altri diventano grandi e io sono a metà tra la voglia e l'orgoglio di essere una specie di Peter Pan e una gran malinconia e una gran cazzo di solitudine.
Vedo gli amici che spariranno sempre di più, fagocitati dalla loro bella vita coniugale, vedo i miei 'amori' passati, più o meno seri, trovare la morosa, la casa, una vita...Altri li vedo stare con persone che apparentemente non c'entrano un cazzo con loro, ma loro ci stanno ed evidentemente un motivo ci sarà, anche se a volte non vedo quale possa essere, e poi mi vedo io.
Io che a quasi 24 anni non ho ancora finito l'università, tento di instradarmi in una nebulosa vita in teatro che va a rilento come un ingranaggio incastrato in milioni di difficoltà, vivo in una città che detesto cordialmente e in cui la punta massima della settimana è Friends al mercoledì sera, mi prendo delle cotte mostruose per le persone sbagliate e ogni cazzo di volta la risposta è sempre un no grande come una casa, in mano non ho nulla se non i miei desideri e i miei sogni che mano a mano si spengono e perdono la forza di andare avanti.... Mi faccio tristezza da sola, mi faccio pena da sola e penso allo schifo che mi provocherò tra qualche giorno quando tutto questo si sarà insediato per bene nella mia testa.
§E tutto questo discorso non rende nemmeno al 50% quello che provo e penso in questo momento, forse perché non volgio essere troppo diretta o allusiva, forse perché non riesco a esprimermi bene, forse perché sono anebbiata da tutto questa roba che mi ha preso allo stomaco con una gran volgia di piangere... M domattina si torna a PArma e quindi adesso a letto e sogni d'oro, và...
:: Tanachvil alle 02:33 ::pErMaLiNk::
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::domenica, marzo 02, 2003 ::
Sul blog del Velvet Child si citano i Cure...Quella canzone dei Cure...Quella su cui ho fatto una pagina poco tempo fa sul sito, quella che ascolto ininterrottamente da mesi...E' nell'aria BimboVelluto? E' nell'aria il desiderio di cose impossibili forse...Vi rimando al suo blog e vi do la buonanotte, sempre desiderando cose impossibili, sempre sognando di sogni vellutati, caldi, migliori di tutto questo, forse perché ce n'è bisogno.
:: Tanachvil alle 03:41 ::pErMaLiNk::
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::sabato, marzo 01, 2003 ::
Ho appena finito di rivedere Radio Freccia. Ho anche pianto, mi capita tutte le volte. Non so perché.
Io non ho una radio, ho questo blog, arrivo qui nei week end e scrivo le mie quattro stronzate per quei quattro stronzi che stanno dall'altra parte a leggerle e poi, soprattutto, perché se no scoppio. Non sto bene, ma non ho la febbre, solo che non sto bene, ho lanausea e una gran volgia di rintanarmi a letto e un po' di bisogno di piangere che fors dovrei sfogare. almeno un po'. Ma non riesco, è come se ci fosse un tappo e non ho la forza per riuscire a toglierlo. Penso. Penso a una anno, forse due, sì decisamente un paio di anni fa. Eravamo un quattro quella sera. C'ero io, che 'da grande farò l'attrice' e intanto scrivevo storie e cercavo di conquistare chiccà chi e chissà che cosa. C'era una specie di bambino a metà strada verso una specie di crisalide, un pittore, un sorriso fantastico. C'era il Granrivoluzionario, la nostra coscienza politica forse, con un sacco di idee e di sogni in testa e una specie di buco dentro che ogni tanto gli velava gli occhi. E poi c'era il multiforme ingegno, il regista, con una mano divina per disegnare e creare immagini di sogno e una penna capace di inventare parole fantastiche... Eravamo quattro quella sera e mi ricordo di avere guardato intorno a me, di averci guardato e per una ttimo avere sognato che forse quel nucleo di artisti, sognatori, ingenui, sarebbero stati tutti qualcuno, qualcuno di importante un giorno, che avremmo cambiato le cose, che avremmo creato, che avremmo sognato ancora insieme per tanto tempo...non so, forse a vent'anni capita a tutti di pensare roba del genere.
Oggi ognuno di noi tira dritto per la sua strada, ancora all'orizzonte non c'è quello che avevo sognato quella sera, in un'appartamento di studenti, bevendo vino e chiacchierando di stronzate... Non volgio dire che sento il fallimento addosos o cose del genere. So che ho fatto invia/ricevi con outlook e che non c'è niente in mail, so che che ho la nausea e che la testa galleggia in mezzo ad uno strano nulla, so che mi sembra di non avere nulla in mano, so che mi sento vecchia e un po' stanca, so che sono arrivata al punto di rottura e che sto male, ma che tanto passerà anche questa, so che mi sento un po' solo, ama non è colpa di nessuno, so che ho ancora dei songi ma mi manca forse il momento e la forza per tentare almeno di realizzarli... So che adesso non so più bene perché sto scrivendo e quindi smetterò e forse andrò a farmi una doccia e poi deciderò e uscire stasera o starmene in casa non fare nulla, davanti a questo schermo, davanti alla televisione, a dormire, a sognare...So che oggi pomriggio ho songato una osa bella che mi ha fatto un po' male, ma va quasi sempre così. So che non so più niente di certo e vorrei solo un po' di volgia, di quella vera, perché tutta quella che avevo l'ho persa e non so più dove.
:: Tanachvil alle 19:46 ::pErMaLiNk::
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