" Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui
solo gli ottusi sono presi sul serio
e io vivo nel terrore di non essere frainteso." (Oscar Wilde)
"Le c0se n0n SeRve chE SiaNo aCcaDutE pEr eSsere vEre.
I RaCconti e i SognI son0 le vErità omBrA che durEraNno
quanDo i seMplIci fAtTi sAraNno p0lVere e cEneri, e DimentIcati."
(Sogno, in Terre del Sogno)
*A me MI piace*:
*A me invece non MI piace*:
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“Quando il fato t’è contrario e mancato ti è il successo...
Smetti di far castelli in aria e va a piangere sul...”
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::sabato, giugno 25, 2005 ::
E' stato un compleanno parzialmente strano.
Avevo voglia di fare alcune cose, ma alla fine ne ho fatte altre, non spiacevoli, affatto, ma tutto è stato abbastanza casuale.
Mia madre ha trovato il modo di far sentire la sua disapprovazione e stendere un velo di antipatia su svariati momenti della serata, dall'uscita alla cena giapponese, fino al ritorno a casa. Tanto per cambiare. Poi Imola, aspettare lungo via Toscanini che uno dei due fanciulli scendesse... Uno dei due ce l'ha fatta, l'altro NP.
E così alla fine chiacchiere da Tino sugli animaili con Zagro e una birra.
Poi io e la Dile che perlustriamo la via Emilia in cerca di un campo di grano a portata di mano per raccogleire le spighe... E finiamo per sceglierne uno non ancora mietuto dove un tizio sveglio chissà perché, alle quattro e quaranta del mattino, ci guarda dal terrazzino illuminato con aria perplessa.
Oggi ho un sacco di caldo e devo preaprarmi per andare a Forlimpopoli a cantare. Le persone innamorate mi fanno invidia e mi danno anche un po' fastidio, di conseguenza non le frequento volentieri. Per fortuna c'è il vantaggio che anche loro tendono a non badare ad altri che alla loro scuffia e scompaiono. Altrimenti ho il gusto sadico di immaginarmele nella loro seconda fase, passata la foga e il trasporto e i nodi in gola e i sospiri... Alle prese con pranzi della domenica, contrasti di ideali, cilecche sessuali e piccole bugie squallide. L'ammore mi commuove quasi al pari di "I bambini fanno Oooh" Poi ci sono alcune rarissime coppie che invece sono frequentabili con piacere. Però poche.
Sono molto antipatica e scostante. Ho voglia di dormire.
:: Tanachvil alle 15:52
::pErMaLiNk::
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::giovedì, giugno 23, 2005 ::
Mi arriva da Radhamanth questa catena che faccio volentieri... In una serta d'estate come questa certi giochini mi divertono assai!
Libri della mia biblioteca: - Non li conto dall'ultimo trasloco, ma dovrebbero essre tra i 2000 e i 2500 Divisi per categorie varie e soprattutto eventuali (nel senso che il più delle volte piazzo la roba "temporaneamente" a caso e poi faccio delle megalavorate per ordinare il tutto) che in teoria sarebbero: teatro testi, teatro saggi, letteratura, poesia, saggistica varia, manualistica, magia, divinazione, folklore, celticheria varia, il diavolo, Arturiana, narrativa con sottocategoria fantasy, romanzia a fumetti, enciclopedie e dizionari, libri piccoli, libri grandi e la-terra-di-nessuno che raccoglie i libri non classificabili.
Gli ultimi libri che ho comprato: - Non buttiamoci giù - Nick Hornby - Tolkien: La realtà in trasparenza - Harry Potter and the Order of Phoenix (in inglese, che in italiano ce l'avevo già) - Breve storia della vendetta - Antonio Fichera - Le regole dell'attrazione - Bret Easton Ellis
Il libro che sto leggendo ora: - Il Club Dumas - Arturo Pèrez Reverte (rilettura) - La realtà in traparenza - Lettere di J.R.R. Tolkien - Il quinto giorno - Frank Schatzing
Alcuni libri che mi hanno segnato: - Il Maestro e Margherita - Michail Bulgakov - Storia Notturna - Carlo Ginzburg - Il ciclo di Avalon - Marion Zimmer Bradley - Come un romanzo - Daniel Pennac - Il Signore degli Anelli - J.R.R.Tolkien - I fiori del Male - Charles Baudelaire
Libri che consiglio: - Come un Romanzo - Daniel Pennac : perché ci sono tutte quelle cose che avremmo voluto i grandi ammettessero quando eravamo piccoli e perché è pieno di tutte quelle cose che, ora che siamo grandi, sembrano tanto vere e lampanti da farci tornare piccoli. - American Gods : perché è un sogno lungo tutta l'America anche per chi, come me, non l'ha mai vista come un sogno. - Cent'anni di solitudine : perché ci sono alcuni dei personaggi più belli di sempre raccontati con alcune delle parole più commoventi del mondo. - Le operette morali : per scoprire che tra pagine di grande profondità si nasconde un Leo goliardico e divertentissimo.
Cinque blogger a cui provo a passare il testimone: - Jack Monkey - Marcomail - Ducaercole - Velvetchild - Jizoo
Cosa gli dico Che non facciano i pigri che in estate c'è sempre bisogno di qualche buon suggerimento di lettura!
:: Tanachvil alle 20:50
::pErMaLiNk::
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E' stato un bellissimo solstizio, con la luna grande e rossa che si alzava dalla collina, mentre il sole ancora stava colorando di rosso il cielo ad ovest.
Ottimi fiori di zucca, vino, torce accese, zanzare, fiori e falchi... Questo posto mi riconcilia col mondo.
:: Tanachvil alle 19:04
::pErMaLiNk::
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::martedì, giugno 14, 2005 ::
Senza Quorum
Ho fatto la mia parte, ho cercato di fare informazione, dichiaratamente di parte, ma dichiaratamente, appunto. Non credo pero' che il mio essere di parte abbia troppo inficiato la chiarezza. Spero, a giochi fatti, che non sia stato cosi'. Ho cercato di spiegare, sostanzialmente, perche' ritenevo giusto votare e farlo in un certo modo. Oggi, dopo questa sconfitta silenziosa, sono amareggiata e ancora piu' male fanno le voci che si levano ad insultare, a fare paragoni infelici con criminali psicopatici.
E' vero,e' andata cosi' e la democrazia vuole che si accettino i risultati anche di una votazione mandata a monte con l'astensione. Ma la democrazia permette anche che chi è convinto della sua idea continui a combattere per farla sentire e che non smetta di sperare che un domani le cose possano cambiare.
Non sapremo mai se l'astensione di massa a questi referenda sia stata totalmente voluta o se, come spesso e' accaduto, ci sia stata una grande parte di italiani che non hanno votato perche' non gli interessava, perche' preferivano andare al mare, perche' non sapevano per cosa si votava e non gli interessava saperlo o perche', come ho sentito dire questa mattina "Questo qui è un referendum per le donne, a me che sono uomo che me ne frega?"
Ho sentito molte voci e continuerò a sentirne altre. Ho sentito questa che mi ha fatto pensare che se fino ad un certo punto si separa arte e artista, dopo un po' si fa fatica a farlo e non mi riesce più di ascoltare certe canzoni senza pensare a queste dichiarazioni.
Sto pensando a molte cose in questo momento. Sto pensando che non so se questo è il posto dove voglio vivere. Ho sempre pensato che l'Italia fosse, con tutti i suoi difetti, uno dei posti migliori in cui nascere alla fin fine. La maggioranza non ha votato e così facendo ha espresso il suo non-parere. Se questa è la volontà di questo paese, forse e' giusto che chi la pensa diversamente prenda su e faccia i bagagli se non vuole vivere in un posto che ribadisce la sua approvazione a leggi come la 40. Quindi, prima che me lo diciate voi, forse si', è quello che faro', potendo, pensandoci, ma per la prima volta mi viene da pensare che andarsene e lasciare il campo italiano a chi sta costruendo questa Italia sia l'unica cosa da fare, pur con l'amaro in bocca.
Ritengo che il paragone che fa Jago tra un embrione e un nero o un ebreo, in quanto alla definizione di persona stia poco in piedi. Anche quando esisteva una schiavitu' riconosciuta e legale, se andavi a chiedere ad uno schiavo africano se si riteneva una persona, lui ti avrebbe risposto. Se lo chiedevi agli abitanti del ghetto di Varsavia anche. Giusto per fare un paragone a caso. Non si può definire con precisione scientifica quando sia che qualcosa diventa qualcuno, ci sono delle basi legali, ci devono essere perche' per mandare avanti uno stato ce n'e' bisogno. Per lo stato italiano si diventa persone con diritti e doveri dal momento in cui si nasce. Adesso ci dovrà essere un ulteriore distinzione tra persone e 'persone in potenza' e in caso di conflitto la legge stabilisce che le seconde siano importanti quanto e più delle prime. Questo e' quello che mi spaventa e che non trovo giusto.
Continuo a pensare che ci sia differenza tra un embrione o un ovulo fecondato e una persona e continuerò a ritenere ingiusto che si anteponga la sopravvivenza di questi alla salute e alla vita di una donna o di un uomo. Ma sono questioni che in ognuno di noi sono radicate, in un senso o nell'altro, e credo sia inutile continuare a scannarci in proposito.
E vorrei chiarire che non parlo ripetendo le parole di nessuno, ne' mi baso su dogmi scientifici contro dogmi morali. E' il mio punto di vista, e' la mia esperienza, e'il mio sentire, e' come la vedo io e c'era una parte di persone che la pensavano come me o in modo molto vicino al mio. Pensavano cioè che dovesse essere una scelta caso per caso, dell'individuo e non di un legge che obbligasse tutti a fare nello stesso modo. Queste persone hanno proposto e fatto approvare un referendum. Questo referendum e' stato annulalto per mancato raggiungimento del quorum. E così e' finita.
L'argomentazione che ho sentito piu' spesso in giro e' quella che riporta anche Jago nei commenti all'ultimo post: embrione=persona, quindi ricerca sugli embrioni=omicidio. Se ti dicono che uccidendo la mamma del tuo compagno di calsse ti salvi da una malattia, lo rendiamo legale? No. Non sta in piedi, scusami. Questo per il discorso di cui sopra, che ho già fatto anche in precedenza. Perche' il punto è sempre quello. Per me un embrione non e' una persona. Un ovulo fecondato non e' una persona. Per chi la pensa diversmente invece si. Ma per me una persona e' altro, e' molto di più.
Per la maggioranza degli italiani evidentemente no. Questo e' quello che abbiamo imparato oggi.
Sono piena di amarezza, di paura e di... non so quante altre pessime sensazioni. Vado a dormire con molta rabbia dentro e pochissima voglia di dialogo, in questo momento. Non sono brava ad argomentare, non saro' mai un'oratrice o una politica. Sono passionale e casinista, sono irosa e facile allo sconforto e spesso non so ribattere alle tesi contrarie perche' ho forti convinzioni che sento naturali e non so bene come giustificare e spiegare. E questo è il motivo per cui appaio sempre così calma qui. O quasi sempre. Perché spesso rimango allibita, poi mi arrabbio, mi si chiude la vena, come si dice da queste parti, poi sbollisco e non so ritrovare un filo, non so nemmeno da dove cominciare.
Non ho voglia di litigare. Finirei per dire cose molto brutte, almeno quante me ne sono state dette in questi giorni, nei commenti qui sul blog e altrove.
E non voglio abbassarmi a questo. Buonanotte.
:: Tanachvil alle 00:16
::pErMaLiNk::
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::venerdì, giugno 10, 2005 ::
Like Yoda does...
Strategia contro strategia, trucco contro trucco... I sostenitori dell'astensione (non suona come un controsenso?) lanciano forti appelli al non voto, vi dicono di non andarci, alle urne, di andare al mare, di stare a casa. In questo modo non si raggiungerà il quorum e il referendum fallirà. La legge 40, se non si raggiunge il quorum, verrà ribadita così com'è, resterà tale quale a come è ora e nulla cambierà. Per ora. Quello che succederà poi sarà un altro discorso. Molte cose cambieranno. Molte battaglie saranno da combattere, battaglie che avevamo combattuto già e che credevamo fossero traguardi di civiltà ormai raggiunti.
Chi, Domenica e Lunedì, non va a votare, vuole impedire agli altri di esprimere la loro opinione. Vuole annullare la votazione. Vuole imporre a chi non la pensa come lui la sua visione del mondo. Vuole boicottare il Referendum.
Il referendum è uno dei pochi veri strumenti di decisione che ci restano. E' lo strumento con il quale facciamo sentire la voce dei cittadini italiani. E' uno strumento semplice: volete questo? Sì? No? Votate.
Se non volete esprimere, per ragioni etiche, morali, politiche, personali, la vostra opinione, recatevi al seggio e annullate la scheda. Lasciatela bianca. Ma andateci, a votare, puttanamerda!
Ad ogni modo, per merito di chi vuol far fallire questo referendum, per paura che la sua opinione non vinca, il quorum è seriamente in pericolo.
Per questo motivo è importante andare a votare e andarci subito. Diamo un segnale al paese, facciamo in modo che il primo telegiornale, quello di mezzogiorno, annunci che l'affluenza alle urne è alta. Facciamo senire che non vogliamo essere annullati, essere zittiti, essere invalidati. Faccaimo sentire che abbiamo il diritto di far valere il nostro voto e che se perdere dobbiamo, che si perda in una lotta di Sì contro No. Non per invalidamento.
Io voglio votare e voglio che il mio voto conti qualcosa. Io voglio vivere in un paese che consenta la libera scelta, che non imponga la morale di una religione a chi in quella religione non crede.
Non voglio vivere in un paese dove Oriana Fallaci può vomitare livore e stupidaggini per due intere pagine (come se fosse la prima volta) e c'è anche chi le da' ragione! Almeno vivo in un paese dove qualcuno replica come giusto. Ma voglio avere la possibilità di sentire le opinioni dell'Orina Fallaci come di Emma Bonino, di Rutelli come di Dulbecco, voglio essere in disaccordo e d'accordo, voglio infiammarmi per un'idea, lottare per esprimerla e farla ''vincere'', ma volgia avere dall'altra aprte un degno avversario. Non voglio vivere in un paese in cui tutto questo non possa esserci, in cui La Cosa Giusta Da Fare sia UNA e il resto sai fuori legge.
Facciamoci sentire.
(Qui un sunto dello sproloquio delle Fallaci, se l'articolo vi risultasse troppo lungo - e vi capirei - anche perché non mi riesce di ritrovare l'originale...)
Una cosa, mi sono chiesta: si è fatto gran parlare dle quarto quesito come oggetto della contesa. Chi vota 3 sì e 1 no dice spesso che voterà tutti sìtranne all'eterologa... Ho sentito gente asserire che i dubbi maggiorni erano sul quarto quesito, insomma. non è buffo come invece, a pochi giorni dalla consultazione, sia chiaro che così non era e forse non è mai stato? Chissà per quale ragione si è voluto far creder che fosse così. Ad ogni modo, anche nel mio piccolo, si può notare che dei 4 post sui 4 quesiti, l'ultimo è quello su cui quasi nessuno ha avuto da dire nulla. Un caso?
:: Tanachvil alle 09:18
::pErMaLiNk::
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::mercoledì, giugno 08, 2005 ::
Non tutto il mondo è un Referendum, anhe se devo ammettere che la notizia metereologica di questa mattina mi colma di pacata soddisfazione, come avrebbe deto qualcuno tempo fa... Pare che questo finesettimana sarà brutto...
Volevate andare al mare già che non andate a votare? No. Tiè.
Tutto questo ovviamente se le previsioni son giuste, cosa che sappiamo essere sempre dubbia...
Ad ogni modo, si diceva che non solo di Referendum vive l'uomo( e la donna), quindi mi consentirei una divagazione, anche se non si scappa: non mollo l'osso così facilmente! Intanto...
MAVVVAFFANCULO, VA'!Chi mi conosce da un po' sa che ho un gusto cinematografico... come dire? Più cinofilo che cinefilo? Non sono una degustatrice, sono una da scorpacciate. Non mi assaporo un film francese nel buio di una sala, mi guardo TUTTA la filmografia di un attore/regista con occhio pallato dal dvd di casa... Sono una bulimica cinematografica. Per di più a fasi alterne. E poi ci sono generi di film che non sopporto e altri che invece amo per principio. Mi piace un certo trash, amo il pacchiano. Non so chi sia il mio regista preferito perché vado a tiramenti. Un giorno è Tarantino, quell'altro è Greenaway...Bah!
Insomma, con un cineblogger ho poco da spartire.
Fatta questa premessa... Chi un po' mi conosce lo sa (non son più carabiniere... I bei tempi di A.T.) ho visto Il Ritorno dello Jedi 72 volte. Poi ho smesso di contarle. Piango ogni volta che vedo Luke stagliarsi contro il doppio tramondo di Tatooine e sento salire il tema della Forza. Mi commuovo sempre in svariate scene, tutte le volte. Al live della Locanda alla fine dei mondi di quest'inverno ho fatto il cavaliere Jedi. Era una vita che volevo farlo. Insomma, con queste premesse non è che potessi evitare di vedere quest'ultimo film, no? Anche se in molti mi avevano detto che era... Brutto. Anche se molti mi avevano messo sul chi vive. No, dovevo vederlo coi miei occhi... Ma... che schifo però, porcomondo!
Sono rimaste poche cose puramente belle, emozionanti e fantastiche a questo mondo e Lucas decide di mandare in vacca una di queste. Lucas è passato al lato oscuro.
Perché concludere questa brutta trilogia di prequel con un film così coerentemente brutto? Perché fare errori di continuity che nemmeno il più rincitrullito degli spettatori farebbe?
Io me lo immagino... "E qui facciamo un bel funerale ad Amidala con l'immagine che sembra l'Ophelia di Millet, che dite?" "Scusa George... Amidala? Ma deve essere viva almeno per un po'..." "E perché, scusa?" "Beh... Lo hai detto tu, cioè, lo dice Leia nel Ritorno dello Jedi, ricordi? Nel villaggio degli Ewoks..." "Ah si'?" "Già, ricordi? Ricordi tua madre, la tua vera madre e lei che risponde Vagamente, era molto bella, ma triste..." "Oh vabbeh, chissenefrega, a me piace di più il funerale e poi se no mi è tra le palle lei!" ... Che infinita tristezza vedere maltrattato un sogno. Grappoli di Jedi massacrati come pirla da trooper che eseguono ordini detti ad alta voce... E la Forza? L'intero consiglio che non si accorge di nulla fino a che non è palese anche al più colossale lobotomizzato di Coruscant... e la Forza?? Anakin, che dovrebbe essere almeno combattuto, almeno, cazzo, sei Darth Vader, sei il nostro mito d'infanzia, sei l'icona del cattivo, sei l'angelo caduto, sei il volto senza volto del alto oscuro della forza! No, sei un pirla. Appare ovvio: non sei che un povero coglione. E la Forza? Praticamente in questo film non esiste. Tra brutti effetti speciali, scenari male utilizzati, scene ultrarapide e totalmente prive di tensione o emozione, dialoghi che non esistono, castroni di continuity e continue citazioni dalla trilogia originale che tentano disperatamente di emozionarti, ma, neanche a dirlo, riescono solo ad essere ripetizioni sterili... Beh, sono uscita dal cinema con la voglia di cancellare tutto questo dalla memoria il più in fretta possibile.
Quello di cui c'è bisogno adesso è una serata a base di orride patatine da discount e birra, divani, svacco e trilogia originale. Tutta. Di fila. Si accettano prenotazioni. E cancelliamo quel che resta. Svuota cestino.
Che delusione...
:: Tanachvil alle 11:32
::pErMaLiNk::
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::martedì, giugno 07, 2005 ::
Quarto ed ultimoSiamo arrivati in fondo, al quarto quesito che chiude il referendum. Nella scheda di colore Rosa ci viene chieso di esprimere la nostra opinione sulla Fecondazione Eterologa. La domanda è in realtà molto semplice, ma analizziamola ugualmente.
-- Di cosa si tratta? -- La procreazione medicalmente assistita(PMA) è una procedura che può aiutare coppie sterili ad avere figli. La sterilità può essere di molti tipi e dovuta a molti fattori. Ci sono coppie in cui è l'uomo ad essere sterile, altre i cui lo è la donna. Ci sono coppie in cui non c'è una vera e propria sterilità, ma nelle quali diventa difficile portare avanti una gravidanza per problemi di salute , in altre coppie ancora la sterilità è psicologica. Il caso però che interessa questo quarto quesito è quello delle coppie completamente sterili, affette cioè da una sterilità molto grave che coinvolge entrambi i partner.
Per queste coppie ci sono solo due soluzioni per diventare genitori: l'adozione o la fecondazione eterologa. L'eterologa è una specie di adozione prematura, se vogliamo semplificare. Si tratta di 'adottare' un ovulo fecondato da un'altra coppia, da due donatori, un uomo e una donna, che avranno rispettivamente donato l'ovulo e lo sperma con cui fecondarlo. A questo punto l'ovulo viene impiantato nell'utero della madre 'adottiva' che non era in grado di produrlo ma perfettamente capace di ospitarlo e farlo crescere, fino che alla fine lo partorirà. La fecondazione eterologa vuole dare possibilità ad una coppia di avere un figlio nella maniera più simile a quella naturale. Naturalmente il bambino sarà geneticamente diverso dai genitori, anche se a partorirlo sarà satata la donna ricorsa alla PMA. Si tratta, alla fin fine, come si diceva prima, di una specie di adozione, ma il legame tra i genitori e il figlio saranno ancora più forti, dato che sarà stato portato in grembo dalla madre per nove mesi.
-- Se vince il Sì -- Se si raggiunge il quorm e i Si' vincono, sarà concesso a coppie di adulti, di maggiorenni, comunque di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi, l'accesso alla fecondazione eterologa.
Quello che NON accadrà: la vittoria dei Si' non aprirà le porte al ripetersi dei celebri casi di "Mamme-Nonne", non si parla nemmeno di "uteri in affitto" o di fecondazioni con ovuli o sperma appartenenti a persone defunte, non nascerà un 'commercio di ovuli'.
-- Se vince il NO -- Nessuno potrà accedere alla fecondazione eterologa, come ora. Punto.
Ci si può chiedere molte cose su questo quesito, probabilmente chi vota no pensa che non sia giusto far credere ad un figlio che è figlio di una coppia quando a livello biologico non lo è, ma questo spesso è il compromesso anche di molte adozioni non c'è una legge che imponga ai genitori adottivi di rivelare ai propri figli la loro origine e non vedo perché dovrebbe esserci. Certo, se fossi il genitore di un figlio adottivo o avuto con la fecondazione eterologa, vorrei dirglielo, una volta certa che sia il momento giusto. Ritengo che sarebbe giusto.
Tanti figli oggi scoprono di essere stati adottati e non per questo si sentono meno legati alla propria famiglia. In fondo quella è una famiglia che li ha voluti, ha voluto proprio loro, fortissimamente, è la loro famiglia anche se i loro geni sono diversi.
Per il figlio di una fecondazione eterologa sarebbe lo stesso, con in più il fatto che la persona che ha chiamato sempre mamma è effettivamente la persona che lo ha dato alla luce e la persona che chiama papà era la persona che le teneva la mano. La scienza non può risolvere tutto, molte cose ancora rimangono senza soluzione e forse lo rimarranno per sempre. Abbiamo limiti e sappiamo di averli. Ma alcuni di questi limiti possono essere superati. E' la storia dell'umanità, alla fine: superarsi continuamente, vincere con ingegno e passione contro le battaglie di ogni giorno. A volte si fanno errori enormi, altre volte si fanno grandi cose. La scienza non può risolvere tutto, ma oggi può dare un figlio a chi è sterile. La legge 40 non lo permette.
Pensateci.
:: Tanachvil alle 12:48
::pErMaLiNk::
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::venerdì, giugno 03, 2005 ::
Terzo Quesito
Scheda di colore Grigio : l' autodeterminazione e la libertà di scelta.
Il terzo quesito del referendum è probabilmente il più semplice, ma credo che sia il nodo centrale di tutta la discussione. Si parla dei diritti dell'embrione. -- Cosa significa? -- Prima di tutto, cos'è un embrione? E' un ovocita fecondato che ha subito le prime divisioni cellulari. Non è più solamente l'ovulo fecondato, quindi, ma è lo stesso ovulo che ha cominciato a dividersi. Il termine si usa per descrivere lo stadio precoce di crescita fetale, fino alla ottava settimana di gravidanza. Mi sembra una definizione abbastanza neutrale, no? Bene.
-- Qual'è la questione? --
Dal sito del comitato referendum: "La norma attuale assicura al "concepito" gli stessi diritti della madre e di ogni persona nata. Per concepito si intende già l´ovulo fecondato, ancor prima che si formi l´embrione. È la prima volta al mondo che questo avviene per legge. " In altre parole: la legge 40 stabilisce che ovulo fecondato e embrione abbiano gli stessi diritti della madre e di ogni altra persona. Inoltre stabilisce che la salute della madre debba essere sacrificata al diritto di integrità fisica del concepito. Tutto qui. Ora, se vince il SI' e questo articolo della legge 40 viene abrogato, si dovrà stabilire in quali termini, ma l'embrione non verà messo sullo stesso piano di una persona e non avrà diritti giuridici, non sarà anteposta la sua integrità alla salute della madre. Se vincono i no oppure se non si raggiunge il quorum, quello che succederà sarà molto grave. Non soltanto verrà ribadita una legge che dichiara che un oocita fecondato ha gli stessi diritti di una persona, ma verrà anche ribadito che, in caso di conflitto, la salute della madre dovrà essere sacrificata a vantaggio di quella dell'embrione. La questione a questo punto si fa spinosa e credo che sia comprensibile abbastanza chiaramente: se la legge 40 rimane tale e quale e anzi, viene sostenuta dai risultati negativi del referendum, il prossimo passo potrebbe essere quello di un intervento sulla legge 194 del 1978. La legge sull'aborto. Non solo: dato che l'uso di un contraccettivo come la spirale agisce sulla mucosa uterina rendendola inospitale per l'attecchimento di un eventuale embrione, con ogni probabilità ne verrebbe reso presto illegale l'utilizzo, in quanto in contrasto con la legge 40. Nemmeno a dirlo, stesso discorso per la pillola del giorno dopo.
Se all'embrione saranno garantiti diritti pari e superiori a quelli della madre, tutto fa pensare che ci siano gli estremi legali per proporre un intervento sulla legge 194. Un'abolizione della legge sull'aborto riporterebbe l'Italia indietro di trent'anni, negando ai cittadini italiani la possibilità di scelta in nome di una morale non condivisa da tutti, di un'affermazione etica e di parte, sempre che l'Italia rimanga uno stato LAICO. Votare SI' al terzo quesito del referendum significa considerare diversi un gruppo di cellule in prima divisione da una persona, un essere umano che vive, ama, sogna, lavora, desidera, crede, parla, pensa. Significa voler dare il diritto di scegliere se salvaguardare la salute della madre in caso di necessità. Attenzione diritto di scegliere! Nessuno verrà a costringere coi fucili le donne ad abortire o a non impiantare gli embrioni, si potrà scegliere. Se la legge 40 resta invariata e se questo revisionismo va avanti, invece, presto non si potrà scegliere più. -- Alcune cose che forse non sapete -- Con la legge attuale, tutta in difesa dell'embrione, gli embrioni non impiantati non possono essere nè congelati nè usati per la ricerca scientifica. Siccome esistono casi in cui l'embrione non può essere impiantato... Con la legge 40 secondo voi che fine fanno? Solamente Cattolici e Ortodossi sono schierati dalla parte del no e ritengono che l'embrione sia a tutti gli effetti un essere umano. Ebrei, Mussulmani, Induisti, Buddhisti, Chiese cristiane non cattoliche come la Valdese, Luterana, Battista, Anglicana, sono tutti a favore del SI'. Per la cronaca, questo è un embrione. Secondo la legge 40 ha gli stessi diritti tuoi, miei, della tua ragazza, di tuo padre.
Pensateci.
Intanto, se avete voglia di ridere, leggete questo articolo di Michele Serra.
:: Tanachvil alle 11:16
::pErMaLiNk::
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::mercoledì, giugno 01, 2005 ::
... E Due.Il secondo quesitoDi cosa si tratta:
Il secondo quesito, scheda di colore Arancione riguarda tematiche che sono state riassunte come "La salute della donna". Le norme della legge 40 pongono diversi paletti alla fecondazione medicalmente assisitita, il primo è quello che limita il numero di ovuli fecondabili a tre e non più di tre, il secondo esclude dalla fecondazione assistita le coppie portatrici di malattie genetiche. -- Cosa significa? -- Lo capiamo con un esempio. Una donna, chiamiamola Anna, cerca di avere un figlio aiutata dalla fecondazione assistita. Si sottopone al faticoso( e dannoso per la sua salute) trattamento che renderà possibile estrarre da lei ovuli fertili da fecondare e reimpiantare quindi nel suo utero. Se la fortuna la assiste, uno di quegli ovuli diventerà suo figlio. La legge attuale prevede che il numero massimo di ovuli estraibili e fecondabili sia TRE. Tre per ogni tentativo. Questi tre ovuli devono essere impiantati tutti e tre, in una sola volta, nel corpo di Anna.
-- Cosa significa? -- Significa che Anna si sottopone al trattamento per l'estrazione degli ovuli, le vengono estratti i tre ovuli, vengono fecondati e le vengono impiantati.
Possono succedere tre cose: - nessuno degli ovuli ce la fa, la fecondazione fallisce. Anna deve riprovarci da capo, con tutta la sofferenza fisica e psicologica che ne deriva. Significa ripetere il trattamento ormonale e aspettare il momento propizio per ritentare. - Uno degli ovuli ce la fa, la gravidanza ha inizio,ovviamente c'è ancora il grosso rischio che qualcosa vada storto nei primi mesi, come succede, purtroppo, molto molto spesso, ma intanto il primo passo è fatto... - Due o tre ovuli ce la fanno. Anna si troverà ad aspettare non un bambino, ma tre gemelli. Ouch... Se passa il referendum, cosa cambia?
Anna si sottopone al trattamento e le vengono estratti gli ovuli. Possono essere da uno a quanti se ne ritiene opportuno, mettiamo che Anna decida cinque.
Anche se il primo tentativo di fecondazione in vitro fallisse, Anna non dovrà ripetere il trattamento e tutta la trafila. Potrà tentare la fecondazione con un ovulo alla volta e congelare gli altri per successivi tentativi.
Magari Anna deciderà comunque di produrre solamente tre ovuli, ma non tenterà di impiantarli tutti insieme, evitando così sia il rischio di una gravidanza plurigemellare, che quello di dover ripetere la procedura.
Anna avrà cinque possibili tentativi senza dover più sottoporsi al trattamento ormonale, che oltre ad essere dannoso psicologicamente lo è fisicamente, per la madre. Anna non sarà costretta a farsi impianare tutti gli ovuli, ma potrà decidere quanti figli avere. -- Andiamo avanti. --
Un altro punto delle legge 40 impedisce alle coppie che non siano affette da sterilità completa e la cui causa sia stata precisamente accertata di accedere alla fecondazione assistita. Questo esclude le coppie affette, ad esempio, da sterilità non documentabile, per esempio quella di tipo psicologico.
Ma non è tutto, difatti le coppie possono sottoporsi al procedimento di fecondazione, solo quando si siano già percorse tutte le strade alternative possibili. Questo sembra ragionevole, dato che il trattamento della fecondazione in vitro è altamente invasivo, ma a ben pensarci non lo è. Infatti impone alla coppia di sottoporsi a tutto l'iter obbligatorio di trattamenti alternativi, anche se sono evidentemente inutili e, solo alla fine, di poter accedere alla fecondazione assitita.
Si aggiunge quindi danno al danno, stress allo stress, tetativi su tentativi... Tutte cose che non solo influiscono sulla salute della donna, ma anche su quella del marito, che sicuramente non è estraneo al tutto! Oltre a questo, va considerato che più lo stress e la fatica (fisica e psicologica) aumentano, meno probabilità ci sono di riuscire a rimanere incinta per la nostra fantomatica Anna. Per quale ragione una coppia non dovrebbe accedere subito alla fecondazione assistita, se il medico che la segue ritiene sia il tipo di approccio migliore, quando non l'unico possibile?
-- Andiamo ancora avanti --
Mettiamo che Anna non abbia problemi di infertilità. Mettiamo che Anna sia affetta da una malattia genetica.
Se Anna avesse un figlio alla vecchia maniera (che tutti preferiamo), ci sarebbero probabilità altissime( se non totali) di trasmettere la sua malattia al nascituro. Attraverso la fecondazione assistita è possibile fare in modo che da coppie malate nasca un figlio sano. Ci sono famiglie che si trascinano dietro malattie genetiche come una tara ereditaria, che salta fuori, magari ogni due generazioni, e crea dolore, condizioni di vita difficili, morte. Attraverso l'intervento della fecondazione assistita sarebbe possibile interrompere questa catena.
Peccato però che le coppie affette da malattie genetiche non possano acedere alla fecondazione assistita, ovvero all'unico mezzo che avrebbero per mettere al mondo un figlio sicuramente sano! Il referendum vuole cambiare questo punto della legge 40.
L'ultimo punto del secondo quesito è clamoroso. Torniamo ad Anna, ok? Anna e suo marito hanno seguito tutto i loro iter, hanno fecondato gli ovuli, hanno aspettato e ora è venuto il momento di impiantarli. Tutti e tre. Perché se hanno voluto fecondare tre ovuli per avere qualche possibilità in più di successo, saranno costretti a far impiantare nell'utero di Anna tutti e tre gli ovuli, lo abbiamo già detto.
Mettiamo che Anna accetti la cosa: preferisce avere tre figli piuttosto che nessuno! Anna ha coraggio da vendere. Magari lei e il suo compagno non possono permettersi tre figli, soprattutto dopo i costi del procedimento di fecondazione, ma accettano lo stesso il rischio. Mettiamo che il medico, prima di impiantare gli ovuli nel corpo di Anna, faccia un'analisi. Si chiama analisi preimpianto. E' come un'amniocentesi fatta un bel po' prima, come un'ecografia se vogliamo... Effettuando l'analisi preimpianto il medico che segue Anna scopre che uno dei suoi tre ovuli è portatore di una malattia genetica.
Uno dei figli che Anna sta per ospitare dentro di se è destinato ad essere malato. Magari si tratta di una malattia che dà poche speranze di vita, magari è 'solo' la sindrome di Down... Il fatto però è: uno dei futuri figli di Anna è malato. E' uno degli ovuli, ricordiamolo.
Anna vorrebbe impiantare solo quelli sani, vorrebbe uno o due figli, ma sani, per piacere! No, il medico è obbligato a impiantare tutti gli ovuli, anche se malati.
Viene lasciato uno spiraglio in questo... L'aborto terapeutico. Ti impiantiamo il figlio, malato, ma non sei obbligata a tenerlo, puoi abortire.
Certo, e così, per un ovulo malato che hanno dovuto impiantarti per legge, perderai anche gli altri, che abbiamo dovuto impiantarti per forza, tutti insieme, perché così vuole la legge.
Il referendum, nel suo secondo quesito, vuole cambiare tutto questo.
Vuole dare alle donne la possibilità di avere figli attraverso la fecondazione medicalmente assistita senza che questo sia un pericolo per la loro salute maggiore di quello che dovrebbe e potrebbe essere.
Vuole dare alle coppie con problemi di infertilità la possibilità di decidere autonomamente quanti figli avere e di averli sani, dove c'è la possbilità di saperlo.
Vuole dare alle coppie affette da malattie che si trasmetterebbero al feto la possibilità di far nascere invece figli sani, liberi da quelle malattie.
Di questo si tratta.
Qui trovate un buon sunto, se quello che ho scritto io dovesse essere troppo caotico.
Pensateci.
:: Tanachvil alle 09:57
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